una resa inarrestabile verso la quale sono impotente

Shivananda: — In questi giorni sta accadendo qualcosa simile a una resa, un lasciare gli ormeggi, uno scivolare, un abbandono; questo accade sia durante il giorno che in meditazione, e anche in sogno. Ho sognato di dormire di un sonno immobilizzante, letargico. C’era un uomo di fianco a me con dei fogli in mano e anche una donna che mi voleva far rispondere a delle domande. Ho pensato che si trattasse di risposte per adottare una bambina, ma non riuscivo a rispondere perché stavo cadendo in Continua a leggere →

finché non si scioglie il nodo dell’identità con la mente, non può esservi nessuna realizzazione

— Amato ❤, da qualche giorno sto attraversando un’apertura e un dimorare dolce e naturale. Il mondo si spegne e mi trovo ad aver fatto cose senza intenzione e senza sforzo. Il cibo che trovo automaticamente nel piatto, il corpo lavato, un messaggio inviato o una corsa di km che sgorga dalle gambe e dai polmoni e si esaurisce senza alcuna intenzione. E tutto questo non ha alcuna importanza, alcuna presa, e non è “mio” in alcun modo. A tratti non esiste del tutto, a tratti esiste Continua a leggere →

savikalpa e nirvikalpa samadhi

Ramana Maharshi, Discorso 391 Maharshi: 1) Aderire alla Realtà è samadhi. 2) Aggrapparsi alla Realtà con sforzo è savikalpa samadhi. 3) Fondersi nella Realtà e rimanere inconsapevoli del mondo è nirvikalpa samadhi. 4) Fondersi nell’ignoranza e rimanere inconsapevoli del mondo è dormire (in questo caso il capo si piega mentre nel samadhi rimane ritto). 5) Rimanere nello stato naturale primordiale e puro senza sforzo è sahaja nirvikalpa samadhi. D.: Si dice che se si rimane nel nirvikalpa Continua a leggere →

la realizzazione del sahaja samadhi

Messaggio vocale — In questi giorni stanno succedendo, e non succedendo, delle cose. C’è un approfondimento… chiamiamolo così. Faccio fatica a trovare le parole. Comunque… C’è uno stato di beatitudine costante già da due o tre giorni. E ci sono movimenti energetici non eclatanti, ma c’è tanta tanta energia, da tenermi sveglia anche fino alle 3 di notte. Che poi non è un essere sveglia, è un essere nel Sé. E non c’è niente che disturba questa beatitudine: una beatitudine calma. Continua a leggere →

nirvikalpa, cioè no mind

IL PESO DELLA MENTE SCHIACCIA L’ESSERE! Ma cosa può mai cancellare Maya alla radice: la cancellazione della conoscenza relativa! Ciò avviene naturalmente nel sonno profondo consapevole, nel nirvikalpa, in turiyatita, nel nirvana, che sono tutti sinonimi che indicano lo stesso stato di coscienza. Nel savikalpa samadhi c’è la mente unitiva, ma nel nirvikalpa non c’è mente! È il nirvikalpa che mostra all’aspirante la vera Liberazione e la strada per conseguirla. È nel nirvikalpa Continua a leggere →

ciò che chi aspira alla liberazione dovrebbe aver chiaro

● Mente acquietata è sinonimo di Sé. Con una mente agitata potete scordarvi di dimorare nel Sé. Potete al massimo aspirare a una esperienza diretta istantanea, che è assai lontana dallo stabilirsi nel Sé. ● La mente agitata non è la mente funzionale che ci indica come compiere qualche azione. La mente agitata è quella che nasce dall’io-agente, che è quello che si sente responsabile di quel che capita nel mondo: le tensioni di guerra in Ucraina, l’inflazione, il debito pubblico, Continua a leggere →

samadhi significa sonno nello stato di veglia

Ramana Maharshi, dal Discorso 372: D – Si dice che nel sonno si faccia l’esperienza della beatitudine, ma ricordandola i capelli non si rizzano. Perché invece ciò avviene quando si ricorda il samadhi? M. – Samadhi significa sonno nello stato di veglia (jagrat sushupti). L’esperienza della beatitudine è forte e molto chiara, ma nel sonno è diverso [si riferisce al nirvikalpa]. D. – Possiamo dire che nel sonno non c’è infelicità ma neanche felicità, cioè l’esperienza Continua a leggere →

è questa una forma di samadhi?

— Poco fa, camminavo, ma non c’era un io a camminare. C’era il Sé, e una spinta a camminare. Non un “devo” camminare o “voglio” camminare, ma solo un movimento che accadeva attraverso un corpo. Ed ogni filo d’erba, ogni rumore, ogni forma di vita, ogni antenna, Tutto era Lui, ero Io. Poi, Ampi Spazi in cui c’era presenza ma non so cosa sia accaduto. Era come se dormissi e sognassi, presente, cosciente, ma staccata dall’illusione del sogno che stava accadendo in Me: quel camminare Continua a leggere →