una preparazione maggiore

A un certo punto l’aspirante comincia ad avere delle esperienze dirette, dei samadhi temporanei. Proseguendo egli si sente sempre meno separato da tutto il resto e quindi sta meglio: è più gioioso, amorevole… Ma questo stadio non implica un grande distacco dall’essere un ‘essere umano’, cioè dal corpo-mente. Spesso quelle esperienza dirette avvengono mentre c’è la percezione del mondo con cui ci si sente UNO, perciò vengono chiamati ‘samadhi esterni’. Per essere preparati Continua a leggere →

buoni e cattivi investimenti

Investite tutto sul corpo fisico quando lo perderete. Non è un buon investimento. Fin quando il corpo è in salute sembra che la cosa funzioni, in più avete tutto l’orientamento del mondo che vi conferma che è l’unica cosa da fare. Ma quando il corpo si ammala e c’è la possibilità di perderlo, non avrete molto tempo davanti per chiarire che non siete il corpo. Richiede impegno e tempo. E non basta qualche esperienza diretta per disidentificarvi dal corpo, come non basta una crociera su Continua a leggere →