ed ho capito…

Sergio: — Contempla la sensazione di ‘io’. A., il giorno dopo: — Oggi, dopo aver fatto una passeggiata nella natura, mi sono fermato a casa a meditare, concentrandomi sull’io... Ed ho capito, ho capito anche cosa vuol dire rimanere nell’Io Sono, cosa che proprio non capivo e quindi non riuscivo a fare... Significa osservarsi e ‘comprendere’ che il respiro, i suoni, la pelle, parole, pensieri ecc. sono altro da noi, da quello che davvero siamo, tanto quanto gli alberi, le persone, Continua a leggere →

oltre le onde theta

A un certo punto l’aspirante si rende conto che il livello del sonno profondo a onde delta è la sua vera casa – ovviamente non parlo di sonno incosciente. Questa comprensione comporta un bel salto di qualità, perché per arrivarci il sadhaka deve essersi disidentificato un bel po’ dalle relazioni umane e dal mondo in quanto fenomeni. Allora, con una tale comprensione, attraverso la perseveranza, comincia ad arrivare a quel livello (onde delta), o vicino (onde theta). Lì il corpo e il Continua a leggere →

lo stesso IO rimane immutato in tutti gli stati

Avvicinandosi alla realizzazione, lo stesso IO rimane immutato in tutti i tre stati di veglia, sogno, sonno profondo, turiya, e gli stati intermedi: unmani, aladani e samadhi. Perciò i sogni sono sogni lucidi. Quando nel sogno l’aspirante perde coscienza del vero IO, allora diventa un personaggio del sogno, così come nella veglia diventa la persona Giuseppe, Adelina, Andrea ecc. In turiya è uno con la pura coscienza [come spesso accade con i termini spirituali, la parola turiya, il cosiddetto Continua a leggere →

il meditante avanzato

Il meditante avanzato non è più vincolato alle onde beta dello stato di veglia; gli altri livelli di coscienza sono sempre accessibili per lui. Perciò può passare alle onde theta o delta del sonno profondo mentre è in bus, pur rimanendo completamente consapevole. Quando all’inizio questi passaggi avvengono spontaneamente, rimane sorpreso e si trova ovviamente in disagio, ma poi impara a gestirli ed essi diventano il suo modo normale di vivere. Continua a leggere →

accadono episodi in cui cado letteralmente ‘dentro’

— Caro Sergio, grazie per la risposta. Da qualche anno mi accadono episodi in cui letteralmente “cado dentro” e perdo la funzionalità di stare in piedi, parlare e interagire con l’esterno, pur rimanendo consapevole di tutto. Sembra che l’energia si ritiri tutta all’interno. Le prime volte mi sembrava di non poter controllare il fenomeno, e che accadesse in momenti in cui ero stressata o debilitata, con conseguenti ricoveri in ospedale, tac ed elettroencefalogramma, per poi non Continua a leggere →

i piani più profondi dell’essere si manifestano anche durante lo stato di veglia

— Caro Sergio, come spesso accade ciò che posti arriva a toccarmi. Mi riferisco al punto 4 e 5, dove parli della non-azione. Sono in un periodo dove per il lavoro devo fare molte cose, molte delle quali imposte, e sono in una situazione strana: mentre faccio è come se mi “perdessi” ma non sono identificata. È come se il fare avvenisse fuori da me pur essendo io a operare. Non c’è meditazione volontaria, eppure molto accade come in meditazione. Mi sento la testa strana e a volte non è Continua a leggere →

hai qualche metodo di autoindagine che ritieni adatto a me?

— La pratica del mandare amore riesco a farla anche durante il giorno, pure se impegnato, e anche quando qualcosa in quel momento mi fa arrabbiare... Per quanto riguarda l’esperienza di silenzio ed oscurità, io ‘ero’ quel silenzio ed oscurità ed avevo la netta sensazione di esistere, sia pure senza i punti di riferimento abituali, ma ai punti di riferimento ci ho pensato dopo quell’esperienza. Hai qualche metodo particolare di autoindagine che ritieni più adatto a me? — Vi sono Continua a leggere →

la depressione

Abbiamo un potere che non conosce condizioni esterne, dipende solo da noi: abbiamo il potere di aprire il rubinetto dell’amore! Quando questo rubinetto è chiuso, l’essere ripiega su se stesso, e allora comincia a pensare a tutto ciò che crede gli manchi, ai desideri che vorrebbe realizzare, all’amore, la salute e il benessere che vorrebbe ricevere ecc. Così facendo si impoverisce, perde di energia, va in anossia spirituale ed entra in depressione. Se siete in depressione, anche solo Continua a leggere →

quello che voglio realizzare è il sé

— Quello che voglio realizzare è la vera natura, il Se. — Perfetto. — Anche se mi rendo conto di avere a volte, come ti dicevo, dei meccanismi bloccanti, che mi distraggono. — Tutto il percorso di Lester Levenson serve proprio per rendere la mente pacifica e allo stesso tempo aumentare la tua capacità di confronto con essa. Allora buddhi, l’intelligenza che è di grado superiore a manas (la mente), che contiene tutte le interferenze possibili, può trionfare. Tu studi un insegnamento Continua a leggere →

il desiderio è come una febbre

Il desiderio è come una febbre, ma cosa causa questa febbre? Sotto c’è sempre una paura. Se voi scovate la paura e l’esaminate, e se necessario vi aprite e aprite ad essa perché la sua energia vi attraversi senza incontrare resistenza, e quindi senza lasciare traccia, desiderio e paura scompariranno. Innanzitutto dovete scovare i desideri. I desideri visibili sono secondari, e sono tutti generati dai desideri cronici del nucleo della mente. Questi ultimi non li vedete più. Sono sotto il Continua a leggere →