quand’è che Dio ci parla?

Quando ci parla Dio? Nel momento presente! Ma se noi non siamo UNO col momento presente, ma chiusi e difesi aspettando un altro momento, ahimè: in quel momento ci siamo separati da Dio… Non essere UNO col momento presente significa stare nella mente, cioè: sofferenza. Bisogna riabituarsi a ritornare UNO, il che vuol dire 3 cose: Non lasciatevi prendere troppo da quello che sta accadendo, altrimenti diventate un meccanismo stimolo-risposta. Comprendete che Dio vi parla/insegna nel Continua a leggere →

la consapevolezza è sempre con te

Nisargadatta: – Il Maestro Indica il cielo, ma vedere le stelle è compito vostro. Qualcuno impiega più tempo per vedere le stelle, tutto dipende dalla serietà della ricerca. Visitatore: – Quali esercizi devo praticare per giungere alla Consapevolezza? Nisargadatta: – La Consapevolezza è sempre con te. Basta rivolgere alla tua interiorità la stessa attenzione che rivolgi all’esterno. Continua a leggere →

sugli assorbimenti e il sahaja samadhi

Quando iniziai l’autoindagine ero tormentato da indicazioni assai diverse date da grandi Maestri. Ad esempio, Ramakrishna dice che quando uno raggiunge il sahaja samadhi, dopo 21 giorni il suo corpo muore – il che implicitamente diceva che lui non l’avesse ancora raggiunto… Avrei voluto che qualcuno mi spiegasse quelle macroscopiche differenze, ma quel qualcuno non c’era. Me le ha spiegate Dio attraverso le esperienze spirituali che mi ha donato … Sri Ramakrishna dà il nome Continua a leggere →

gli assorbimenti

A un certo punto l’aspirante comincia ad avere degli ‘assorbimenti’. Sono diversi dallo stato unitivo in cui siete coscienti del mondo; potete guidare un Ritiro rimando nello stato unitivo. Negli ‘assorbimenti’ voi siete rapiti dal Divino e siete coscienti solo del Divino, non più del vostro corpo-mente e del mondo. Per essere tali, gli ‘assorbimenti’ devono durare un certo tempo, non possono essere l’esperienza diretta di un istante. Quale la loro importanza… Conoscete la Continua a leggere →

“non mi sento di dissolvere il mondo”…

Un allievo mi disse: “Anche se vedo che c’è tanta sofferenza non mi sento di dissolvere il mondo”. Ahahah… Il mondo non si dissolve perché tu ti illumini. Sri Ramana Maharshi continuava a proteggere gli scoiattoli, danzava con un’antilope allevata all’ashram ecc. Quando però l’antilope morì non fu traumatizzato. Le pose una mano sulla fronte e l’altra sul cuore seguendola nel trapasso, e sicuramente le risparmiò un bel mucchio di incarnazioni. Anche da illuminati, voi continuate Continua a leggere →