da allora c’è una coscienza profonda di non essere l’artefice di ciò che è

— Amato, sento la necessità di condividere con te quello che va sviluppandosi dopo il darshan con Roberta, Marco e Anna in toscana qualche mese fa. Lascio il Darshan con le ultime parole di Roberta che alla mia domanda se praticasse ancora in modo formale, rispose: oramai non pratico più, so chi sono. Anche io non praticavo più assiduamente in modo formale da tempo, la pratica si svolgeva da se durante lo stato di veglia, tuttavia cercavo anzi, ricercavo ancora qualche oggetto che si potesse Continua a leggere →

reduci dal ritiro di gennaio

— Com’è andata? — Bene Maestro. Ci sono stati due momenti significativi. Un momento flash durante la giornata, come se tutto, improvvisamente, è diventato interessante, pieno di fascino, come una nota intonata e brillante; ricordo solo una tonalità di un rosso strano, tipo tramonto sullo sfondo, ma è sparito subito. Oggi, invece, durante la pratica guidata da Roberta, al secondo darshan, dopo un po’ di tempo che mi sforzavo di portare il silenzio nell’essere, un po’ con molto sforzo, Continua a leggere →

jñānaṃ bandhaḥ – la conoscenza è una catena

Renato Cadeddu: — 1:1 “Jñānaṃ bandhaḥ” il secondo verso degli Sivasutra: il legame è la conoscenza; effettivamente, data la coscienza come non-nata sono conoscitore e conoscenza a riassorbirsi in essa. 1:2 Caitanyamātmā: la coscienza è l’essere! Sergio: — È meraviglioso!! Ho sempre cercato di dirlo. Il ‘Dopo Io Sono’ è che anche la conoscenza dell’IO impersonale/universale viene abbandonata dopo che ha trionfato. Ma rimane in standby. Nisargadatta era in quello Continua a leggere →

dovete profondamente capire che siete sempre presenti!

— Trovo che nella coscienza manchi un contenuto di cui non so dire nulla; possono solo testimoniarne l’assenza, senza però averne mai testimoniato la presenza. — Secondo la mia esperienza, che non si può dire conclusiva, è come quando sfochi la vista e guardi nel vuoto: non si può dire che vedi e non si può nemmeno dire che non vedi, è come uno stato della vista in standby. Riguardo a turiyatita io credo che la migliori definizione la diede Rajiv: non si può dire che vi sia coscienza Continua a leggere →

solo l’ego vuole liberarsi dell’ego

Dai Satsangha di Francis Lucille: Partecipante: — A volte vedo l’Io Sono come una funzione, un testimoniare. Lucille: — Se diciamo che è una funzione, è comunque limitativo perché gli si attribuisce una connotazione dinamica. È anche la quiete universale. Nel Vangelo secondo Tommaso, Gesù dice ai discepoli: “Se vi dicono: ‘Da dove venite?’, rispondete: ‘Veniamo dalla luce’. Se vi chiedono: ‘Qual è il segno della luce in voi?’, rispondete: ‘È il moto e la quiete’. Continua a leggere →