il Guru viene prima di Dio

Il Guru fa comprendere all’allievo che ha avuto un’esperienza del sonno profondo consapevole e si congratula con lui. L’allievo però resta freddo perché ritiene che si tratti di un’esperienza breve, mentre lui vorrebbe rimanere sempre nel Sé. Poiché tale risposta alle parole dell’insegnante si è ripetuta più volte, il Guru lo rimprovera di non dargli fiducia, senza la quale non può aiutarlo: — Quando eri nel sonno profondo consapevole ti lamentavi forse che fosse un’esperienza Continua a leggere →

Sri Ramana Maharshi, discorso 354

Una signora americana, una teosofa, chiese: “Come posso avvicinarmi di più al mio maestro?”. M.: Quanto siete lontana da lui ora? D.: Sono lontana da lui, ma vorrei essergli più vicina. M.: Dovete prima conoscere il vostro Sé, per scoprire quanto sia lontano l’altro. Chi siete ora? Siete la vostra personalità? D.: Sì, sono la personalità. M.: La personalità è indipendente dal Sé? D.: A volte. M.: Quando? D.: Voglio dire che a volte ho dei flash della realtà Continua a leggere →

la Pace, il Silenzio, Krishna, le Colline Innebbiate, il Sé… Indicibile Meraviglia… ❤

Sri Ramana Maharshi, discorso 518 Giunse in visita un pandit telugu chiamato V. Gupta. Durante la conversazione Sri Bhagavan disse: “Ahamkriti (l’ego) non è la stessa cosa dell’Aham. Quest’ultimo è la Realtà Suprema mentre il primo è l’ego, che dev'essere vinto prima che sia realizzata la Verità. L’Essere Supremo è immanifesto e il primo segno di manifestazione è l’Aham Sphurana (la luce dell’Io). La Brihadaranyaka Upanishad dice: Aham nama abhavat – Gli fu dato in nome Continua a leggere →

il tuo scritto sull’umiltà vibra nel cuore

— Caro Sergio, il tuo scritto sull’Umiltà vibra nel cuore, e la Verità riconosciuta spalanca dolcemente a ciò che siamo. Da umili e piccoli, ci sentiamo pieni, grati, accuditi, amati, al proprio posto, liberi da rancori, pretese e dubbi. In questo spazio la Grazia, sempre presente, si rivela in tutta la sua essenza, in tutto ciò che c’è. Un’ispirazione che ha le radici nel cammino dei Grandi. — Cara Mukti, la tua così incondizionata e diretta comprensione vibra nel cuore. È Continua a leggere →

sforzo o grazia per la liberazione?

È una domanda che non ha senso. La Grazia c’è sempre. È il nostro essere il Sé, il Divino. Questa è la Grazia; come potrebbe mancare? Ed è anche il Guru, che a volte si proietta in un Guru esterno e in insegnamenti cui accediamo. Chiarito questo, la domanda potrebbe essere: Sforzo o Abbandono per la Liberazione? Vi sono tipi di aspiranti diversi, che attraversano situazioni e momenti diversi. In alcune situazioni è necessario lo sforzo, in altre l’abbandono. In generale quando Continua a leggere →

la non-azione

La Non-Azione comporta due elementi: la rinuncia all’ego e a tutte le manifestazione egoiche e l’abbandono al Divino. Da ciò zampilla la devozione! Nello Yoga Naturale l’aspirante, mantenendo ferma l’idea di non essere l’agente, entra nella pratica lasciando che sia Dio, sotto forma di Shakti, a compiere la sadhana. Ciò non significa che non faccia niente: mantiene la disciplina per gli orari della pratica, la dieta, l’etica, lo stile di vita… ma quando pratica lascia che sia la Continua a leggere →

i limiti umani, la fede e la Grazia

Se vi spingete oltre le Colonne d’Ercole, oltre i limiti della vostra persona, a un certo punto sentirete, più volte sentirete, che con le vostre forze non ce la potete fare: avete delle ricadute nella sadhana, anzi sentite di essere tornati indietro, si aprono problemi nella vostra vita ecc. Se affrontate tutto questo con la vostra mente vi sentirete sopraffatti e rimarrete bloccati. L’unica cosa che può aiutarvi in situazioni come queste è la Fede, la certezza ‘incrollabile’ che la Grazia Continua a leggere →

quella è la liberazione

— Sabato e domenica ho meditato molto, circa quattro ore al giorno. Ieri sera ho fatto due sessioni: la prima di 45 minuti e la seconda ho dovuto interromperla perché a un certo punto è come se si fosse aperta una porta nera sotto di me e da quella porta vedevo degli esseri neri che saltellavano. Ho avuto una grande paura e quindi sono andato a dormire. Il sonno si è trasformato ben presto in un incubo – forse per quello che non sono riuscito a confrontare – in quanto vedevo vicino a me Continua a leggere →

un’innocenza mi scorre nelle vene

Un’innocenza mi scorre nelle vene. Non ricordo quello che è successo qualche settimana addietro, a meno di non sforzarmi; sono come il rinato che non ha memoria dell’incarnazione precedente, e quindi parte da zero! Sento una gran pace, ma non è confinata alla personalità: è universale, imperitura. Tutte le questioni risolte... La mia nuova vita? È tutta in questa pace; chissà cosa avverrà? Come una quiete in movimento, o una quiete che contiene in potenza il movimento, o una quiete che Continua a leggere →