per quanto ho tentato di ricordare l’autoindagine la mente non riusciva a star ferma un attimo

— Caro Sergio, nel mio ultimo messaggio ti dicevo di avere intenzione di intensificare la pratica. In effetti, per qualche giorno è stato così. Nei momenti liberi dalla pratica formale ho anche ascoltato e pronunciato la OM. Dopo qualche giorno ho fatto un sogno simile al tuo in cui incontravi tua moglie e le parlavi. Incontravo D. che mi aspettava all’uscita di un seminario, ci abbracciavamo e ci ripetevamo di sentire la reciproca mancanza. Nei giorni successivi è emersa una grande Continua a leggere →

Non esiste barriere che la pratica assidua non possa sconfiggere. Perde chi si ritira!

— Vorrei e dovrei fare ogni tanto un resoconto su come va con la mia pratica, però continuo a rinviare perché non ho le idee chiare. A volte penso di ‘fare’ abbastanza, a volte no. Sono diviso fra pensarmi come praticante convinto o no. Nei giorni liberi mi sembra che potrei anche provare a fare almeno due ore di meditazione formale, ma spesso non la faccio. E in quell’ora / ora e mezza che pratico – che già mi sembra poco – l’attenzione mi sembra svagata. Ci sono giorni in cui Continua a leggere →

puoi parlarmi dell’abbandono?

Allieva: — Ti chiedo se puoi parlarmi dell’abbandono. È lasciare andare ogni cosa si presenta al momento, non trattenerla? Marco: - L’abbandono completo è sinonimo di Realizzazione. È lasciare andare ogni cosa si presenta, il momento in cui si presenta, e lasciare andare colui a cui si presenta. È lasciare andare chi pensa di poter scegliere tra lasciare andare o trattenere. È lasciare andare tutto finché non resta niente, e poi lasciare andare anche questo ‘niente’. È abbandonare Continua a leggere →

il senso di essere

L’autoindagine è molto semplice: esiste solo il SENSO DI ESSERE: cioè TU! Tutto il resto è un sogno e va ignorato. Però nel sogno appari come una persona: devi lavorare, mangiare, avere una casa e una valanga di altri bisogni… Sono le proiezioni dei tuoi desideri che sono diventate una realtà onirica. La vita ti pone delle sfide per incrementare il tuo non-attaccamento al sogno. Quando ti sei finalmente deciso a mollare la persona, resta solo l’ESSERE che sei TU, e se ti sei distaccato Continua a leggere →

nel punto dove si uniscono vita e morte

Marco: — Ciò che ‘è’, quando si lascia morire tutto, è il ‘senso di essere’ nella sua forma più pura.

Allieva: — È proprio bello quello che hai detto, più che bello lo sento Vero. Mi ha trasportata subito al Centro, all’Io Sono; mi ha fatto pensare che all’incontro della Vita con la Morte: lì, nel punto dove si uniscono, c’è qualcosa, ma non riesco a capire cosa.
Mi sfugge, ma quando qualcosa mi sfugge adesso tendo sempre a ricondurlo al Me, all’Io Sono.