fluttuazioni del pensiero

“Bisogna guardare le fluttuazioni della mente senza toccare nulla. Rimanendo come testimone neutrale di pensieri, emozioni, sensazioni e percezioni, si arriva a conoscere ciò che è prima della mente”. “Per coloro che seguono il Sentiero della Conoscenza (Jnana) e gli insegnamenti della Non-Dualità (Advaita), non è necessario cercare di fermare le modificazioni della mente. Devono semplicemente ignorare il flusso di pensieri e concentrarci sul soggetto di tutta la consapevolezza relativa: Continua a leggere →

non riesco ad assorbirmi nel ‘sono’

“Nella pratica interiore non riesco ad assorbirmi nel Sono” Non devi cercare l’assorbimento, devi solo individuare la Fonte e contemplarla. La Fonte, il Sé, è quella continua ininterrotta Testimonianza che è sempre presente e immutabile. Notala, e contemplala. All’inizio la Testimonianza è cangiata da caratteristiche personali – sembra che sia un io personale a testimoniare – ma man mano che la contempli apparirà sempre più pura, sottile e impersonale. “soprattutto perché Continua a leggere →

coscienza nel sonno profondo

— Buongiorno Sergio. Da molti anni ho cercato di rimanere presente nel momento del passaggio tra la veglia e il sonno. Questo, a fasi alterne, faceva sì che mi sembrasse di non dormire, e talvolta tale presenza era consapevole anche mentre sognavo. Da qualche tempo, invece accadeva spesso che dormo un sonno profondo senza sogni o presenza. Mi sveglio riposata, la mentre si riattiva, ma come se ci fosse stato un blackout. Cosa ne pensi? Grazie, un caro saluto. — Stai progredendo!! Prima eri Continua a leggere →

la concentrazione

In genere la pulizia mentale è un cambiamento all’interno della mente; raramente va oltre. È una cura temporanea per sbloccare attenzione fissata sull’illusione e devolverla alla sadhana. Ma per risolvere i problemi in modo radicale e definitivo, il metodo non può che essere ontologico: dovete andare oltre la mente, dove il pensiero scompare e quindi il mondo e l’ego scompaiono, e rimanere/dimorare lì. Concedetevi quel po’ di tempo per abituarvi a non essere un ego che Continua a leggere →

248. Come pensare all’Assoluto?

A rigor di termini è impossibile farlo. Ai sadhaka spirituali viene spesso richiesto di pensare all’Assoluto. L’Assoluto è chiaramente al di là di ogni pensiero, perciò è impossibile pensarlo direttamente. Non c’è nemmeno bisogno di questo tipo di pensiero perché tu sei sempre quello. Per poter pensare all’Assoluto in qualche modo devi oggettivarlo. Hai solo bisogno di separare te stesso da tutto ciò che è non-atma [non-Sé]. Quando ciò è fatto, la tua vera natura risplenderà Continua a leggere →

encomi dal dipartimento di polizia

Anche se aveva pochissimo tempo per preparare a casa il suo lavoro del dipartimento di polizia, quest’ultimo non ne venne mai inficiato, tanto che l’amministrazione di polizia gli tributò calorosi riconoscimenti per il suo ruolo esemplare di ispettore procuratore, anche durante il periodo della sua intensissima sadhana – Sri Atmananda dormiva solo 4 ore e si svegliava alle 3 di notte per la pratica spirituale, in più a volte la moglie lo doveva lavare e nutrire perché era in stati di trascendenza Continua a leggere →

l’uomo ignorante e il saggio

Sri Atmananda – Atma Nirvritti, sezione 6 Questa sezione è molto importante e va compensa bene. La Realizzazione è un’esperienza o una comprensione? La Realizzazione è una comprensione profondissimamente radicata che diventa indipendente dallo stato di coscienza in cui si è. Non è un’esperienza che diventa stabile, come molti credono. Una tale comprensione, però, è così potente da determinare lo ‘spostamento stabile della propria identità’ dalla persona alla pura Coscienza. Una Continua a leggere →

22. il disappunto dell’Atma

1. Ho creato pensieri, sentimenti, percezioni e tutto il resto come mezzi per farMi conoscere. 2. Ma le persone non mi guardano ma si aggrappano agli oggetti dei loro pensieri e sentimenti. Come potrà finire la loro schiavitù? 3. Togliendo gli oggetti, ho creato uno stato di sonno profondo, anche questo è pensato per farMi conoscere. 4. Eppure gli uomini, non essendoci in quello stato alcun pensiero o sentimento, né alcunché da vedere, come ciechi hanno cominciato a vedervi il nulla. 5. Continua a leggere →

18. alla mente

1. Se ti sai avviando a vivere secondo le tue preferenze e al contempo dichiarando che sei ‘Io’, come potrai realizzare i tuoi desideri? 2. Con tale asserzione non credere che d’ora in poi Io accetterò i tuoi capricci. 3. Almeno d’ora in poi devi conoscere la verità del detto: “Colui che fa una cosa raccoglie il frutto di quell’azione, buoni o cattivi”. 4. Se riesci a vivere secondo la tua dichiarazione, va bene. Ma per farlo devi prima cercare di vederMi. 5. Sebbene io Continua a leggere →

16. l’ ‘Io’ nel suo stato puro

1. Tra i pensieri e nello stato di sonno profondo brilla quel principio indicato dalla parola ‘Io’. 2. Lì la mente si è dissolta e non può quindi percepirlo. 3. Quando la mente si dirige a quel principio si trasforma in lui perdendo le caratteristiche della mente. Questo si chiama samadhi. 4. Che vi sia pensiero o no, essere sempre centrati nel Sé è chiamato sahaja samadhi (stato naturale). Sri Atmananda – ‘Atma Nirvritti’ Continua a leggere →