realizzazione spirituale

Per realizzarvi dovete morire come individui. Cosa significa in concreto: non avere samskara, vasana, spinte. Questo è tutto. Per poter non avere più spinte bisogna essere bastevoli di Sé stessi. Provate a far questo invece di correre dietro alle cose del mondo. Per quanto piccole possano essere, sono comunque spinte che vi ricondurranno immancabilmente al film di Maya, attraverso innumerevoli rinascite. È questo il punto.   Continua a leggere →

come affrontare i contenuti mentali che emergono durante la sadhana

Domanda – Bhagavan ha detto: “Cosa sta dentro deve uscire”. Si deve permettere a ciò che vien fuori di crescere e impossessarsi completamente del sadhaka? Bhagavan – Le vasana vengono fuori durante la sadhana, esse vanno recise riportando l’attenzione alla Sorgente [attraverso la domanda “Chi sta sperimentando questo”]. Non serve a niente scendere al loro livello. Tenetevi stretto all’Uno. [Conversazioni di Bhagavan con Samuel T. Rappold]   Continua a leggere →

due giorni dopo

Due giorni dopo aver ricevuto la pratica di fare un intento di diventare Uno con l’Io (vedi post “Il Guru viene prima di Dio”), l’allievo scrive al Guru: — Avrei una curiosità. L’altro giorno hai accennato ai sette livelli evolutivi menzionati dal Sanatana Dharma. Potresti dirmi dove posso trovare questi materiali? — Come sta andando la pratica? — Non benissimo, nel senso che ieri e oggi sembra difficile stare con l’io e provare ad unirmici. — Possiamo provare insieme al Continua a leggere →

il sonno profondo consapevole quale vera identità

Soham: — Il motivo per cui si decade dal ‘sonno profondo consapevole continuo’ è perché l’attenzione ritorna sulla vita, non in quanto Sé ma in quanto io limitato. Questo avviene per due motivi: o perché qualcosa nella vita ci piace e vogliamo realizzare quel gioco, o perché qualcosa nella vita ci preoccupa. In un aspirante maturo il secondo caso è senz’atro il più frequente. Conclusione: impara a non lasciare che le cose della vita ti preoccupino. Shivananda: — Amato Soham, Continua a leggere →

per comprendere la Verità, l’illusione dev’essere distrutta

Dice Sri Siddharameshwar: “Si deve conoscere Dio così com’è, allora non c’è più niente da raggiungere, né più bisogno di far altro. Per comprendere la Verità, l’Illusione (Maya) dev’essere distrutta”. Quando si accetta completamente che non esiste niente del mondo fenomenico, sia esteriore che interiore, ciò che rimane è la Verità Assoluta. In questa luce, possiamo comprendere meglio cosa sono le ‘vasana’ (spinte mentali di attrazione-repulsione): SONO IL CREDERE CHE Continua a leggere →

stai in Quello senza desideri

Lamenti questo e quel problema… Facciamo il punto della situazione. Le scritture insegnano che le vasana offuscano il Sé, ma cosa sono le vasana? Movimenti di attrazione e repulsione. E cosa li attiva? Sei attratto da qualcosa perché la desideri e ne rifiuti un’altra perché desideri non averla; ad esempio, non vuoi morire perché vuoi vivere. Quindi il desiderio c’è quando si vuole qualcosa e anche quando ‘non’ si vuole qualcosa. Da ciò possiamo facilmente comprendere che tutto Continua a leggere →

instabilità nel Sé: le vasana non sono state distrutte a causa dell’insufficiente concentrazione!

— Mi sembra di non riuscire a mettere sufficiente volontà nel concentrarmi sulla pratica e quasi sento di regredire nelle solite identificazioni mentali. — Ricevo spesso messaggi come questo. Se viene da un sadhaka principiante, bisogna controllare se la pratica è svolta correttamente e se ha compreso i principi dell’Atma Yoga. Ma se si tratta di aspiranti senior quasi sempre è un problema di Concentrazione! Incredibile quanto la Concentrazione sia in genere mal compresa nella via Continua a leggere →

qualcosa non funziona nel mio abbandono

— In questi giorni sta emergendo molta frustrazione. Probabilmente qualcosa non funziona nel mio abbandono. Mi è capitato di sentirmi libero al mattino, e poi ben presto mi scontro coi miei limiti, i dolori del corpo, la società composta da individui che seguono esclusivamente il loro ego anche a danno degli altri. — Fa sempre parte del processo di purificazione. A meno che l’aspirante non sia Sri Ramana Maharshi, non sarà in grado di dire “Bene, mi abbandono a Dio”, e vissero felici Continua a leggere →

la pratica del samadhi

— Ho letto e riletto il tuo scritto. Sciogliere le vasana è il punto per me che fluttuo proprio per la forza che hanno. Ieri è sorta tristezza per non poter partecipare alla cena di prova del ristorante per il ricevimento del matrimonio di mia figlia. — C’è un solo modo per sciogliere le vasana (spinte mentali): la pratica del samadhi. Gli stati emotivi altalenanti si basano sull’illusione di essere la persona e di possedere le cose che la persona crede di avere. Ma la vita è assai Continua a leggere →

va tutto bene quello che c’è

Va tutto bene quello che c’è. Interiormente smetti di discriminare, esteriormente non deviare dal dharma (condotta etica). Vuoi essere il Sé, ma IL SÉ NON DISCRIMINA. Accetta il momento presente così com’è e ti ritroverai nella Grazia di Dio. “Allora perché si dice ‘non deviare dal dharma’?”, chiede la mente. L’adharma (condotta non etica) nasce solo dalle impurità mentali. Se tu fossi radicato nel Sé non vi sarebbe bisogno di precisare ‘non deviare dal dharma’. Ma Continua a leggere →