lei non sa chi sono io…

Per quelli che entrano ed escono dalla stato naturale. Giorni fa parlavo con Fabrizio. Mi diceva: “È così semplice che non riesco più a capire la necessità di una sadhana”. lo capisco, anche per me sta diventando sempre di più così, ecco perché mi riesce difficile guidare Corsi. Negli ultimi 4 giorni del Ritiro lungo non sapevo più fare i dokusan. Cos’è così semplice? Quello che avete ampiamente sperimentato: che non siete qualcuno, ma siete il Tutto-Niente, o Niente-Tutto eterno, Continua a leggere →

svegli durante il sonno

— Ciao. Questa te la devo proprio raccontare… Stamane ero nel letto con mia figlia [di 8 anni], che ci fornivamo reciprocamente la razione mattutina di coccole e solletichi. A un certo punto lei mi ha chiesto come faccio io quando non riesco a dormire. Io le ho detto di me e poi le ho chiesto come mai lo chiedesse, se facesse fatica a dormire. la sua risposta mi ha colpito. Mi ha detto che in realtà quando va a dormire le accadono alcune cose diverse. A volte non riesce a prendere sonno perché Continua a leggere →

dall’olimpo con amore… report sul ritiro da una dea…

— È tanto che non ti scrivo, e sono un po’ di giorni che ti penso tanto. Sei così tanto in me, che a volte mi sembra inutile comunicare. Sarei della scuola di Sonia: stare nel silenzio se possibile — Sì, tu sei cos’ì. Bello. Ci sono molte cose in cui Carmen ti assomigliava. Lei non mi ha mai detto, o quasi “Ti amo”. All’inizio ci soffrivo, perché ho una mente uditiva. Ma a lei non sfuggiva niente della mia espressione. Non appena notava qualcosa che mi piaceva, ecco che subito Continua a leggere →

come partecipa un realizzato a una riunione di lavoro?

Amato Maestro, ieri mattina ti avevo scritto che avevo una riunione con i dirigenti della struttura, ti voglio raccontare: Ho avuto la percezione di un velo fatto di presenza che fa sfumare il rumore mentale di tutto quello che mi circonda rendendomi consapevole di essere in un "non luogo" speciale, dove tutto è fermo nel movimento, silenzioso mentre tutti parlano. Impossibile distrarsi, gli altri sono solo un movimento in una assoluta ed Unica presenza colma di sé. Riesco ad osservare ogni Continua a leggere →

né cosciente né incosciente

Marco: — Quando medito da solo sono pura inattività. Conoscere è ancora una sottilissima attività. Sta diventando sempre più reale la comprensione che l’incoscienza non esiste, ed è molto bello. La tendenza verso l’incoscienza è chiusura al dolore. Credo sia questo il senso del termine ‘sovracoscieza’ o ‘coscienza transpersonale’. Quando Nisargadatta parla di ‘rima della coscienza’ non si riferisce all’incoscienza (vi sarebbe contraddizione con Ramana) ma all’essere Continua a leggere →

il trasloco

Così subito dopo il Ritiro lungo hai traslocato? Il ‘trasloco’ nella psicoanalisi è un simbolo molto importante. Negli anni ’60 furono girati molti film che simbolicamente rappresentavano il viaggio psicoanalitico. Uno di questi si chiamava proprio ‘Move’ (il trasloco), col grande Elliott Gould. È del ’70 e purtroppo non si trova più in italiano https://youtu.be/_njTZ8x9dUk Nel tuo caso tutto è avvenuto spontaneamente e senza sforzo e senza mente. Ma è comunque importante. Continua a leggere →

non un dopo né un prima

Non c’è un dopo o prima intensivo per me. Tutto era Così e Tutto è rimasto Così! Sul cuore un Dono in più: la stupenda fragranza dei giorni vissuti assieme a voi in quella Pura Bellezza ornata d’Amore e d’Infinita Gratitudine. Dopo l’esperienza del Nirvikalpa, mai ho potuto scordare quella Sublime Sacrale Sorgente dove Tutto Nasce e Tutto Finisce, dove avevo riconosciuto Ciò che Sono! Anche se la vita, con i suoi alti e bassi, più bassi che alti, mi ha riportata e mi riporta Continua a leggere →

la vita e il mondo non ci sono più

— Che significa che quando ci si realizza il mondo sparisce? — Proprio quello, dopo la realizzazione la vita e il mondo non ci sono più. — Vuoi dire che non percepisci più le cose? — No, questo avviene anche prima della realizzazione. Quando l’attenzione si ritira dai sensi, nella meditazione profonda o nel sonno, non senti più il corpo e non percepisci più le cose. Ma quando riapri gli occhi il mondo è lì come prima. — E allora cosa intendi quando dici che la vita e Continua a leggere →

un’apparente dicotomia

— Amato, Nello stato di quiete profonda, dove tutto rimane immutato, vivo come in una dicotomia, non sentendone però il peso, ma solo osservandola. Interiormente nulla muta, tutto rimane fermo come il fondo dell’acqua di un lago anche se il vento increspa la superficie. Il corpo invece prova emozioni e desideri a cui sto dando ascolto, gioendo nel momento in cui tutto avviene ma rimanendo profondamente nel silenzio. Ecco ciò che accade. — È una dicotomia temporanea, anche se può durare Continua a leggere →

orfani di madre

Una mia amica, o meglio, una Dea che mi onora della sua amicizia, fa un sogno: — Ci sarebbe stato un disastro imminente, mia madre, piangendo si diceva dispiaciuta per lasciarmi in un mondo così in pericolo. Io le dicevo sorridendo “non preoccuparti mamma, la vita è così, non è un problema”. Cosa significa secondo voi questo sogno? Qual è la ‘femmina’ che ti protegge (per così dire) dai pericoli del mondo? L’identità personale! E se quella è la madre, qual è questo ‘disastro Continua a leggere →