stabilirsi ininterrottamente nella vera natura

C’è uno spazio di Quiete che non è un ‘qualcosa’. Non ha niente a che vedere con la mente, col corpo, col mondo… Quindi non trovi un’idea lì: nessuna idea di dover fare qualcosa, o che vi sia un qualcosa, o un’idea di divenire… È ciò che viene chiamata la Realtà con la ‘R’ maiuscola. Poi nella spiritualità le vengono dati dei nomi: nirvana o qualche altra cosa. Però comprendi che non essendo qualcosa, non essendo un’idea, questi nomi sono solo per farsi capire quando la Continua a leggere →

l’indagine “chi sono io?” travalica la veglia e si riversa nel sogno

Alberto — Stamattina sono emerse varie scene di sogno in cui mi trovavo a fare autoindagine. Nella prima dovevo partire con una 500 fiat anni settanta, rossa, appena restaurata, e mi chiedevo: “Chi sta facendo qualcosa?”, “Chi sta salendo in macchina?”, “Chi sta guidando?”, “Chi si deve spostare?”… però non partivo. Poi c’era un camper con una serie di piccoli buchetti sulle pareti e io avvitavo delle viti in questi piccoli buchi e mi chiedevo: “Chi sta avvitando le viti?”, Continua a leggere →

Io Sono Quello

M. — Osservo i pensieri che si accavallano cercando di includere sia la mente osservante che i pensieri. Spesso non sono presente, però il fatto è osservato e questo porta a una sua consapevolezza. Soham (Sergio) — L’osservazione è buona. Prova ad aggiungere il “Chi sono io?”. Ti poni la domanda: “Chi sono io?” e attendi a vedere cosa succede. Ciò che attendi non è una risposta mentale, tipo “Sono l’eterno Brahman” e simili, ma l’essere risucchiato nella consapevolezza Continua a leggere →

una porta aperta sulla beatitudine infinita

L’unico motivo per cui ho parlato di sonno desto è perché il sapere che lo si incontrerà nel corso della sadhana fa sì che l’aspirante ne noti i segni non appena appare; in più, sapendo che si tratta di un progresso, è già ben predisposto ad accettarlo e ad abbandonarvisi. Se invece non ne sa niente, impiegherà tempo a notarlo e opporrà resistenza ritenendo di non riuscire a mantenere la concentrazione. L’unico motivo per cui né ho parlato è questo, perché tutto quello che c’è Continua a leggere →

quando si realizza il Sé anche il mondo diviene il Sé – una testimonianza

Integrare la realtà del mondo illusorio e riconoscerla come Sé è stato un passaggio fondamentale. Finché ‘Chi Sono Io’ rimane un’esperienza straordinaria, occasionale, da ricordare con anelito ma anche con rimpianto e desiderio, tutto questo allontana dal ‘qui e ora’, impedendo la stabilità. Qui entra in gioco l’umiltà di riconoscere ‘normale’ ciò che l’ego vorrebbe identificare come straordinario e speciale. Eppure tutto è parte del ‘Chi Sono Io’, incluso i movimenti Continua a leggere →

“chi sono io?” è una carezza che serve a volgere l’attenzione al soggetto

“Chi sono io?” è il contrario di “Questo non sono io”. “Questo non sono io” (neti neti) aiuta l’aspirante a separare il Sé dal non Sé. “Chi sono io?” (atma vichara) aiuta a rivolgere l’attenzione sul Soggetto. Non è una domanda che va praticata con ansia nell’attesa di una risposta concettuale; è una domanda che va praticata con serenità nell’attesa di un’esperienza: l’esperienza di ciò che chiamiamo Sé. Per ogni esperienza duale che avete, chiedete: Continua a leggere →

dall’Himalaya dello spirito…

Un messaggio spirituale che viene dalle vette dell’Himalaya dello spirito – quanti saranno in grado di comprendere e apprezzare questo video pienamente? Per me è un giorno di grande giubilo perché, dopo molta attesa, Dio ha cominciato a parlare. Meraviglioso, non vi sono parole… Mi inchino alla grandezza di questa trasmissione _/|\_ Roberta Gamba - La magia del non trovarsi TESTO: Posto magico… Quand’uno è qui può farsi anche la domanda: Chi sono io? La risposta è questa: “Io Continua a leggere →

Essere Brahman

Marco Mineo: https://www.facebook.com/marco.mineo.54 La ricerca costante del silenzio/immobilità mi ha portato a piantarmi nella radice dell’io. Fino a che è implosa e ho percepito, o meglio ‘appercepito’, l’immobilità e il silenzio in tutto. Le immagini che si muovono sono immobili e tutti i suoni sono ‘il suono di una mano sola’. Prima: cerca il Sé oltre la mente e il mondo. Poi: la mente e il mondo sono il Sé, poiché non vi è altro che il Sé. Adi Shankaracharya ha detto: “L’universo Continua a leggere →