abbandono

Bhagavan a un discepolo: — Non dovresti elaborare dei piani per ottenere qualcosa; ma ciò non significa non gioie di quanto viene spontaneamente. Discepolo: — Intendete che se qualcosa viene da sé, senza essere stata pianificata o cercata, allora potrò gioire senza temere delle conseguenze negative? Bhagavan: — No, non è così; ogni azione ha delle conseguenze. Se qualcosa viene da sola a causa del prarabdha (il karma che si manifesta nel momento presente), non ci si può far niente. Continua a leggere →

come può la mente impegnarsi a distruggere sé stessa?

G.: — E per il problema, come dire ... ‘meta-psicologico’? Cioè della mente dell’aspirante principiante insoddisfatta di sé perché non si ‘impegna abbastanza nella pratica’ del Sé?... Ma poi come può la mente impegnarsi a distruggere sé stessa? È il solito noto circolo vizioso ... Non sarà mai il Re ad abolire la monarchia .... [e anche i circoli viziosi sono solo mentali] .... Non fate caso a queste domande ... forse è solo un mio mind-clearing, non avendo diadi a disposizione. Sergio: Continua a leggere →

mai rimanerne appagati di ciò che è temporaneo

D: Quando raggiungo lo stadio senza pensieri nella mia sadhana provo un certo piacere, ma qualche volta sperimento anche una vaga paura che non riesco a descrivere bene. R: Puoi sperimentare qualunque cosa, ma non dovresti mai rimanerne appagato. Sia che provi piacere o paura, chiedi a te stesso “chi prova il piacere o la paura?” e continua la sadhana in questo modo finché il piacere e la paura saranno entrambi trascesi, fino a che ogni dualità sarà cessata e rimarrà l’unica Realtà. Non Continua a leggere →

io io io io…

D: Non sono erudita nelle scritture e trovo che il metodo dell’autoindagine sia troppo difficile per me. Sono una donna con sette figli e molte preoccupazioni familiari che mi lasciano poco tempo per la meditazione. Chiedo a Bhagavan di darmi qualche metodo più semplice per me. R: Non è necessaria nessuna erudizione né conoscenza delle scritture per conoscere il Sé poiché nessun uomo ha bisogno di uno specchio per vedere se stesso. Tutta la conoscenza richiesta dev’essere alla fine abbandonata Continua a leggere →

jnana e bhakti

— I modelli di pensiero che ti affliggono ti possono sembrare un bastione inespugnabili. In realtà lì c’è solo uno spuntone di mente a tenere in piedi tutto quell’approccio erroneo e fuorviante. Perciò non c’è bisogno di una battaglia campale. Insistendo con i corretti insegnamento e la pratica, gradualmente lo spuntone si consumerà facendo crollare i fantasmi che vi sono attaccati. Devi solo perseverare. Da ‘Sii Ciò Che Sei. L’insegnamento di Sri Ramana Maharshi’: D: Ora Continua a leggere →

ANCORA SU FEDE E GRAZIE!

Quando avete conosciuto la VERITÀ UNICA E SOLA, il DIVINO, il VERO SÉ… allora la vostra FEDE DEVE DIVENTARE INCROLLABILE. Sembra un’antinomia, un nonsenso. Uno conosce la VERITÀ e deve aver fede? Che bisogno ne ha, lui semplicemente sa! Magari fosse così. Lo è stato per pochissimi. Sri Ramana Maharshi disse di non aver mai avuto una sadhana; contattò l’IO SONO a 16 anni e rimase sempre lì; durante i primi anni era quasi inconscio del suo corpo. Fu una swami che dovette prendersene Continua a leggere →

non si potrebbero fare dei satsangha di studio e commento dei testi?

— Ho letto appena adesso la definizione di Shiva-Shakti. Ma che bello! Non si potrebbero realizzare anche dei Satsangha con studio e commento dei testi? Qui tutto bene, nonostante muratori e idraulico, casa sottosopra ecc. ecc. Un certo silenzio mi segue come un’ombra... Much love. — Non è nel mio carattere parlare molto, o almeno non lo è più; né trovo proficuo un seminario che sia solo teorico e mantenga così la mente attiva. Però diamo continuamente insegnamenti: nei Ritiri, Continua a leggere →

Sri Ramana Maharshi – Insegnamenti Spirituali

Cap. III – ESPERIENZA (ANUBHAVA) 1. Che cos’è la luce della coscienza? È l’auto-luminosa esistenza-coscienza che rivela al veggente il mondo dei nomi e delle forme sia interni che esterni. L’esistenza di questa esistenza-coscienza può essere dedotta dagli oggetti che essa illumina. Essa non deve divenire l’oggetto della coscienza. 2. Che cos'è la conoscenza (vijnana)? È il tranquillo stato di esistenza-coscienza che è sperimentato dall’aspirante e che è come l’oceano Continua a leggere →

ci si realizza in 2-3 anni con un’autoindagine zelante

Sergio — La verità è che con un’autoindagine zelante ci si realizza in 2-3 anni!  Troppo per la maggior parte dei cosiddetti ricercatori. Sono pochi quelli veramente animati da un ardente desiderio di Liberazione. A. — Quando ho iniziato a leggere gli insegnamenti di Sergio, mi ha colpito il fatto che desse “istruzioni” precise con la certezza che alla pratica seguirà il risultato. Tre o cinque anni, d’altra parte, mi sembrano niente... Ho sentito Maestri sottolineare più e più Continua a leggere →

Non attaccamento

La più bella, profonda ed essenziale definizione di non attaccamento che abbia mai incontrato. Ma solo un aspirante avanzato può renderla operativa: Domanda: – Cos’è il non attaccamento? Sri Ramana Maharshi: – Come sorgono i pensieri, il non attaccamento consiste nel distruggerli immediatamente senza lasciare residui nel vero luogo della loro origine. Come il cacciatore di perle lega una pietra al proprio torace per rimanere ancorato al fondo del mare e lì raccoglie le perle, così Continua a leggere →