come stabilirsi nel samadhi

Come ci si stabilisce nel samadhi, lo stato unitivo? Abbandonandosi e abbandonandosi a Dio, il Sé, ignorando tutte le memorie in opposizione: traumi ecc. È totalmente una questione d’Amore, perciò non concentratevi sulle negatività, ma sull’Amore per il Divino, sia inteso come il Tutto che come l’Uno senza secondo. Il samadhi si approfondisce, fino a giungere al nirvikalpa. Lì l’abbandono è così intenso che anche la coscienza-conoscenza si riassorbe. Lights-out, si spengono le luci Continua a leggere →

il Guru viene prima di Dio

Il Guru fa comprendere all’allievo che ha avuto un’esperienza del sonno profondo consapevole e si congratula con lui. L’allievo però resta freddo perché ritiene che si tratti di un’esperienza breve, mentre lui vorrebbe rimanere sempre nel Sé. Poiché tale risposta alle parole dell’insegnante si è ripetuta più volte, il Guru lo rimprovera di non dargli fiducia, senza la quale non può aiutarlo: — Quando eri nel sonno profondo consapevole ti lamentavi forse che fosse un’esperienza Continua a leggere →

neti-neti, iti-iti e la pratica del “Chi Sono Io?”

Adi Shankara, Upadesha Sahasri, versetto 2.1: “Il Sé non può essere negato poiché è ciò che rimane quando si esclude tutto il resto attraverso la pratica della negazione neti-neti, ‘non sono questo, non sono questo’ (rivolta al non-Sé). Attraverso la pratica dell’affermazione iti-iti, ‘Io sono Questo, Io sono Questo’ (rivolta al Sé), il ricercatore realizza se stesso (cioè realizza l’unità col Sé)”. Soham - Nell’autoindagine secondo l’insegnamento di Sri Ramana Maharshi, Continua a leggere →

il sonno profondo consapevole quale vera identità

Soham: — Il motivo per cui si decade dal ‘sonno profondo consapevole continuo’ è perché l’attenzione ritorna sulla vita, non in quanto Sé ma in quanto io limitato. Questo avviene per due motivi: o perché qualcosa nella vita ci piace e vogliamo realizzare quel gioco, o perché qualcosa nella vita ci preoccupa. In un aspirante maturo il secondo caso è senz’atro il più frequente. Conclusione: impara a non lasciare che le cose della vita ti preoccupino. Shivananda: — Amato Soham, Continua a leggere →

discrasie sopravvenute a seguito della partenza di Jnanananda per il servizio militare

— Adorato Sergio buongiorno. Questa notte è stata tranquilla e serena. l’unica cosa che ricordo è di aver sognato un vetro e una parete di vetro. Sono ripartita con la meditazione formale e mi è venuta una considerazione che vorrei condividere. Non c’è differenza tra ciò che sono prima, durante o dopo la meditazione. Non posso sfuggire a me stessa: sono sempre quella fiammella che marchia la realtà in qualsiasi posto e a qualunque età della vita. Ho intuito anche ciò che l’amata Continua a leggere →

nirvikalpa, cioè no mind

IL PESO DELLA MENTE SCHIACCIA L’ESSERE! Ma cosa può mai cancellare Maya alla radice: la cancellazione della conoscenza relativa! Ciò avviene naturalmente nel sonno profondo consapevole, nel nirvikalpa, in turiyatita, nel nirvana, che sono tutti sinonimi che indicano lo stesso stato di coscienza. Nel savikalpa samadhi c’è la mente unitiva, ma nel nirvikalpa non c’è mente! È il nirvikalpa che mostra all’aspirante la vera Liberazione e la strada per conseguirla. È nel nirvikalpa Continua a leggere →

sul nirvikalpa, il sonno profondo e lo stato naturale

Alcuni ricorderanno che parlando del nirvikalpa samadhi – che è lo stesso stato del sonno profondo consapevole e così pure di turiyatita –, ho detto che se l’aspirante identifica la Liberazione con l’esperienza temporanea del nirvikalpa, si troverà in difficoltà perché quell’esperienza va e viene. L’esperienza del nirvikalpa deve tramutarsi nell’identità stessa dello jnani. Allora il nirvikalpa rimarrà continuamente presente in tutti gli stati, e prenderà il nome di sahaja samadhi, Continua a leggere →

sonno profondo consapevole

Nella notte c’è solo la Coscienza indifferenziata. I movimenti del corpo e i pensieri sono impulsi energetici generati dalla apparente condensazione della Pura Coscienza. Non sono sveglia, non dormo: cara e amata Consapevole Presenza, Lucidità Senza Contenuti. Un’estasi calda, calma ed espansa. Amore, amore… lieve, delicato, inconsistente, evanescente. Sono inebriata, sbronza di Dio! Ciò che non è reale appare e scompare come movimento all’interno della Coscienza. Ciò che resta Continua a leggere →

sul nirvikalpa e l’importanza di abituarsi a guardare il proprio corpo dall’esterno

“Stamattina è apparsa una spinta a cucinare. Si è rivelata poi un concerto di movimenti armonici nella Realtà Relativa [le iniziali maiuscole vogliono intendere che anche la realtà relativa è il Sé]. Ho iniziato a cucinare, ma non era la mia persona a farlo. Il mio corpo-mente si muoveva da solo, come un robot guidato da un programma di intelligenza artificiale. Io ero ‘Assenza Presente’ che guardava dall’esterno il corpo che cucinava. Assente ogni stimolo mentale, solo il sorgere di Continua a leggere →