la famiglia spirituale dovrebbe sostenere i Ritiri

I Ritiri costituiscono un momento irrinunciabile per la sadhana. Rappresentano uno sfondamento prodotto dal darshan dei maestri più la sinergia del gruppo dei meditanti, che non sono solo quelli presenti nel posto. La famiglia spirituale dovrebbe averne cura e sostenerli: 1. innanzitutto partecipando, ma non sempre è possibile, 2. in subordine sostenendoli con delle offerte a chi organizza il Ritiro. Chi pensa di far parte di questa famiglia e non si cura dei Ritiri a cui non può partecipare, Continua a leggere →

Ritiri Intensivi di Autoindagine

I Ritiri Intensivi di Autoindagine sono potentissimi. L’aspirante viene innalzato a un livello molto superiore del suo normale stato di coscienza. Anche se dopo il Ritiro in genere non riesce a mantenere quel livello perché la sua purezza mentale non è tale da consentirlo, compie comunque un gran salto in quella direzione, fino a riuscire a stabilizzarla. Partecipare intensamente a Ritiri Intensivi di Autoindagine accelera incredibilmente il tempo che sarebbe necessario alla realizzazione. Ciò Continua a leggere →

‘porta tutta la tua attenzione al Sé’ non è un’istruzione adatta ai nostri ritiri

Ad uno degli ultimi Ritiri è venuta gente che voleva meditare su ‘Porta tutta la tua attenzione al Sé’. Nonostante fosse stato loro ampiamente spiegato che quel koan non era corretto, hanno più volte tentato di farsi dare l’istruzione a quel modo. La parola ‘Sé’ non corrisponde alla reale esperienza dell’aspirante. La reale esperienza è il sentire ‘io’, mentre ‘Sé’ è solo un concetto astratto con cui la parola ‘io’ viene tradotta in versione impersonale. È chiaro Continua a leggere →

il vero altro

Non sono mai stato un fan delle relazioni personali. Sin da piccolo ho sempre preferito le poche amicizie intime, dove si poteva avere una comunicazione profonda, e rifuggito le comitive. Da metà degli anni ’80 ho seguito intensamente gli ‘Intensivi di Illuminazione’, né avrò fatti ben più di 100, tra quelli a cui ho partecipato (anche di 21 giorni) e quelli che ho guidato… Tornando alla mia riluttanza o idiosincrasia, quando arrivava alla fine dell’Intensivo, come si concludeva Continua a leggere →

non si potrebbero fare dei satsangha di studio e commento dei testi?

— Ho letto appena adesso la definizione di Shiva-Shakti. Ma che bello! Non si potrebbero realizzare anche dei Satsangha con studio e commento dei testi? Qui tutto bene, nonostante muratori e idraulico, casa sottosopra ecc. ecc. Un certo silenzio mi segue come un’ombra... Much love. — Non è nel mio carattere parlare molto, o almeno non lo è più; né trovo proficuo un seminario che sia solo teorico e mantenga così la mente attiva. Però diamo continuamente insegnamenti: nei Ritiri, Continua a leggere →

chi conduce il ritiro di autoindagine?

Chi conduce il ritiro di autoindagine? La scelta senza la decisione, il servizio senza l’ego, l’impegno senza lo sforzo. D: – Come è andato il tuo ritiro? R: – Io non ho avuto nessun ritiro. Arresa… D: – Ma come: non hai condotto un ritiro? R: – Sono stata il maestro del ritiro ma non l’ho condotto. Dopo tutto l’impegno organizzativo, finalmente giovedì pomeriggio mi sono seduta per i colloqui individuali coi partecipanti e, poco per volta, sono entrata nell’Essere. Da Continua a leggere →

sacri testi da leggere, ponderare, meditare

Poiché la Verità già è, non dobbiamo crearla. L’unica cosa che dobbiamo fare è mollare le erronee concezioni/identificazioni che l’adombrano. Ecco che leggere-ponderare-meditare un testo di verità può aiutare a far cadere i veli che impediscono alla verità di brillare. La mente, così purificata dalla falsità, può quindi infine vedere/conoscere la Verità e quando la vede, diventa Essa. Sapete che nell’esperienza diretta, non duale, conoscere equivale ad essere. Sri Ramana consigliava Continua a leggere →

ai maestri

Avete notato come gli allievi hanno esperienze dirette del Sé, ma poi restano col loro baricentro nella mente, la persona, la vita, il mondo? Pochi si rendono conto che tutte queste cose emergono dal Cuore (che è un altro modo per chiamare il Sé) e che quindi è il Cuore il loro baricentro, non l’ombra proiettata dal ‘fuoco’ sul muro della caverna (parafrasando Platone). Non so come risolvere questo problema. Un causa è certamente la poca pratica formale. Sia Fabrizio, che Marco, che Continua a leggere →

il monastero diadico

Siamo vicino ai Ritiri, ad aprile ce ne sono 3: in provincia di Alessandria, di Palermo e di Pordenone. Il richiamo del Dimorare nel Sé insieme ad altri, apparenti altri, ferventi devoti del Sé, fa levitare l’ispirazione. Sublimità. A volte sogno il monastero diadico, con una pratica di autoindagine – o semplicemente Dimorare per chi e realizzato – che abbia momenti collettivi di meditazione diadica durante il giorno. Un orario ben più leggero che al Ritiro, che consenta le attività Continua a leggere →

pochi comprenderanno quello che scrivo

Pochi comprenderanno quello che scrivo. Per ‘comprendono’ intendo che lo utilizzano. Io scrivo per quei pochi. La liberazione non è per il grande pubblico. L’autoindagine è già una via superdiretta, in più noi abbiamo i Ritiri che rendono l’autoindagine 10 volte più veloce. È una via quasi lampo con liberazione garantita. Ma sapete cosa fanno? Vengono a un Ritiro e poi ritornano quando di nuovo sentono il prurito di una gita in Paradiso… Sono turisti della domenica. Ancora Continua a leggere →