bellissima la lettera di questa devota

Bellissima la lettera di questa devota. È in uno stato di abbandono al Guru e al Sé. Quando dice: “l’impulso interiore di realizzare il Sé rimane e diventa sempre più forte e pressante”, questo ‘pressante’ non è ispirato dall’afflizione, ma dall’amore che pressa per congiungersi per sempre con l’Amato. Meravigliosa Divina Bhakti❣ È la Bhakti che fa dimenticare sé stessi e la mente. Come ci si può fondere nel Cuore di Dio senza Amore? *    *    * Sri Ramana Maharshi, Continua a leggere →

l’essere consapevoli del veggente deve tradursi in un moto di assorbimento nel veggente

L’assorbimento nel veggente (il Sé) è lo stato naturale del realizzato, e avviene dunque senza sforzo. Il termine esatto dovrebbe essere ‘percipiente’, ma ‘veggente’ è assai più bello e intuitivo. L’aspirante dev’essere consapevole che l’unica Realtà è il Veggente, tutto il resto è illusione; ma tale consapevolezza non deve rimanere una mera nozione duale dell’ego, deve invece tradursi in un moto continuo di assorbimento nel Veggente. Solo allora darà risultati. Questo sforzo Continua a leggere →

l’amore deve inondare ogni area della coscienza

L’Amore non ha inondato ogni area della tua coscienza? Non sei realizzato. Questa è la via di iti-iti (io sono questo, io sono questo). NULLA È SEPARATO DA ME! Qui la mente muore perché tutto è il Sé, tutto è il Divino. Fine d’ogni questione. Non si tratta di un iti-iti concettuale opposto a neti-neti (non sono questo, non sono questo), si tratta di Samadhi. All’inizio della sadhana si pratica neti-neti per distinguere il Sé dal non Sé – nella via di Ramana Maharshi ciò Continua a leggere →

quando siete diventati uno con il Sé, un grande potere vi prende nelle sue mani

Quando siete diventati Uno con il Sé, un grande potere vi prende nelle sue mani e gestisce la vostra vita per voi. Si prende cura del vostro corpo, vi mette a posto, vi fa trovare nel posto giusto al momento giusto, vi fa dire le cose giuste alle persone che incontrate. Questo potere si impadronisce di voi così completamente che non avete più alcuna capacità di decidere e discriminare. L’ego che pensa: “devo far questo”, “non devo fare quello” non esiste più. Il Sé semplicemente Continua a leggere →

ho formalizzato una tecnica per integrare l’universo nel Sé, e quindi rimanere stabili

‘Formalizzato’ vuol dire che l’ho messa in tre istruzioni, non è che prima non lo si fa 🤣, né è il solo modo di farlo; è una delle possibilità. Va bene per chi ha concluso la sadhana ed è pronto per completare quest’ultimo passo. LE TRE ISTRUZIONI 1. Prendi atto di ciò che c’e in questo momento. 2. Accettalo. 3. Veicola verso questo apparente oggetto un flusso di coscienza ininterrotto per renderlo tutto il Sé. L’ho provato con Angelo; l’ha capito subito Continua a leggere →

riesci a stare nell’Io-Sé?

— Riesci a stare nell’Io? — Si, ma non sempre. — Hai desideri? Ci pensa… — Solo uno, quello di non avere più desideri, di essere senza mente. — Chiediti: “Chi desidera di non avere più desideri?”, e dimmi che cosa emerge dalla domanda. — Mi viene: Io. — Chi sei tu? — Il Puro Essere. — Stai nel Puro Essere (aspetto)… Com’è stare nel Puro Essere? — Pace. — C’è qualcosa fuori da te? — No. — Ci sono desideri? — No. — Rimani così nell’Essere Continua a leggere →

l’amore per gli altri è la più potente motivazione per non distrarsi dal Sé

Riesci a mantenerti nel Sé? La difficoltà è solo all’inizio. Poi diventa un’abitudine ed è sempre più facile rimanere nell’identità del Sé. Ogni volta che ti distrai e scivoli verso un’identità mentale, poniti la domanda: “Chi Sono Io?”, e ti ricentri nel Sé. Per me la motivazione maggiore per non distrarmi è stato l’amore per gli altri. “Tutto l’universo risuona con me, a partire dagli allievi e le persone care” pensavo. “Anche quelli che cercano un aiuto spirituale Continua a leggere →

come stai, Muktiji?

— Come stai, Muktiji? Ho letto questo passo dalla Kena Upanishad e mi sono ricordato di te: “Se pensi di conoscere bene il Brahman, hai imparato poco sulla sua vera natura. Ciò che sai della sua forma è limitato; perciò devi studiare ancora (2.1). Io non penso di conoscere bene il Brahman. Penso: “Non è che non lo conosco: lo conosco e non lo conosco allo stesso tempo”. “Capisco senza capire” è un’espressione che usi spesso tu. Muktiji, che attraversa un tempo di defatiganti Continua a leggere →

tale è il Brahman quand’è puro

Rinunciare alla mente vuol dire essere nel Brahman – ciò che è – rinunciando a capire. Tanto sforzo bisogna compiere per capir bene, nella prima parte della sadhana. Sri Atmananda dice: “Non è l’esperienza in sé che produce progresso spirituale, ma la corretta comprensione della stessa”. Ora è l’esatto rovescio, rimanere attaccato alla comprensione significa rimanere attaccato alla mente. Della fenomenalità non v’è nulla, nulla accade e nulla è mai accaduto, sforzarsi Continua a leggere →