l’abbandono al Brahman – note di Soham

• Se non si è raggiunto il Brahman, anche il savikalpa samadhi è mente. Se invece lo si è raggiunto, una volta vi saranno gli oggetti e l’altra no, comunque è sempre, in ogni caso Brahman. • Il Brahman è la vera realizzazione, tutto il resto sono chiacchiere, cioè MENTE! Le dispute tra essere o non essere, esistenza o non esistenza sono per gli ignoranti. Senza il Brahman è tutto mente. Però c’è la mente affine al Brahman che ti conduce a vederlo, e la mente piena di falsi concetti Continua a leggere →

sulla conoscenza di Dio

La Scienza Suprema Trasmessa Da Sri Ramana Maharshi Sri Ramanaparavidyopanishad di Sri K. Lakshmana Sarma Sri Sarma iniziò a comporre versi sugli insegnamenti di Sri Bhagavan e poi li traduceva in sanscrito; quindi, li sottoponeva all’approvazione del Maestro. Se l’approvazione non giungeva subito, continuava a ritradurre l’intero versetto per garantirne la esattezza e l’approvazione. Bhagavan una volta elogiò i suoi sforzi e osservò che rivedere le traduzioni parecchie volte fin quando Continua a leggere →

la consapevolezza del nulla

Il “Non entrare in contatto con la mente” di Ganga Mira, per me è la Consapevolezza del Nulla. La Consapevolezza del Nulla, nella visione dello Jnani, non è un algido vuoto nichilista, ma la consapevolezza che c’è solo il Sé senza mente! Questo Nulla significa dunque: senza mente, senza oggetti fisici e sottili, senza pensieri, e tutto ciò significa ‘purezza’. Gli oggetti fenomenici possono apparire alla percezione dello Jnani, ma per lui sono ‘vuoti’, egli vi vede solo il Continua a leggere →

abbandono a Dio e al Guru

Sri Ramana Maharshi, discorso 543 Una volta giunsero molti visitatori e tutti salutarono Sri Bhagavan con un’unica preghiera: “Rendimi un bhakta. Concedimi moksha”. Dopo che se ne andarono Sri Bhagavan disse come pensando ad alta voce: “Tutti loro vogliono bhakti e moksha, ma se dico loro: ‘Donatevi a me’, non lo faranno. Come possono dunque ottenere ciò che desiderano?”.   Continua a leggere →

l’Io Sono è il Guru

Quando siete giunti a vedere il Vero Io, questo Io infinito, eterno, che è l’Io di tutti, che è tutte le cose e che trascende tutte le cose, vi sia chiaro che Quello è il Guru. Avrete letto storie che narrano della relazione appassionata del discepolo col Guru, quanto il discepolo adori il suo Guru, lo ami, lo rispetti, sia abbandonato a Lui. Sono metafore della relazione del discepolo maturo col suo Vero Io (il Sé). A volte il discepolo ha bisogno di aiuti, qualcuno che gli insegni una Continua a leggere →

una resa inarrestabile verso la quale sono impotente

Shivananda: — In questi giorni sta accadendo qualcosa simile a una resa, un lasciare gli ormeggi, uno scivolare, un abbandono; questo accade sia durante il giorno che in meditazione, e anche in sogno. Ho sognato di dormire di un sonno immobilizzante, letargico. C’era un uomo di fianco a me con dei fogli in mano e anche una donna che mi voleva far rispondere a delle domande. Ho pensato che si trattasse di risposte per adottare una bambina, ma non riuscivo a rispondere perché stavo cadendo in Continua a leggere →

come vive un realizzato – 3

Il principio Narayana, e cioè l’aiuto verso agli altri esseri, è insito nel Sé, perciò si manifesta come una spinta spontanea e naturale in chi è identificato col Sé. Nella prima fase della sadhana – che nell’Advaita Vedanta consiste nello scoprire il Sé e renderlo abbastanza accessibile in modo che possa rimanere un punto di riferimento – è prevalente lo sforzo. Quando il Sé è diventato accessibile e le distrazioni non sono insormontabili, diventa progressivamente sempre più Continua a leggere →

come vive un realizzato?

Avendo raggiunto la consapevolezza del Sé, so che dal punto di vista assoluto sono prima del pensiero e perciò inconcepibile, inesperibile e oltre qualsiasi definizione, e che dal punto di vista della creazione fenomenica sono l’essenza di ogni cosa. Interiormente, di ogni apparenza non vedo più la forma ma l’essenza, dunque sono privo di discriminazione è ho identità con tutto. Essendo privo di discriminazione resto nel Sé con la mente inattiva. Esteriormente quasi sempre le cose vanno Continua a leggere →

giorni dopo essersi stabilita nel Sé

In questi giorni mi sento colma d’amore, sento che le persone agiscono per amore, anche nelle azioni più impensabili. Mi capita di gioire di un’intimità leggera e delicata per qualcosa che vedo o per una musica che sento. Mi sembra di essere aria ricolma d’amore. Niente mi appare più importante e appagante che stare nel Sé. Shivananda COMMENTO DI SOHAM Com’è possibile una trasformazione così radicale in soli pochi giorni? È perché stare nel Sé significa Abbandono totale. Dacci Continua a leggere →