walkin’ in the rain

Quando camminavo col mio Maestro sotto la pioggia, soleva dirmi: “Non camminare così in fretta, piove dappertutto”. Perché le cose non vanno come speriamo, si produce sofferenza. L’unico modo per sopportare il dolore è lasciare che sia doloroso. Cos’è il buddismo? Accetta le cose come sono e cerca di renderle il migliore possibile. Shunryu Suzuki Roshi COMMENTO DI SERGIO: Renderle il migliore possibile non vuol dire diventare un soffritore professionista… Continua a leggere →

amore e conoscenza devono ardere insieme

A un visitatore che chiese “Che cos’è Maya?”, Sri Ramana rispose “È il Sé”. Quant’è diversa la visione di Bhagavan dalla fase iniziale dell’autoindagine in cui l’aspirante distingue il Sé dal non-Sé. Più ti avvicini alla Realizzazione, più ogni dualità svanisce. Così anche il sogno di Maya, la vita, gli altri esseri senzienti sono tutti il Sé, tutti l’Unica Realtà... Come può da questo non incendiarsi l’Amore Divino? Ecco che l’Amore (Bhakti), che è il fuoco Continua a leggere →

l’antidoto ai pericolo della presunta realizzazione

Un illuminato che non abbia raggiunto la perfetta illuminazione, può credere di averla raggiunta, e così, facendosi prendere dall’esaltazione del suo stato, credere ingenuamente ed erroneamente di stare agendo dallo stato di illuminazione. Egli crede di non esserci più come io agente, di essere il puro testimone, e che quindi tutte le azioni che avvengono attraverso la sua forma provengano da Shakti. Shakti è l’energia divina auto-intelligente, il Sé in azione; dunque le azioni di Continua a leggere →

i pericoli della realizzazione

Probabilmente pochissimi – o nessuno – comprenderanno questo post, ma a quei pochi che lo comprenderanno potrà essere assai utile. ❖ ❖ ❖ Qui non parlo di realizzazioni parziali e temporanee, ma della vera Realizzazione: quando si diventa definitivamente Pura Coscienza e non si decade più da là. Quando diventi Pura Coscienza tu sei Uno con tutto, e parallelamente, poiché sei Uno nell’essenza e non nell’aspetto fenomenico, sei anche l’Osservatore immutabile, inalterabile, Continua a leggere →

abitare sulla soglia

— Non c’è nessunissima contiguità tra la mente (il mondo dell’illusione, del samsara) e la vera Realtà; né ha alcuna incidenza che tipo di sogno la mente stia sognando, se sei autolesionista o autoesaltata; anzi, ‘autoesaltata’ è più pericoloso perché allontana dalla via, mentre ‘autolesionista’ non ti dà scampo… All’inizio l’esperienza di totale assenza di collegamento tra i due mondi può essere shoccante: “Ma come? Ho questo problema, quell’altro, e lì non c’è Continua a leggere →

jnana e bhakti

Jnana Marga (la via della conoscenza) e Bhakti Marga (la via della devozione) sono una sola e unica cosa. L’abbandono di sé porta alla realizzazione proprio come l’autoindagine. Il totale abbandono di sé significa non avere più alcun pensiero di ‘io’; tutte le vostre predisposizioni (samskara) sono spazzate via e siete libero. Alla fine di entrambe le vie non vi sentirete più un’entità separata. [Sri Ramana Maharshi, Talk 31] Continua a leggere →

la presenza consapevole

— Ieri ho meditato circa tre ore. A volte riesco, attraverso l’osservazione senza giudizio, a stare un po’ nella Presenza, ma è un’impresa ardua. Ci sono delle paure di fondo e delle cose che non accetto che non mi lasciano in pace. — Certamente attraversi un periodo di grande stress. Però prova così: Stai nella sensazione del momento senza giudicare né negare niente. Se lo fai, non ci sono pensieri, ma solo l’osservazione di fondo. I pensieri, cioè la mente, non sono la Continua a leggere →

uno degli approcci necessari per arrivare alla pace e mantenerla

Quando c’è agitazione/tormento dentro di noi è perché abbiamo delle fratture con gli altri. Qualsiasi sia l’origine di queste fratture, un metodo per sanarle è mantenere il rispetto degli altri, tutti gli altri esseri senzienti. Se loro sbagliano, sul piano duale voi avrete un comportamento congruente alla situazione, ma interiormente mantenete il rispetto di quell’essere senziente, perché lui può far meglio; questa volta ha sbagliato, ma ha le capacità intrinseche di agire meglio. Continua a leggere →

la presenza consapevole

— Sono all’estero. Cerco di meditare un po’ ma per ora non ho molti risultati, ma insisto. C’è un po’ di scompiglio soprattutto al risveglio, poi cerco di stabilizzarmi. Non vedo l’ora di tornare a casa per iscrivermi al Ritiro di Giugno. — Stai nella sensazione presente, qualsiasi essa sia, senza negare né giudicare niente. Emergerà un senso di Presenza. Allora stai nella pura Presenza consapevole. Questo è il modo per rimanere sempre nel Sé. È normale che ci sia scompiglio Continua a leggere →