la soluzione è sempre stare nel Sé

Mi pongo la domanda: a che serve tutto questo affanno se non si può fare niente? Mi viene in mente la dissertazione di Francis Lucille su sofferenza psicologica e sofferenza reale nel mondo relativo. Spesso la sofferenza psicologica è maggiore di quella concreta. Ecco perché dico: ogni giorno ha il suo affanno. Se si può fare qualcosa si fa, altrimenti perché preoccuparsene. Dovremmo comunque morire un giorno e non ci possiamo fare niente. Non conviene allora stare nel Sé e lasciare che Dio Continua a leggere →