mirando l’assoluto

Ciò che gli esseri umani identificano come morte è la Pura Coscienza. In verità ciò che muore è tutto ciò che non è Pura Coscienza, cioè le sovrapposizioni, cioè la camicia di forza. Questo è Shiva, il senza forma, il mai nato, il cui canto è il silenzio, che è il suono della Pura Coscienza, dell’Increato. Una tale contemplazione della Pura Coscienza è discreazione dell’ignoranza, è il trionfo dello Spirito sull’umiliazione della condizione di identificazione con la materia. Continua a leggere →

È Shiva il mio Guru

— È Shiva il mio Guru. — In un certo senso può essere così. Perché una catena di maestri, un lignaggio, quando c’è Adinatha Shiva, il primo Maestro, il Maestro dei Maestri? Ma è anche come se un analfabeta appassionato di letteratura dicesse: “Il mio maestro è Dante”. Prima di leggere quella Divina Commedia devi imparare a leggere, a scrivere, la sintassi ecc., no? Non si può escludere che un analfabeta giunga da solo a padroneggiare Dante. Ma questa è l’eccezione, non Continua a leggere →