il distacco dall’illusione

Il silenzio è il risultato del contemplare lo specchio (la coscienza) anziché ciò che vi è riflesso (i fenomeni). Non importa quante esperienze spirituali hai e quanto siano profonde. Finché non scegli di identificarti nella coscienza (ciò che veramente sei) anziché nei vari fenomeni apparenti e transitori, non vi sarà realizzazione. Se non sei ancora riuscito a farlo, questo significa che devi lavorare sul distacco dall’illusione. Continua a leggere →

il distacco non dipende dai momenti

— Ciao Marco. Ieri mi sentivo molto bene: molto rilassato, quasi come se fossi assonnato (ma ero perfettamente vigile) e senza pensieri. Oggi, invece, sono accaduti un paio di episodi che mi hanno riportato in uno stato di stress e di stanchezza psico-fisica. In particolare, sul lavoro, ho iniziato ad interagire con persone che avevano molta fretta, e questo mi ha scatenato dei movimenti interni che mi hanno portato ad uno stato di nervosismo. Dopo un po’ ho ricevuto una comunicazione che appesantiva Continua a leggere →

distacco

Se correte dietro a questo e a quello, come potrete mantenere l’IOità (dimorare nel Sé) che è pace immobilità silenzio atemporalità…? La capacità di rimanere nell’IOità è in rapporto alla vostro distacco, al fatto che avete capito che la vita è un film e non vi siete attaccati. Lo si vede bene ai Ritiri di Autoindagine. Chiunque può parteciparvi, anche quelli che non hanno mai praticato; perciò alcuni sono aspiranti avanzati, ma la maggior parte no ed è ancora attaccata alla Continua a leggere →

un pensiero incontinente

Io ho notato una cosa Che se tu dici agli aspiranti che soffrono di un pensiero incontinente: “Cerca di non pensare. Ogni volta che si presente un pensiero che ti estroverte riporta la tua attenzione al Soggetto: all’IO, all’Essere ecc.”, gli dai un compito che lui non sa come assolvere, perché tu gli stai dicendo di lavorare sull’effetto, non sulla causa. Come se tu dicessi a un febbricitante “Cerca di non avere la febbre”… Noi sappiamo che il Sé c’è già. È lì come Continua a leggere →

il metodo supersicuro per essere eternamente infelici

— Passata l’emergenza, ora vedo le lacune della mia vita e soffro per questo e quello… — Non devi seguire la mente. Ogni volta che viene un pensiero che ti estroverte, riporta l’attenzione al Soggetto. Altrimenti rimarrai nella trappola dell’identificazione con la persona e non ci sarà fine ai problemi, l’abbandono sarà impossibile. Rafforza il tuo DISTACCO. Pratica il dire ‘GRAZIE’ a tutto quello che viene. Pensa che l’unico scopo all’esistere della tua forma Continua a leggere →

distacco

Il distacco è la condizione per la realizzazione: permette alla mente di rimanere stabilmente introversa. Se non avete raggiunto un elevato grado di distacco, anche se conoscete il Sé non potrete rimanere stabili nell’unità col Sé perché la mente si attacca ai desideri e si esteriorizza. Funziona così. Voi soffrite e questo crea una delusione verso la vita del mondo, e un relativo distacco – perciò il primo Maestro per tutti e la sofferenza. Allora cercate la salvezza nella via spirituale. Continua a leggere →

il distacco

Sergio: — Dovete consolidare vairagya, il distacco, altrimenti ogni volta che succede qualcosa siete sempre nel turbinio della mente. La vita è spesso dura e faticosa, se non avete conquistato il distacco vi dibatterete continuamente nella mente. Quando Fabrizio dice “L’ostacolo più grande non è abbandonare la sofferenza, ma lo stare bene” si riferisce al distacco. Tutti gli aspiranti vogliono l’estasi divina, ma poi quando tornano alla vita si attorcigliano intorno a tutto quello che Continua a leggere →

per rimanere stabile nella tua vera natura

Quando hai finalmente conosciuto tramite esperienza diretta la tua Vera Natura, allora il tuo obbiettivo è di rimanere stabile in Essa, senza più decadere. Per far questo: 1. Coltiva la costante consapevolezza della vacuità, insostanzialità dell’apparenza. Puoi morire da un momento all’altro… Dove va a finire tutta quest’apparenza quando muore il corpo, e cosa invece rimarrebbe? 2. Coltivare il distacco. Sii vigile, e non appena ti accorgi di un attaccamento per l’apparenza, Continua a leggere →

vairagya

quando vedi sempre il trascendente nell’apparente Shiva e Shakti diventano la stessa cosa il Sé è ogni cosa perciò rimane solo l’abbandono, che è un altro modo per dire ‘realizzazione’ proprio per questo non rifuggi l’apparente che ti bussa alla porta (la vita, il karma) benvenuto! se nasco all’inferno faccio il diavolo e se nasco in paradiso faccio l’angelo rifiuta ciò che ti viene incontro e ne diventi l’immediato l’effetto la vita, la morte, l’inferno, il Continua a leggere →