uso l’ego per servire Dio

— Fin quando si ha un corpo che vive ne mondo c’è un ego. Ma come, pur vivendo l’UNO interiormente, si discrimina la differenziazione esteriore, allo stesso modo si può usare un ego, che chiamerei funzionale, rimanendo assisi in quel vuoto. Altrimenti saresti in trance senza poter far niente come forma e, dice Ramakrishna, dopo 21 giorni il corpo muore. Poonja diceva: “Uso l’ego per servire Dio”. Questo ego funzionale infatti è diverso dall’ego che vuole sostituirsi al vero Soggetto Continua a leggere →

non si può perdere se stessi

Ciao Marco, ho passato un brutto periodo per via di alcune cose accadute nella vita ordinaria. In questo periodo sono ricaduta pesantemente nel mio ‘vecchio’ mondo mentale, ho avuto la sensazione di essermi persa e di aver perso tutto quello che avevo faticosamente guadagnato fino ad oggi lavorando su me stessa. POI c’è stata la ‘rivelazione’: non c’è proprio nulla da perdere, non si può perdere se stessi, si può giocare a nascondersi e ritrovarsi, ma non ci si perde mai. Ho Continua a leggere →

il distacco lo trovi quando abbandoni la separazione

Allieva: — Il maggior disagio lo avverto nelle azioni quotidiane meccaniche, tipo i lavori di casa, e tutto ciò che ha a che fare con l’ordinaria amministrazione. Quando sono dentro il lavoro creativo invece sparisco, non c’è identificazione, c’è uno stato di beatitudine. Marco: — Poiché sei una cosa sola col lavoro creativo non c’è identificazione, ti fondi in esso. Nella non-separazione emerge la pace o beatitudine. A: — Ora, durante le attività più meccaniche, per la Continua a leggere →