sul sonno desto e la liberazione

Rama chiese: “Signore, quali sono le caratteristiche dei jiva-mukta (liberati in vita) e dei videha-mukta (liberati che non hanno un corpo)?' Vasistha rispose: “Colui che pur vivendo una vita apparentemente normale sperimenta l’intero mondo come un vuoto è un jiva-mukta. Egli è sveglio, ma gioisce la calma del sonno profondo, non è influenzato dal piacere e dal dolore. Egli è sveglio nel sonno profondo, ma non è mai sveglio nei confronti di questo mondo. La sua saggezza non è offuscata Continua a leggere →

esiste solo quella coscienza immota

C’è solo quella coscienza immota che sta dietro i pensieri. Quello è lo stato del ‘sonno profondo’ che normalmente è inconsci, e perciò viene definito ignoranza. Quando però si rimane desti a quella coscienza, allora viene chiamata Sonno Desto. “Dopo alcuni anni di Sonno Desto,” dice il Rishi Vasishta, “l’aspirante jnani ottiene la Liberazione”. Questo perché permanendo nel Sonno Desto, tutte le spinte della mente (vasana) che porterebbero fuori dalla Realtà suprema si Continua a leggere →

“stai nel momento presente”

— Col koan “Stai nel momento presente” l’attenzione si sposta automaticamente dal corpo a chi sente le varie emozioni. Penso quindi che la stessa si identifichi con l’ego. In pratica arrivano delle memorie o delle proiezioni sul futuro e l'ego reagisce a queste. Vedo quindi l’ego come una lastra di gomma che si contrae quando ci sono memorie/proiezioni dolorose e si espande quando queste si fermano. È forse questa l'anima che soffre o che prova gioia? È questa lastra? — Quello Continua a leggere →

dal sonno dell’ignoranza al sonno desto

Sotto il movimento dei pensieri c’è la coscienza immota. Devi abituarti a stare là. All’inizio ti viene da addormentarti perché quello è lo stato del sonno profondo. Ma poi vedi che non è necessario addormentarsi e gradualmente, dopo molte volte che la testa ti crolla per il sonno, rimani cosciente oltre i pensieri. Per far questo però devi aver già accettato che il mondo fenomenico è niente più di un sogno e aver rinunciato a quell’illusione. Allora la vera Realtà, quella di cui Continua a leggere →

“stai nel momento presente”

— Col koan “Stai nel momento presente” l’attenzione si sposta automaticamente dal corpo a chi sente le varie emozioni. Penso quindi che la stessa si identifichi con l’ego. In pratica arrivano delle memorie o delle proiezioni sul futuro e l'ego reagisce a queste. Vedo quindi l’ego come una lastra di gomma che si contrae quando ci sono memorie/proiezioni dolorose e si espande quando queste si fermano. È forse questa l'anima che soffre o che prova gioia? È questa lastra? — Quello Continua a leggere →

pienamente stabilito nella Coscienza non modificata

Rama chiese: “Signore, come possono essere riconciliati questi due aspetti? Posso cercare la libertà da ogni esperienza e la libertà dall’inattività allo stesso tempo?" Vasistha rispose: “Colui che non ha desiderio né speranza per nulla, né intrattiene il desiderio di riposare nell’inattività, costui non esiste come un jiva [anima individuale]; egli non è né inattivo, né cerca l’esperienza. “Liberato da ogni condizionamento, pienamente stabilito nello stato di Coscienza Continua a leggere →

la Voce di Arunachala

Amatissimi, volete sentire Radio Sri Ramanashram? Mettete questo link nel vostro browser: http://radio.garden/live/tiruvannamalai/voice-of-arunachala/ Si presenta un planetario e potete sentire tutte le stazioni del mondo. Io l’ho sintonizzato su Radio Sri Ramanashram. Potete sentire Radio Sri Ramanashram anche qui: https://www.sriramanamaharshi.org/radio-station/ Come l’acqua la Luce utilizza qualsiasi cosa per lasciar filtrare la Grazia, anche il web… ❤ Continua a leggere →

ti benedico ti benedico ti benedico

L’autoindagine in qualche modo si completa quand’uno scopre il Sé, anche se in maniera impermanente. Poi è soprattutto una questione di integrazione, cioè di accettare quelle parti che sono rimaste separate perché vestite da una forte, o fortissima, carica repulsiva, e che per questo ci mantengono prigionieri di un falso io separato. Comprendete perché a un certo punto è nata l’Autoindagine dell’Amore? Non è una trovata… nasce da una profonda maturità, e non l’ho nemmeno inventata Continua a leggere →

mangiare per amore: l’alimentazione per la liberazione

Dovete pensare in termini di prana, cioè di luce. L’alimentazione da sola non basta per la liberazione, ma se avete una sadhana non potete non aver cura del prana. È il prana che vi porta al Sé e che quindi si trasforma nella coscienza del Sé. FRUTTA E VERDURA CRUDE Preferite frutta e verdura crude (se potete, sceglietele biologiche), prendono la maggior parte del nutrimento direttamente dalla luce e possiedono un’alta QUANTITÀ e QUALITÀ di prana. Il corpo assorbe il prana e scarta Continua a leggere →

ti è mai capitato qualcosa di simile?

— Giorni fa mi hai chiesto come sto ed io ti risposto “molto bene”. In realtà sto ricominciando ad avere un po’ di progettualità, tipo quella di viaggiare. Venerdì sera però è successa una cosa del tutto inaspettata. Ho letto un post che parlava di attaccamento e impermanenza, concetti non certo nuovi per la mia mente, ed è accaduto che sentissi talmente forte l’attaccamento al corpo da provare un dolore fortissimo per la MIA morte. Ho pianto per almeno due ore con una sensazione Continua a leggere →