dall’esperienza diretta alla realizzazione

Kenshoo in giapponese vuol dire ‘vedere la propria vera natura’. Ken = vedere, shoo = natura. È l’esperienza diretta. A parte le grandi anime, a cui basta un kenshoo per rimanere stabili, per la maggioranza degli aspiranti sono necessari molti kenshoo per vederla bene questa vera natura. I 10 tori dello Zen simboleggiano questo percorso: prima l’aspirante è alla ricerca del toro, poi ne scorge solo una natica, poi lo vede per intero… Qui c’è da dire qualcosa. Anche quando l’aspirante Continua a leggere →

nell’osservazione c’è una sorta di resa totale in cui non trovo nessun tipo di identificazione

Marco Mineo: — Dimora nell’osservatore il più possibile. Allievo: — Non capisco dove portare l’attenzione. Marco: — In nessun luogo! Non puoi trovarti come oggetto. Essere il testimone significa sapere che ovunque si poggi l’attenzione, ogni cosa percepita, compreso il senso del ‘me’ che si appropria di un corpo, non è Me! Questa è conoscenza non veicolata da nulla, non collegata a nessuna forma, eterna ed impersonale. Allievo [dopo aver lavorato su: “Senti la paura Continua a leggere →