samadhi e paura di morire

“Caro Sergio, stanotte ho avuto un incubo che mi ha lasciato una profonda angoscia. Ero imprigionato in una chiesa sotterranea con crocifisso, dove una comunità con a capo il personaggio di un telefilm che a volte vedo con mia moglie torturava ed uccideva delle persone ebbro di estasi omicida. A un cero punto toccava a me e veniva una persona a cercare inutilmente di salvarmi, poi mi sono svegliato”. "Facciamo delle associazioni libere. Staccati dalla memoria del sogno. Sei qui, rilassato?”. Continua a leggere →

accettazione

F.T. — L’osservazione degli esseri umani è sempre diretta verso un oggetto e ciò non aiuta a divenire consapevoli di sé. Osservare l’osservatore rompe il gioco è porta all’autoconsapevolezza del Sé... Ma essere autoconsapevoli non vuol dire essere liberi. Come abbandonare il gioco egoico delle forme e della separazione? L’accettazione e l’attenta osservazione sono lo strumento per non alimentarlo. Quando l’accettazione è vera, accetta anche di non accettare. — Veramente profondo! Continua a leggere →

la definitiva accettazione di essere Quello

Abbiamo detto che la Realizzazione è la comprensione che sei Quello. È importante capire questo, se no entri nel trip di aspettare sempre l’esperienza giusta in cui rimarrai ‘sotto la botta impressionato’ Ora però va detto che anche quando comprendi che sei Quello, deve seguire poi la DEFINITIVA ACCETTAZIONE AD ESSERE QUELLO. Altrimenti una volta sei Quello e l’altra volta, poiché sei abituato così, sei la persona. Ciò apre interessanti prospettive di sadhana, e cioè Continua a leggere →

il mondo, la vita… che fare?

Da un lato bisogna capire che sono fate morgane e quindi non ricercare appagamento da loro; dall’altro sono il sogno del Sé, e Sé essi stessi. Perciò va stabilita una corresponsione d’amorosi sensi con loro – sono parti tue –, e tale corresponsione prepara il samadhi. D’altronde, come poter non amare la vita? Ti sei dimenticato, ma quella creazione, quel sogno, è stata l’espressione pura del tuo amore. Da dov’altro potrebbe scaturire una creazione se non da un sogno d’amore? Continua a leggere →

le tecniche con forzo e la contemplazione abbandonica

Le tecniche che richiedono molto sforzo di concentrazione, come quella dell’Intensivo di Illuminazione, sono utili all’inizio della sadhana. In quella fase l’aspirante non sa chi è e si ritrova con una mente piena di spinte con cui è identificato. L’Intensivo di Illuminazione gli permette di avere una conoscenza diretta di chi veramente è lui e vedere poco alla volta come realmente è l’universo fenomenico: i numerini verdi di Matrix, per dirla con una metafora. Ma bisogna essere consapevoli Continua a leggere →

sono cattivo/a, non vado bene

Una subpersonalità paranoide è sospettosa, critica verso gli altri, sente fondamentalmente che il mondo è cattivo e può arrivare a maturare un vero e proprio complesso di persecuzione. Questo tipo di persone hanno impresso dentro ‘sono cattivo/a’, ‘non vado bene’ o cose simili nate dall’esperienza della loro infanzia. Queste etichette, che in realtà abbiamo un po’ tutti, minano completamente la nostra autostima, la qual cosa è INDISPENSABILE per la liberazione. Tra i cinque Continua a leggere →

un possibile lavoro sulle colonne portanti della mente

Quando ci abituiamo a scendere consapevolmente in alfa-theta, cioè nello stato onirico o pre-onirico, dopo un po’ ci rendiamo chiaramente conto che ciò che pensiamo va immediatamente a creare la realtà che ci appare. Allora la mente viene considerevolmente relativizzata. Ma quali sono le colonne portanti della mente? Yogeshwar (Charles Berner) le raffigurò con un mandala costituito da un quadrato. I quattro lati del mandala sono Tempo, Spazio, Materia, Energia e al centro del quadrato Continua a leggere →

reflets dans l’eau

Fin quando l’osservatore crede di osservare un mondo oggettivo, è ancora assai lontano dal vero. Ricordate il film Matrix? Fin quando Neo crede che Matrix sia il mondo oggettivo, egli è un personaggio di quel mondo, e ne è effetto. Quand’è si libera di Matrix e smette di esserne effetto? Quando ‘vede’ che essa è un mondo virtuale, irreale, di sogno. Questo è Osservatore maturo, quello che osserva invariabilmente un mondo onirico, sia che osservi il cosiddetto stato di veglia ad onde Continua a leggere →

affermazioni positive a sostegno della sadhana

Nel post precedente, “Affermazioni per trovare il trascendente e centrarsi in esso”, c’è stata un’interessante discussione con G. Io e gli amici che lavorano con me usiamo affermazioni positive a sostegno della nostra sadhana. Conosciamo il Metodo Silva, scendiamo ad onde Alfa e le creiamo lì. Chi medita va normalmente alle frequenze alfa-theta, ma di solito non sa operare a quel livello. Imparare a farlo significa risolvere facilmente tutte le barriere che possiamo incontrare nella Continua a leggere →

affermazioni per trovare il trascendente e centrarsi in esso

Io non credo nella felicità in Terra. È un sogno che nasce dalla povertà della condizione umana; oppure è memoria della perfezione del Sé, ma male indirizzata. Io credo che la vita del mondo fenomenico sia sofferenza in sé. Anche nascendo in un olimpo degli dei e godendo di tutto ciò che si desidera per un eone, o giù di lì, esaurito quel buon karma si muore e si va attraverso cicli di incarnazioni di livello via via inferiore. Le scritture dicono che il dio vede la sua futura incarnazione Continua a leggere →