come stai, Muktiji?

— Come stai, Muktiji? Ho letto questo passo dalla Kena Upanishad e mi sono ricordato di te: “Se pensi di conoscere bene il Brahman, hai imparato poco sulla sua vera natura. Ciò che sai della sua forma è limitato; perciò devi studiare ancora (2.1). Io non penso di conoscere bene il Brahman. Penso: “Non è che non lo conosco: lo conosco e non lo conosco allo stesso tempo”. “Capisco senza capire” è un’espressione che usi spesso tu. Muktiji, che attraversa un tempo di defatiganti Continua a leggere →

tale è il Brahman quand’è puro

Rinunciare alla mente vuol dire essere nel Brahman – ciò che è – rinunciando a capire. Tanto sforzo bisogna compiere per capir bene, nella prima parte della sadhana. Sri Atmananda dice: “Non è l’esperienza in sé che produce progresso spirituale, ma la corretta comprensione della stessa”. Ora è l’esatto rovescio, rimanere attaccato alla comprensione significa rimanere attaccato alla mente. Della fenomenalità non v’è nulla, nulla accade e nulla è mai accaduto, sforzarsi Continua a leggere →

un’idea che ti possa ispirare

Se hai già eliminato molte false identità dalla tua mente, e la mente è diventata abbastanza calma da permetterti di osservare qualcosa al tuo interno, senza che contemporaneamente appaiono molti altri oggetti mentali che ti distolgono, puoi osservare il Sé attraverso questo esercizio: - Chiudi gli occhi. - Individua una Calma equanime, inalterabile e perenne. - Quello sei tu, il Sé. - Ora elimina dal Sé l’idea che esista il mondo della molteplicità, che è l’illusione. - Adesso Continua a leggere →

una scoperta importante

A. — Buongiorno Maestro. Voglio renderla partecipe della mia esperienza meditativa di questa mattina. Mentre meditavo ho avuto chiara la sensazione che vi fosse come un produttore di pensieri, e un intercettatore di pensieri. Di certo ho avuto la sensazione di essere quell’intercettatore. Ero quell’intercettatore che traduce i pensieri e li rende ‘reali’. Che sia questa la coscienza? — Come meditavi? Che meditazione stavi facendo? — Guardavo i pensieri che passavano cercando Continua a leggere →

perché vi sono contraddizioni tra gli insegnamenti dei vari maestri?

Qui prenderò in considerazione solo gli insegnamenti veraci, escludendo quelli i falsi di falsi maestri. Ramana dice: “C’è un Sé superiore”, i buddhisti dicono: “Non c’è nessun Sé superiore”. Siccome queste vistose discordanze tra gli insegnamenti spirituali mi hanno dato molta sofferenza quand’ero sadhaka, ho investito molto tempo per cercare di venirne a capo. In realtà ho sprecato solo parecchio tempo, perché quando si giunge al Brahman, queste contraddizioni si rivelano Continua a leggere →

laya e nasa

Laya è lo stato in cui la mente è immersa nel Sé ma non è morta – il sonno profondo, lo svenimento, i samadhi temporanei. Il secchio è caduto nel pozzo ma la corda non è stata recisa. Una sadhana di solo sforzo ha risultati solo all’interno di laya, può giungere fino al falso sahaja. Poi quando si esce da laya ritornano ego e mente. Nasa è lo stato in cui la mente è immersa nel Sé ed è morta. Il secchio è caduto nel pozzo e la corda è stata recisa. Nasa costituisce la liberazione Continua a leggere →

solo l’abbandono concede la liberazione

Alcuni allievi vengono all’insegnante con un approccio romantico, fatto di ‘Sturm und Drang’, tempesta e dilaniamento interiore. La loro pratica è fatta di lotta contro se stessi, contro quelle parti di sé che ritengono abbiette, e così facendo nutrono inconsapevolmente il loro ego. Pensate che con un tale modo di procedere vadano verso l’Indifferenziato? Alcuni di questi si sottopongono a pratiche basate su uno sforzo così intenso da ottenere dei risultati spirituali. Queste esperienze Continua a leggere →

se vuoi la liberazione devi trasferirti nel nirvikalpa

Ieri Angelo, praticando il ‘Chi sono io?’, ha avuto la sua prima esperienza diretta di cui si è accorto. Ha scoperto di essere il Puro Essere e che tutto il resto sono attributi, che pure sono il Puro Essere. Stamattina gli ho scritto: — Dimmi se questa visione che ti esporrò può collimare con la tua. Il Puro Essere è l’Uno senza altro. Puoi percepire delle apparenze, anche quelle sono il Puro Essere perché derivano da Quello, ma il Puro Essere non è le apparenze. Ci puoi stare? Dico Continua a leggere →

quando hai scoperto il Sé e capito che sei Quello, sei soltanto all’inizio

Quanto sono orgogliosi i partecipanti all’Intensivo di Illuminazione delle loro esperienze dirette. La verità è che quando hai scoperto il Sé e capito che sei Quello, hai consumato soltanto l’aperitivo, non hai neanche cominciato a mangiare. La tua mente è ancora tutta attiva, la tua abitudine di considerare l’universo reale è rimasta pressoché intatta, e pressoché intatto il tuo pensiero. Ciò seguendo una statistica generale, sul piano individuale dipende dalla maturità di ciascuno. Dopo Continua a leggere →