l’amore supremo

Prema (l’amore divino) e bhakti (la devozione) appaiono soltanto nel savikalpa samadhi; nel nirvikalpa non appaiono, non essendovi lì né coscienza di altri esseri, né la dualità individuo-Dio. Un giorno, parlando di Vishvamitra, Sri Ramana disse che era un essere così potente che avrebbe potuto duplicare l’intero universo o crearne di nuovi. Qualcuno chiese perché allora non aiutasse gli esseri umani e Sri Ramana rispose che al suo livello non si rendeva nemmeno conto dell’esistenza Continua a leggere →

la coscienza del realizzato

È sorprendente come tutto proceda bene anche senza un io individuale. Anzi, procede benissimo perché l’agire non è influenzato dalle aberrazioni della mente. La mente del realizzato è una mente funzionale, neutra, per niente caricata di tutte le significanze che l’ego le conferisce. Quando si è ad occhi chiusi c’è il nirvikalpa. Del nirvikalpa si usa dire che non c’è niente. È vero, non ci sono oggetti mentali. C’è però l’Uno, c’è solo Quello. Quando il realizzato ha Continua a leggere →

vivere nello stato di non separazione

A un certo punto non puoi dare nessun nome al Sé, perché è oltre qualsiasi concetto. Puoi però chiamarlo ‘stato unitivo’. Quindi il Sé è essere Uno col momento presente così come appare nella sua specifica configurazione, con sempre minore attenzione alla specifica configurazione e sempre maggiore attenzione all’Uno, così che i momenti diventano un Unico Eterno Presente. Poi il concetto di tempo svanisce del tutto e non rimane nemmeno il senso di un eterno presente. Non importa Continua a leggere →