elimina tutte le paure

“Perché dovrebbero esserci paura e ansia? Solo perché immagino che Lui non sia vicino a me. Lui si sta prendendo cura di te. Perché temere? Se ti aggrappi a Colui in cui non vi è paura, come può mai esserci una questione di paura?”. Anandamayi Ma Commento di Sergio – Tuttavia nella nostra mente vi sono delle paure registrate di momenti di disperazione, solitudine e dolore in cui non siamo stati in grado di sentire che Dio era con noi. Queste paure vanno eliminate. Esse sono sotto il Continua a leggere →

definizione essenziale di mente

Quando non riusciamo a confrontare una verità (anche relativa) poniamo tra noi e la cosa del materiale mentale (pensieri, immagini, identità, emozioni, sensazioni) con cui ci sentiamo più a nostro agio. Tutto questo materiale va a costituire la mente di cui dobbiamo poi sbarazzarci quando vogliamo risalire alla verità.

tutto quello che ti viene richiesto

— Sto praticando poco e non sufficientemente bene. Sono piuttosto stanco e quando medito tendo a dormire... — Tutto quello che ti viene richiesto è di ESSERE CONSAPEVOLE. Anzi, di ESSERE LA CONSAPEVOLEZZA. Questo è IL FINE. Il fare della sadhana è un mezzo; serve alla purificazione, perché sono tali e tante le spinte della mente da non riuscire a vedere la Consapevolezza e ancor meno ad essere Quella. Perciò, anche se sei stanco, cerca di individuare quella Consapevolezza che si Continua a leggere →

il terzo toro dello zen: quando il Sé viene confuso con gli opposti della mente

— Stamattina ero in meditazione, ho mandato amore, mi sono concentrato su Bhagavan e fuso con il guru, ad un certo punto ho sentito di non essere più io, una sensazione di profonda ‘assenza’, non riesco proprio a descrivere, era una bellissima sensazione non di beatitudine ma come di non essere. — Se guardi i 10 tori dello Zen, l’aspirante all’inizio vede solo parti del toro (il Sé): non esisto, sono tutto ecc. È la fase in cui l’aspirante entrando nel Sé perde delle identificazioni, Continua a leggere →

voglio il samadhi! non posso più vivere con un ego in una dualità

“Perché non posso entrare in un samadhi come quelli che leggo sui libri spirituali?”. Per avere la risposta, la prima domanda che dovresti porti è: “Posso vedere Dio in ogni cosa?”. La seconda domanda è: “Posso avere sempre un amore bruciante per il Divino”? (con forma, senza forma, secondo le caratteristiche dell’aspirante). La terza domanda è: “Posso essere un servo del Signore e offrire la mia struttura psicofisica e tutta la mia vita al servizio del Divino?”. Se Continua a leggere →

alcune domande

— La pratica sta continuando con fasi alterne, ma comincio a comprendere meglio. Vorrei farti alcune domande. Se ho capito bene nella advaita vedanta si separa l’ego dal io/sé. L'ego è la identificazione illusoria mentre io e se sono la stessa cosa? È così? Perché in altre filosofie o approcci indicavano io e ego come sinonimi. — Non è così. Quando tu porti la coscienza su un oggetto, col tempo le cose false, illusorie vengono dissolte e la Verità resta. La Verità è sempre il Continua a leggere →

il silenzio della liberazione

Fin quando sei nella mente puoi vedere il Sé, perché la mente gli fa da specchio. Ma quando sei oltre la mente non puoi più vederlo. Ma sai benissimo chi sei tu, anche se non cerchi più di definirti, di darti un nome. Sei l’Innominabile, ma sai benissimo chi sei tu. Puoi vedere l’ombra del Sé, il suo profumo, che è il silenzio. Vi sono vari tipi di silenzio, quello è il silenzio supremo, il silenzio prima della creazione, il Silenzio della Liberazione, è la Liberazione, e ti abbandoni Continua a leggere →

un ladro che scappa di casa

— Come sta andando? — L’abitudine di stare nella mente non è completamente sradicata. Tuttavia riesco a dimorare nel Sé abbastanza bene. Se emergono conflitti invio amore e cessano. Sto lavorando sulle distrazioni durante la sadhana e se emerge qualche desiderio o un mio pensiero, cerco di inviare amore alla mia persona o di tornare a dimorare. — Quando guardi dentro di te, cosa trovi? Distrazioni a parte... — Il Sé c’è sempre. Poi c’è il desiderio di approfondirlo, avere Continua a leggere →

la conversione

Tutti gli esseri hanno sperimentato ferite e dolore, allora la loro attenzione pone in primo piano il non essere feriti e l’evitare il dolore, e questo significa vivere sotto il dominio dell’ego. A un certo punto però l’aspirante spirituale comprende che la cosa peggiore che gli possa capitare è chiudere il proprio amore. Allora l’espandere l’amore diventa la proprietà e la preoccupazione di essere ferito, dalla vita o dagli altri, passa in secondo piano. Questo porta a una sempre maggiore Continua a leggere →

stai amando tutto?

Stai amando tutto? Più ami tutto e più Dio ti assorbe. Tutti gli aspiranti che hanno seguito questo percorso hanno conosciuto la liberazione, gli altri hanno continuato a praticare una sadhana. Quando ti trovi a un punto morto e ti sembra che la tua sadhana e/o la tua vita non procedano, incrementa l’amore. L’unica cosa che ti mantiene nella limitazione è la limitazione dell’amore. Quando comprendi questo, non importa quanto gli altri ti feriscano o quanto difficile sia la tua situazione, Continua a leggere →