l’io-persona e l’io-consapevolezza

— Caro Marco, Quando medito è come se i sensi abbassassero al minimo la percezione dei segnali esterni. E la mente in questo stato non lavora. Per cui posso dire di essere consapevole dell’esperienza e della persona che la fa come un’unità. Non sono consapevole di essere consapevole direttamente, ma se faccio attenzione capisco cosa vuol dire essere la consapevolezza percipiente, il soggetto. E mi rendo conto della differenza tra dire IO riferendosi alla persona, e dirlo in quanto consapevolezza. Quell’IO Continua a leggere →

non più morte

— Un sogno che mi ha lasciato un’impressione profonda… Mi trovo sulla parte alta di un’isola e guardo la costa sottostante assolata. Godo della bellezza e del fatto di essere lì, e desidero lasciarmi cadere nel vuoto. Mentre lo penso non ho il desiderio di morire, ma solo di cadere giù. Penso poi a ... che lo ha fatto (il partner che è deceduto defenestrandosi), però non c’è tristezza. — Un bellissimo sogno che non ha bisogno di interpretazioni. Dice che per te non c’è più Continua a leggere →

Dreaming Tailandia

IL SOGNO: “Sono lì come una specie di cronista, di reporter, per seguire la vicenda di un italiano. Si tratta di un imprenditore, più precisamente un ristoratore, una persona in gamba e capace nel suo lavoro, che comunque ha avuto il permesso ‘legale’ di aprire la sua attività di ristorazione in Tailandia (visto d’ingresso, licenza commerciale, ecc.) solo dopo l’intervento di un funzionario locale anche lui in gamba e lungimirante, che ha dovuto ‘stoppare’ un altro collega funzionario Continua a leggere →

non so bene cosa sia successo, ma qualcosa è successo

— Finché sei identificata con la persona hai un bel po’ da fare a tener lontane avversioni e attrazioni… è impossibile. Il vero Soggetto invece vive su un altro piano, in un altro universo, per così dire. Egli è tutto ed ha tutto; ciò che è impossibile per la persona, è ‘naturale’ per Lui. Perciò insisti nel ricordare: “Io non sono questa persona, che agisce, pensa e sente. Io sono ‘CHI’ vede questa persona”. Non basta farlo una volta e chiusa lì, bisogna farlo fino alla Continua a leggere →

dreams

La notte che segue la session di m.c. in cui si rende di aver subito una forte soppressione da parte dei genitori e di averla a sua volta introiettata e perpetrata ai danni della propria energia vitale, un aspirante fa il seguente sogno: “Sono in una piazzetta e assisto ad un discorso ufficiale tenuto sul balcone del primo piano di un edificio pubblico da un uomo di Stato – un politico o diplomatico. Non un palazzo o una piazza monumentali, come il balcone su piazza Venezia dove Mussolini Continua a leggere →

paura della morte

Dai Satsangha di Francis Lucille Partecipante: — Se la coscienza è senza paura, perché io ne ho così tanta? Lucille: — L’essere senza paura implica non avere paura della morte, e ciò si avviene quando realizziamo di essere ciò che non muore. Se davvero non abbiamo paura della morte, vuol dire che vediamo che tutta la paura psicologica è soltanto un parto della nostra immaginazione. In una situazione reale, però, la paura può essere necessaria, può essere la risposta adeguata a Continua a leggere →

dal paradigma della schiavitù alla visione della libertà

Dai Satsangha di Francis Lucille Partecipante: — Perché alcuni ottengono la realizzazione ed altri no? Lucille: — Nessuno ottiene la realizzazione. Il tesoro più prezioso che abbiamo è la libertà, e ciò vuol libertà di essere infelici, se scegliamo quello. Siamo liberi di identificarci con l’organismo corpo-mente, se vogliamo. Siamo liberi di portare con noi il bagaglio del passato o abbandonarlo. È molto facile, ma abbiamo scelto di non lasciarlo andare. Ciò è espressione della Continua a leggere →

look at yourself

Durante il giorno, guardando quel che fa la tua persona, devi abituarti a pensare che non sei tu la forma corpo-mente che agisce, ma sei quello che guarda.

Come in tutte le cose all’inizio sarà difficile, saranno più le volte che ti dimentichi che quelle in cui lo fai, poi sorgeranno delle resistenze, forse qualche paura… ma se insisti i risultati saranno strepitosi!

Poi la facoltà si estenderà anche al sogno che cominceranno ad essere lucidi.

comincio a meditare mi addormento

Ciao Marco. Ho più tempo da dedicare alle mie ricerche. Beh, come comincio a meditare mi addormento, mi basta pensare di meditare che già mi si chiudono gli occhi, ma velocemente e profondamente. Poi di notte mi sveglio e per riaddormentarmi mi basta pensare di cominciare a meditare. Ho come una narcolessia da meditazione. Mi sento scivolare nel sonno, non è come spegnersi, è più come entrare in un nulla dove non percepisco più niente. Non voglio giudicare, pertanto accetto questa situazione. Marco Continua a leggere →

la pace che sovrasta i contrasti

Allieva: — Mi sento divisa… Marco Mineo: — Tu sei unità! Ciò che si sente divisa è la mente. Nonostante i contrasti interiori tu resti sempre unità. Accogli, includi i movimenti contrastanti, renditi spazio. Allieva: — Ho compreso!! Il sentirsi divisi è un giudizio della mente che cerca di opporre ciò che mi fa star bene a ciò che non mi fa star bene. Ora mi sento in uno spazio di apertura in cui riesco ad osservare sia benessere che ansia. Marco: — Grande! Prendi confidenza Continua a leggere →