sul non-attaccamento

La maggior parte delle persone che si ritiene spirituale ha in realtà una spiritualità assai superficiale. Uno dei modi per testare la nostra spiritualità è RIFLETTERE SUL NOSTRO NON-ATTACCAMENTO. Escludendo il servizio agli altri esseri, tanta attenzione date al mondo tanta ne togliete a Dio. Non potete avere due mariti! Di tutta l’attenzione verso il mondo e le cose del mondo che possedete non vi rimarrà niente, corpo e relazioni personali inclusi. Mentre l’attenzione a Dio è la Vita Continua a leggere →

non avere l’immagine di se stessi, non sentirti l’autore dell’azione

D: Qual è il modo più rapido per perdere il mio ego? Nisargadatta: Smettere di dare sempre la precedenza all’io, di rivendicare la paternità di qualcosa; mettere da parte la convinzione di essere la causa di avvenimenti che si sono prodotti per conto loro. Tutte queste affermazioni di potere, di autorità – «Sono io che ho fatto questo!» – devono sparire. Possiedo forse un campione della mia mente, che mi permetta di affermare: «Io sono questo, io sono quello?». Ho appena detto che Continua a leggere →

né conoscenza né non-conoscenza

Riguardo a ‘né conoscenza, né non-conoscenza’ e alle vasana, condivido con voi questi versi della pregiatissima Ashtavakra Gita. Tutti i concetti alla fine svaniscono, incluso il concetto di ‘verità’. Possiamo dire: si conosce senza conoscere… ASHTAVAKRA GITA, Capitolo XVIII Il saggio possiede la gioia di essere completo in sé stesso e di essere senza averi, agendo come gli pare, liberato dalla dualità e dai dubbi, privo di attaccamento verso qualunque creatura. 18.87 Il Continua a leggere →

il vuoto

Se andiamo avanti con “Questo non esiste affatto” incontreremo prima o poi il Vuoto. Ma che cos’è questo Vuoto? È la nostra vera natura senza forma e senza concetti. Quando Krishna dice ad Arjuna “Ora devi conoscere il mio aspetto senza forma”, che aspetto credete abbia il Senza-Forma e Senza-Concetti? Vi appare come Vuoto. L’aspirante che non è pronto, quando vede il Vuoto si spaventa parecchio. Bisogna comprenderlo… Lui è abituato a credersi un corpo con una personalità Continua a leggere →

su vasanas e dintorni

Valmiki doveva avere proprio un fantastico karma spirituale per riuscire in una conversione così ardua! Doveva essere un grande iniziato nella vita precedente… Ma come è possibile che un grande iniziato abbia poi una rinascita da criminale efferato? Per rispondere alla domanda bisogna comprendere il funzionamento delle vasana, e per farlo ricorreremo ai sogni. SOGNI Da cosa sono prodotti i sogno? Da spinte della mente che, come un seme che germoglia e diventa pianta, si manifestano attraverso Continua a leggere →

la vita è un sogno #3

Come ha fatto Valmiki? Uno che aveva ucciso 72 innocenti al solo scopo di rapinali; e non li ha uccisi sparando da lontano, li ha uccisi all’arma bianca, stando in prima fila cogliendo bene tutto l’orrore e le grida e il sangue e l’agonia di quei poveretti. Come ha fatto a divenire il grande Jnani e Devoto ispirato da essere l’autore del Ramayana? Egli deve aver visto che tutto quello – lui come individuo-persona, l’assassino e gli assassinati – non esisteva affatto!!! Voi siete Continua a leggere →

la vita è un sogno #2

845. Nel corso delle sue istruzioni al discepolo, il Guru alzò due dita, intendendo con ciò la dualità di Brahman e Maya. Quindi, abbassando un dito, gli insegnò che quando Maya svanisce, NULLA DELL’UNIVERSO RIMANE. Solo l’Assoluto Brahman è. 846. Brahman, l’assoluto e incondizionato, viene realizzato solo nel Samadhi. Allora è tutto silenzio – tutti i discorsi sulla realtà e l’irrealtà di Jiva e Jagat [individuo e mondo], della conoscenza e dell’ignoranza, vengono messi a Continua a leggere →

considera la vita come un sogno

Si potrebbe usare come istruzione nella meditazione diadica. Il partner che ascolta dà l’istruzione: ‘Considera la vita come un sogno’. Il partner che medita l’accetta, chiude gli occhi e cerca di farlo; poi comunica il risultato della sua pratica al partner che ascolta. Naturalmente lo si può fare anche da soli… Emerge soprattutto la paura, perché la brama, in massima parte, è una reazione all’angoscia. Di base uno ha paura di morire, e allora durante la vita cerca di ‘diventare Continua a leggere →

Sri Ramana Maharshi – dal Discorso 317

D. – Vi può essere Realizzazione del Sé prima che le vasana siano completamente distrutte? M. – Esistono due tipi di vasana: 1) bandha hetuh, che causa schiavitù agli ignoranti, e 2) bhoga hetuh, che dà piacere al saggio. Quest’ultima non ostacola la realizzazione. D. – I realizzati rinascono? M. – Il Realizzato non può rinascere. La rinascita è dovuta alle vasana che incatenano. Ma queste vengono distrutte nello stato di realizzazione del Sé. D. : – Come posso essere attento Continua a leggere →

la vita è un sogno #1

Tutto quello che capita nella vita lo perderai, sia il positivo che il negativo. Perciò la vita dovrebbe essere considerata come un sogno. Ma l’attenzione non deve andare sul sogno così da avere un comportamento svagato come se avreste preso dei tranquillanti, ma sulla consapevolezza che rimane stabile e priva attaccamento e avversione in quanto cosciente dell’impermanenza del sogno. Dovete allenare questa facoltà in meditazione. Se vi sono cose che vi fanno paure, confrontatele con la consapevolezza Continua a leggere →