quando un aspirante è pronto a stabilirsi nel Sé e il maggior impedimento alla stabilizzazione

Accettando il momento presente così com’è – sia la Tua e non la mia volontà –, oltre a rimanere stabili nel Sé si va attraverso la più intensa purificazione. Finalmente tutte le espressioni di Shakti che abbiamo rifiutato sono libere di emergere e quindi dissolversi nello stato unitivo. L’ottuplice sentiero di Patanjali dice: con gli asana si ottiene un’intensa purificazione, col pranayama si ottiene una purificazione ancora maggiore, purificazione progressivamente ancora maggiore Continua a leggere →

come illuminarsi attraverso il desiderio di sesso con galline

— Stupendo questo testo di Robert Adams (vai al post). Grazie mille. — È stupendo ma può anche diventare una trappola… Perché uno pensa: “Ah, per essere illuminato devo fermare i pensieri come Robert. Devo stare nel silenzio”. E con questo pregiudizio non si illuminerà mai. Io ti dico che puoi avere una mente rumorosa come una grancassa ed essere nel Sé. La questione è stare in ciò che è, ciò che si presenta nel momento. Non appena lo rifiuti e vuoi qualcos’altro, quella è Continua a leggere →

come stabilirsi nel Sé?

Messaggio per chi conosce il Sé è vuole permanere in esso. Basta che tu ricordi di non essere tu quello che fa e sei già nel Sé. Se proprio vuoi essere zelante ricorda pure che non sta avvenendo niente, a dispetto di quello che sembra. Nei momenti difficili, se proprio vuoi essere zelantissimo, ricorda che tutte le impressioni/percezioni che stai avendo – sensazioni fisiche, emozioni, pensieri, immagini, ricordi ecc. – non stanno avvenendo a te. Tu sei out of this world. Quello che Continua a leggere →

non c’è nulla in questo mondo che valga la pena inseguire

Non sei venuto su questa terra per fare qualcosa. Non sei nemmeno venuto su questa terra. Ma sembra come se lo fosse. Sembri reale, sembri come se fossi qualcuno. E sei stato addestrato per perseguire qualcosa in questo mondo, per diventare qualcosa di grande, per essere qualcuno. Eppure È QUESTO CHE CAUSA LA SOFFERENZA. La convinzione che devi essere qualcuno che non sei. La convinzione di dover avere qualcosa che non hai. Guarda la tua vita e i cosiddetti problemi che credi di avere. QUALCOSA Continua a leggere →

su illuminazione e guru

— Meraviglioso il tuo post. Trascendenza... cerco nella mente una definizione e quello che trovo è scivolare in un totale rapimento, dove ogni limite scompare e rimane l'esistere in totale beatitudine. Niente è più mio, non riconosco i luoghi né i confini, non fa differenza ad occhi aperti o chiusi, sono io che contengo e al tempo stesso sono contenuta e ciò che è contenuto. — Sì, ma non necessariamente è qualcosa di così scenico. Può essere solo interiore e dall’esterno sembri Continua a leggere →

tu sei trascendenza

— Quello che hai scritto descrive precisamente ciò che sto vivendo. Ha a che fare con lasciare andare l’io agente, scivolando tra il Sé e le identità, le cose da fare, le identificazione e credere di essere un io che fa. Non so se la domanda sia corretta, ma come procedere? — L’obbiettivo è disidentificarti da tutta la meccanica karmica che fa apparire un mondo di sogno in cui tu sei un personaggio che agisce e sceglie. Cosa fare? Porta l’attenzione, pondera, ricorda che le azioni Continua a leggere →

disidentificarsi dalla meccanica karmica che fa apparire la vita del mondo

L’aspirante deve disidentificarsi – e questo avviene quasi sempre gradualmente – da tutta la meccanica karmica che fa apparire l’illusione o sogno della vita del mondo. La vita del mondo include: gli eventi che accadono, gli oggetti che si percepiscono (cose e persone), il proprio corpo e i propri stati mentali (sensazioni, emozioni, pensieri, identità varie). Quando tale disidentificazione è stata completata, l’identità col Sé viene realizzata irreversibilmente – le scritture Continua a leggere →

azioni e scelte avvengono, non siete voi a farle

Quando il sadhaka conosce il Sé non vorrebbe più lasciarlo, allora si sforza di rimanere in uno stato simil meditativo durante la vita quotidiana. Ma è una gara assai dura visto che la vita è tutta fatta di azioni e scelte. Si crea così un doloroso conflitto: da un lato il sadhaka dovrebbe rimanere completamente distaccato e trascendente rispetto al mondo, dall’altro lato ogni azione e ogni scelto lo rinchioda nella sua identità personale. Il conflitto si scioglie solo quando l’aspirante Continua a leggere →

cosa sono i pensieri?

Visitatore: Cosa sono i pensieri? Nisargadatta Maharaj: Sono il risultato di precedenti condizionamenti della mente. Visitatore: C’è differenza tra i pensieri dello Jnani e quelli dell’ignorante? Maharaj: La differenza è che lo Jnani ha separato se stesso dal corpo-mente; I pensieri del corpo-mente andranno e verranno, ma lo Jnani non è interessato. L’ignorante invece è coinvolto in quei pensieri e considera di essere un nome e una forma. Visitatore: Devo tenere costantemente Continua a leggere →

Dio ci salvi da chi fa il maestro spirituale

— La contemplazione del 3° occhio favorisce la consapevolezza nel sogno. — Intendi la capacità di fare sogni lucidi? — Sì. — Durante il mio primo periodo di ricerca spirituale, quello tolteco-castanediano, il mio insegnante di allora mi diceva di stare attento agli esseri inorganici che si possono incontrare nei sogni e che possono rapire la nostra consapevolezza. Anche se ora so che non è così, questa vecchia esperienza mi ha un po’ bloccato. — Sri Ramana diceva: “C’è Continua a leggere →