diventare Uno

Diventare Uno – passatemi il verbo ‘diventare’ – non significa che soggetto e oggetto si fondono insieme come due entità equivalenti; se così fosse, da due cose ne nascerebbe una terza. Diventare Uno significa che il Soggetto supremo, il Sé, l’unica Realtà, riassorbe in sé tutta l’oggettività, la quale è apparente. Perciò, dimorando nel Sé, automaticamente ci si stabilisce nell’Uno senza secondo. Tale chiarezza vi aiuterà quando sarete pronti ad entrare nello stato non duale. Nel Continua a leggere →

Nirvana Shatakam

 Volevo spiegarvi l’origine del Nirvana Shatakam. Dopo che Shankara, bambino di 8 anni, ebbe il permesso dalla madre di diventare un sannyasin (rinunciante)… Conoscete le circostanze in cui Shankara ebbe questo permesso? La madre non voleva concederlo perché era vedova e temeva di non aver nessuno che avrebbe celebrato i riti funebri alla sua morte, in quanto i sannyasin non possono farlo. Una volta andarono al fiume per le abluzioni e Shankara fu afferrato al piede da un coccodrillo Continua a leggere →

neti-neti, iti-iti e la pratica del “Chi Sono Io?”

Adi Shankara, Upadesha Sahasri, versetto 2.1: “Il Sé non può essere negato poiché è ciò che rimane quando si esclude tutto il resto attraverso la pratica della negazione neti-neti, ‘non sono questo, non sono questo’ (rivolta al non-Sé). Attraverso la pratica dell’affermazione iti-iti, ‘Io sono Questo, Io sono Questo’ (rivolta al Sé), il ricercatore realizza se stesso (cioè realizza l’unità col Sé)”. Soham - Nell’autoindagine secondo l’insegnamento di Sri Ramana Maharshi, Continua a leggere →

perché Shankara afferma che l’illusione è Brahman? – le basi filosofiche di iti-iti

Sri Ramana Maharshi, Discorso 315 Un assistente chiese: “Sri Bhagavan ha detto recentemente che la realtà e l’illusione sono la stessa cosa. Potrebbe spiegarlo?”. M. – I tantrici ed altri che seguono scuole del genere condannano la filosofia di Sri Shankara definendola maya vada, senza comprendere bene quel che vuol dire. Cosa dice Shankara? 1) Brahman è reale, 2) l’universo è illusione, 3) Brahman è l’universo. Egli non si ferma alla seconda proposizione, ma la completa Continua a leggere →

la luce che non illumina

La luce che non illumina è la Consapevolezza pura che resta quando viene meno l’identificazione con la mente (il mondo). È il silenzio consapevole con cui Dakshinamurti, il primo supremo Maestro personificazione di Shiva, insegnò ai Rishi dissipando ogni dubbio. “Rimane accesa come una luce nella notte, così discreta e gentile da non illuminare il buio”. La notte, senza stelle, è l’assenza del mondo. La luce che non manda raggi all’esterno è la pura Consapevolezza. “Una Continua a leggere →

Adi Shankara, tre versi dal Vivekachudamani

78. Solo chi si è liberato dalla pesante catena del desiderio per gli oggetti dei sensi – in verità cosa molto difficile – è qualificato alla liberazione. Nessun’altra cosa potrà aiutarlo, anche se dovesse conoscere i sei shastra. 79. Quei ricercatori di Liberazione che si sono distaccati dal mondo solo in apparenza, saranno presi alla gola con violenza dallo squalo del desiderio, che li trascinerà fuori strada mentre cercheranno di attraversare l’oceano del samsara (l’esperienza Continua a leggere →

l’oceano della beatitudine

Adi Shankara, Vivekachudamani 480. Dopo aver contemplato per certo tempo l’assoluto Brahman, e ancora permeato dalla Beatitudine suprema, così parlò: 481. Avendo realizzato l’identità del Sé col Brahman, la mia mente è svanita, e tutte le sue attività si sono sciolte. Non distinguo questo da quello, né so che sia l’illimitata Beatitudine. 482. La maestà dell’oceano del Supremo Brahman, ricolmo d’onde di Beatitudine del Sé simili a nettare, è veramente impossibile da esprimere Continua a leggere →

sulla incontaminabile purezza del Sé

Adi Shankara, Vivekachudamani, 450 – Benché l’aria possa venire a contatto con una brocca piena di liquido, non per questo assume le caratteristiche del liquido. Così l’Atman, per quanto in rapporto con le sovrapposizioni, non viene cangiato dalle loro proprietà. Commento di Sergio – Valmiki, che aveva assassinato 72 persone e ne andava pure orgoglioso, deve aver capito subito di non essere Valmiki dopo che Narada lo convertì. Continua a leggere →

indicazioni per la liberazione

Adi Shankara, Vivekachudamani, 252 – Come nel sogno il luogo, il tempo, gli oggetti, il conoscitore ecc. non sono reali, così il mondo dell’esperienza di veglia, causato dall’ignoranza, non è reale. E poiché il corpo, gli organi, il prana, il senso dell’io ecc. non sono reali, tu sei Quello: il sereno, il puro, il supremo Brahman non-duale. *     *     * SERGIO – INDICAZIONI PER LA LIBERAZIONE Fuori dalla Meditazione Formale: 1. Rimani cosciente tutto il giorno, come meglio Continua a leggere →