un aspirante senza concentrazione è come un paralitico che vuole partecipare alle olimpiadi

Per entrare nel samadhi – che non sia soltanto l’istante di esperienza diretta – occorre una mente focalizzata. Ciò richiede ore ore e ore di concentrazione, nel nostro caso sul Soggetto Ultimo: l’Io, l’Essere, la Consapevolezza, la Presenza, il Testimone. Una persona senza concentrazione è guidata – o predata – dalla mente. La concentrazione doma l’ego, e se rivolata a fini spirituali lo ridimensiona, offrendo alla mente la purificazione necessaria per entrare nel samadhi e Continua a leggere →

il sahaja samadhi è l’immutabile comprensione che sei sempre Quello

— In effetti ho come un’intuizione: che la consapevolezza possa crescere ed essere anche nella confusione dell’illusione. Man mano che si svela, possa crescere sino ad essere sempre. — Bravissimo! Quello è il sahaja samadhi. Perché gli aspiranti sono così attaccati al samadhi? Perché lì sono nello stato unitivo privo di ego. Poi escono dal samadhi, arriva un pensiero, loro si identificano e ritorna l’ego. Il sahaja samadhi è l’immutabile comprensione che sei sempre Quello, Continua a leggere →

quando l’aspirante non accetta la verità che ha visto

— Probabilmente ci sono molte identità che velano il Sé. È iniziato a emergere un forte senso di confusione. Poi, una ad una, hanno iniziato ad emergere… [elenca una bella lista di identità limitanti]. — Hum… C’è una bella caduta verticale nel nucleo dell’ego. Questo è tipico di quando l’aspirante non accetta la Verità che ha visto. Questa caduta è cominciata dal sogno della fine della strada. Non hai accettato la perdita dei concetti, e quindi del mondo. Non hai accettato Continua a leggere →