trovare una ragione superiore al personale desiderio di realizzarsi, che motivi a continuare irremovibili fino alla liberazione definitiva!
Io sono partito come maestro-sadhaka. La spinta ad andare fino in fondo me l’ha data l’amore per gli allievi. Pensavo: “Se non lo faccio io, come potrò chiedere a loro di farlo? Se non raggiungo un livello più elevato, come potrò ispirarli?”. Inoltre ero consapevole della trasmissione sottile tra maestro e allievo, e ciò mi motivava ancora di più. Non vi fossero stati gli allievi avrebbe prevalso l’orientamento mentale di prendermela più comoda. La stessa dinamica testimonia Muktiji Continua a leggere →