l’aspirante con una mente debole

Cominciamo col definire mente debole e forte secondo Sri Ramana Maharshi. È forte la mente che può focalizzarsi su un solo oggetto senza distrazioni. È debole il contrario. Quando l’aspirante ha una mente debole, pur avendo esperienze dirette, ricade continuamente nei contenuti mentali. Per rafforzare la sua mente deve allenarla a concertarsi su un solo oggetto. Per noi l’oggetto è la ‘sensazione-io’. Individua l’Io e mantieni la tua attenzione concentrata lì. Il cuore dell’io Continua a leggere →

instabilità nel Sé: le vasana non sono state distrutte a causa dell’insufficiente concentrazione!

— Mi sembra di non riuscire a mettere sufficiente volontà nel concentrarmi sulla pratica e quasi sento di regredire nelle solite identificazioni mentali. — Ricevo spesso messaggi come questo. Se viene da un sadhaka principiante, bisogna controllare se la pratica è svolta correttamente e se ha compreso i principi dell’Atma Yoga. Ma se si tratta di aspiranti senior quasi sempre è un problema di Concentrazione! Incredibile quanto la Concentrazione sia in genere mal compresa nella via Continua a leggere →

molti aspirante, una volta trovato il Sé, non sanno come procedere

Molti si impegnano nella ricerca del Sé, trovano il Sé e poi non sanno come procedere. Poiché aver trovato il Sé non significa ancora la realizzazione – cioè essere stabili nel Sé –, ma si entra ed esce, l’aspirante continua a fare la medesima pratica che l’ha portato alla scoperta del Sé. Ma quella conterrà dello sforzo e quindi manterrà la mente attiva, mentre ora la meta da conquistare è rendere la mente inattiva. Cosa bisogna fare una volta scoperto il Sé è racchiuso Continua a leggere →

rinuncia ad essere il corpo…

Rinuncia ad essere il corpo, implementa il distacco dal mondo relativo, e svolgi i compiti che la tua forma deve compiere come servizio a Dio. Allora ti apparirà il Sé. Rimani aderente a questo Centro: sadhana sadhana sadhana, attenzione attenzione attenzione… Il distacco si approfondirà. Gradualmente ti renderai conto di parti di Maya sempre più basali la cui esistenza davi per scontata, e ti disidentificherai da esse. Alla fine rimarrà solo il Sé. Allora otterrai lo stato unitivo; i fenomeni Continua a leggere →

il concetto di ‘forza d’animo’ (strength of mind) opposto al concetto egoico di ‘forza di volontà’ (will-power)

— Le mie risposte a tuoi report possono sembrare fredde. È che sento qualcosa che non va, e che è difficile che esca, perché l’ego inconsciamente preferisce rimanere nella stabilità anziché attraversare crisi. Tuttavia se la stabilità è tale da non garantire il successo spirituale, la crisi è sommamente auspicabile. Tu mi scrivi di belle esperienze, ma io mi chiedo: “Sussiste il contesto per cui queste belle esperienze possano dare frutti?”. Il mio sentire è che manca quella che Continua a leggere →

come si raggiunge il silenzio della mente

Nel post precedente, Sri Ramana Maharshi dice “lo stato libero da ogni pensiero è il solo reale”. Come si ottiene il silenzio mentale? Quando avete individuato il Soggetto ultimo – potete sperimentarlo come Io, pura Coscienza, puro Essere, Presenza, come vi viene meglio –, dovete mantenere l’attenzione sul Soggetto ultimo. Tale concentrazione silenzia la mente. All’inizio ci vorrà sforzo, ma gradualmente diviene naturale. Dice Ramana Maharshi “Questa concentrazione si tramuterà Continua a leggere →

le tecniche con forzo e la contemplazione abbandonica

Le tecniche che richiedono molto sforzo di concentrazione, come quella dell’Intensivo di Illuminazione, sono utili all’inizio della sadhana. In quella fase l’aspirante non sa chi è e si ritrova con una mente piena di spinte con cui è identificato. L’Intensivo di Illuminazione gli permette di avere una conoscenza diretta di chi veramente è lui e vedere poco alla volta come realmente è l’universo fenomenico: i numerini verdi di Matrix, per dirla con una metafora. Ma bisogna essere consapevoli Continua a leggere →

sono lontano dal silenzio e dalla concentrazione

— Sono lontano dal silenzio e dalla concentrazione, ma i disturbi si riducono. — Questa visione va abbandonata. Noi non pratichiamo come praticherebbe un ninja. Il Silenzio nasce dal Sé. Il Testimone diventa così sottile da testimoniare anche quando ti addormenti, allora comprendi che ‘CI SEI’ anche quando sei incosciente; ecco perché è detto “coscienza e incoscienza sono la stessa cosa per il Jnani”. Comprendi che NIENTE TI APPARTIENE: dolori, pensieri ecc., e sei Libero! Solo Continua a leggere →

tutta la vita deve diventare una preghiera

— Come puoi rilanciare l’amore in questo caso? Come puoi convertire questo incidente in amore? Ti metto sulla strada. Quando l’episodio ha risvegliato in te i contenuti che mi hai detto, in che identità eri? Tu sei quella identità? Tu sei Dio! Allora per favore entra nell’identità del Padre delle tue creature: l’autista, il capo dell’autista, Il presidente della commissione ecc. Ora che sei nell’identità di Dio genitore, come puoi rilanciare l’Amore in questo caso? Come puoi Continua a leggere →

la concentrazione

In genere la pulizia mentale è un cambiamento all’interno della mente; raramente va oltre. È una cura temporanea per sbloccare attenzione fissata sull’illusione e devolverla alla sadhana. Ma per risolvere i problemi in modo radicale e definitivo, il metodo non può che essere ontologico: dovete andare oltre la mente, dove il pensiero scompare e quindi il mondo e l’ego scompaiono, e rimanere/dimorare lì. Concedetevi quel po’ di tempo per abituarvi a non essere un ego che Continua a leggere →