l’aspirante orientato alla conoscenza

L’aspirante orientato alla conoscenza tiene solo alla sua libertà interiore, non la libertà dell’ego, la vera libertà, quella intrinseca, il Sé. Non si lascia ingabbiare da nessun concetto mentale, nessun attaccamento, non ha paura di niente. Poi è collaborativo, dà aiuto se è richiesto, ma non tentate di mettergli le briglie… Poonja era così, Fabrizio è così, Roberta e anche altri… Quando avete paura o vi lamentate che vi manca qualcosa, avete dimenticato chi siete. Tutto Continua a leggere →

Shakti è solo un altro nome del Sé

Shakti è solo un altro nome per il Sé. Gli aspiranti che si abbandonano a Shakti l’avvertono come energia, ma con la maturità quest’energia si tramuta in pura consapevolezza, infinita ed eterna. Allora essi vedono che le distinzioni tra Shiva e Shakti sono meramente didattiche. Questo dovrebbe insegnarci una cosa: che una vera via realizzativa non è mai soppressiva. Se voi sopprimete un aspetto del Divino a favore di un altro che la vostra mente ritiene giusto, non andate troppo lontano… Continua a leggere →

la causa della sofferenza

Anni, fa durante la lezione, un Lama ci chiese quale fosse secondo noi la causa della sofferenza. Io prontamente risposi: “l’impermanenza!”. “No!” fu il suo commento, ma io non capii dove fosse l’errore. Poi ha continuato spiegando l’attaccamento e l’avversione come causa dell’ego e quindi della sofferenza. Compresi quei concetti solo intellettualmente e restai insoddisfatto. Anche quando provai ad applicare quell’insegnamento non ebbi alcun successo, poiché in realtà Continua a leggere →

l’abitudine di pensare di essere qualcosa

TU SEI NON-MENTE! Capite la difficoltà a vedere e identificarsi col vero Sé nella sua piena purezza, cioè non rivestito da qualche concezione??? È che uno è abituato a pensare di essere qualcosa… E quando il Maestro dice: sei Shiva, sei Shakti o sei il Sé, pensa che Shiva, Shakti e il Sé è qualcosa. È NON-MENTE!, e la sua forma è il SILENZIO. Nisargadatta lo dice in una maniera meravigliosa: Quando ti sarai abituato a non definirti, allora… Continua a leggere →

tu sei la non-mente

Perché il realizzato testimonia ogni fenomeno come non-Sé?
E anche quando la sua forma agisce e usa la mente
la testimonia rimanendone fuori?

Perché LUI È LA NON-MENTE!

Può anche riconoscere ogni cosa come il Sé
ma solo quando ogni cosa ha perso il nome
cioè è divenuta vuota.

cos’è maya?

Ma cos’è maya, l’illusione?

È la mente!!! Che proietta il sogno sia quando dormiamo che quando siamo svegli.

Noi siamo abituati a pensare che il sogno sia reale, e per questo rimaniamo nella mente. Ma quando comprendiamo l’inganno, allora siamo in grado di scegliere la non-mente, quel silenzio che è sempre accessibile anche quando la mente è agitata.

la vera relazione

— Che cos’è la relazione?

— Se stai nella mente non lo saprai mai. Penserai di essere in relazione con Tizio che è così, con Caio che è cosà… Pura irrealtà!!! La vera relazione è fuori dalla mente. Chi sono io? Chi sei tu? La risposta – l’esperienza – la trovi fuori dalla mente.

quando è successo?

A volte mi scrivono: — Mi dispiace di aver fatto questo o quello. — Quando è successo? — Due mese fa. — E perché ci stai pensando adesso? Non rimanete nella mente, qualsiasi sia la ragione, non portatevi dietro delle identità a cui rimanere legati. A cosa vi serve? A rimanere nell’irrealtà. Quando Buddha tornò da Yasodhara per dare insegnamento a suo figlio, lei gli rimproverò di averla abbandonata. Egli rispose “Di chi stai parlando? Io non sono quello”. Dovreste Continua a leggere →