dall’io-persona all’io-assoluto, passando attraverso l’io-universale

Quando una persona comune cerca la propria identità dentro di sé, trova un io personale che si identifica col corpo fisico e la personalità: l’io-Sergio. L’io-Adalgisa, l’io-Giovanni ecc. Con la pratica spirituale a un certo punto gli compare l’Io-Universale. Egli si sente tutto e Uno con tutto. “Meraviglie delle meraviglie! Tutte le cose sono della stessa natura del Buddha”, si dice abbia esclamato il Sakyamuni sotto l’Albero della Bodhi. L’io universale è il piano di coscienza Continua a leggere →

la consapevolezza durante il sonno

Chi dimora nel Sé, dovrebbe sapere che fin quando non si è coscienti anche durante il sogno e il sonno profondo, non si può dire di essere affrancati da rinascita. Ciò perché il bardo è tutto sogno e sonno, se non si è in grado di essere consapevoli in tali stati, sì può facilmente essere guidati da un samskara o vasana latenti a una nuova nascita.   Continua a leggere →

liberazione mentre si è in vita con un corpo

Yoga Vasistha, Libro 3, Capitolo 9 1 Vasishta continuò: Sono veramente lieti e gratificati coloro che con tutto il cuore e la mente sono sempre dediti alla santa conversazione tra di loro [satsangha]. 2 Coloro che si dedicano all’acquisizione della conoscenza e all’indagine della scienza spirituale, godono durante la vita nel corpo la medesima beatitudine di liberazione così come avviene per le anime disincarnate. 3 Rama disse: “Dimmi, o santo, la differenza tra la liberazione con e Continua a leggere →

parlate del mondo e di quanto vi accade: sono semplici idee in voi.

Sri Ramana Maharshi, dal discorso 487 D. – Cos’è questa realizzazione che elimina il malcontento? Vivo nel mondo e ci sono delle guerre. Può la realizzazione del Sé porvi fine? M. – Siete voi nel mondo oppure il mondo è in voi? D. – Non capisco. Il mondo è certamente intorno a me. M. – Parlate del mondo e di quanto vi accade. Sono semplici idee in voi. Le idee sono nella mente. La mente è dentro di voi. Dunque il mondo è dentro di voi. D. – Non vi seguo. Anche se non Continua a leggere →

lo jnani è sveglio di notte e dorme di giorno

Si dice che lo Jnani è sveglio di notte e dorme di giorno. La notte coincide col sonno profondo, che è lo stato più puro del Sé. Poiché lo jnani considera il Sé la suprema e unica Realtà, egli è ben desto in essa. Il giorno coincide con lo stato di veglia, che tra i tre stati è il più lontano dalla Realtà; perciò lo jnani è assente da quello stato illusorio, come le persone comuni sono ‘assenti’ (inconsapevoli) nel sonno profondo.   Continua a leggere →

sonno profondo, beatitudine e turiyatita esaminati in quanto stati ininterrotti

‘Guru Vachaka Kovai’ di Sri Muruganar con commento di Sadu Om. Capitolo 76 - ‘Il Sonno Profondo’. Grazie a Sri Jnanananda per avermi segnalato questo passo. *    *    * 455 - Anche se gli uomini godono della somma felicità durante il sonno profondo, in cui non esiste nient’altro che il Sé, invece di capire che quella è la vera felicità e cercare di realizzarla nella vita [cioè praticare l’indagine sul Sé per sperimentarla ininterrottamente anche nello stato di veglia], Continua a leggere →

pura perfezione

Sri Ramana Maharshi, Discorso 328 Un europeo chiese con tono pacato, parlando lentamente e chiaramente: “Perché gli uomini devono rimanere intrappolati nelle faccende di questo mondo e raccogliere in cambio soltanto problemi? Non dovrebbero invece essere liberi? Se vivessero nel mondo spirituale avrebbero maggiore libertà”. M. – Il mondo è soltanto spirituale. Poiché v’identificate con il corpo fisico, pensate che questo mondo sia materiale e l’altro spirituale. In effetti, ciò Continua a leggere →

finché non si scioglie il nodo dell’identità con la mente, non può esservi nessuna realizzazione

— Amato ❤, da qualche giorno sto attraversando un’apertura e un dimorare dolce e naturale. Il mondo si spegne e mi trovo ad aver fatto cose senza intenzione e senza sforzo. Il cibo che trovo automaticamente nel piatto, il corpo lavato, un messaggio inviato o una corsa di km che sgorga dalle gambe e dai polmoni e si esaurisce senza alcuna intenzione. E tutto questo non ha alcuna importanza, alcuna presa, e non è “mio” in alcun modo. A tratti non esiste del tutto, a tratti esiste Continua a leggere →

i pensieri

Alcuni dicono: “Non sento tutta questa Beatitudine…”. È perché non sei tutto di là. Se una parte è di qua, nella benedetta vita del mondo, non sperimenterai molta Beatitudine. Essa nasce quando molli i pensieri. I pensieri sono gli ormeggi che ti tengono alla banchina del mondo. Devi dimenticarli! Allora sarai senza ormeggi e cadi nel Trascendente. Oblio di tutto! Tu, il mondo, i concetti. Solo Beatitudine e Trascendenza, senza comprensione. Sei fuori anche dall’intelletto. È la realtà Continua a leggere →

jagrat sushupti – il sonno nello stato di veglia

Non tuffarti nelle impressioni della mente. Fa’ un passo indietro e distanziati; riconosci l’impressione come una sovrapposizione. Stai o rimani nel Sé. Questo è jagrat sushupti: il sonno nello stato di veglia. La parola ‘sonno’ in questo caso sta ad indicare il relativo assorbimento nel Sé. Pace e Beatitudine costanti nascono da jagrat sushupti, perché jagrat sushupti è la porta verso la stabilità nel Sé. Jagrat vuol dire stato di veglia; sushupti vuol dire sonno senza sogni. Continua a leggere →