non c’è nessuno – passi graduali verso il sahaja

— Come ti senti adesso rispetto ai problemi che avevi sul lavoro? — Molto meglio. Mi viene da dire che nessuno ha problemi, quindi non esistono. Le situazioni stamattina scorrevano e trovavano una sistemazione. Comunque è una sensazione incredibile, soprattutto quando chiudo gli occhi: non c’è nessuno. Continua a leggere →

passi graduali verso il sahaja

Prima c’era il Sé e a volte scivolavo nelle identificazioni e ne venivo coinvolta, anche se sapevo che erano illusioni, e che il Sé era l’unica Realtà, lo sfondo eterno e immutabile. Ora non esiste Sé o non Sé, così come non esiste un ego, neppure un vago sentore. C’è solo Essere, indefinito, senza storia, senza nome. È come guardarsi allo specchio e vedere solo vuoto. Sono scomparsa. Mukti Continua a leggere →

sta già accadendo dentro di te senza alcuno sforzo

Sri Ramana Maharshi, Discorso 527: Nel corridoio c'era un gruppo di rispettabili signore di Coorg. Una di loro chiese: “Ho ricevuto un mantra. La gente mi ha intimorito dicendo che se lo ripeto potrebbe avere risultati imprevedibili. È solo Pranava [pronuncia ‘pranavà’, la OM]. Chiedo un consiglio: posso ripeterlo? Ho molta fede in esso”. M.: Certo, va ripetuto con fede. D.: Farà tutta da solo o potete gentilmente darmi ulteriori indicazioni? M.: Lo scopo del mantra japa è Continua a leggere →

passi graduali verso il sahaja

P. — Carissimo Sergio, la notte scorsa ho sentito diversa agitazione. Pur senza svegliarmi, per ampi tempi della notte c’era coscienza sveglia. Non ricordo alcun contenuto, ma ci sono stati diversi sogni, ognuno dei quali portava alla coscienza personale e lì poi prendeva spazio la Pura Consapevolezza di Essere. S. — Molto bene. Questa è la strada per il sahaja samadhi o distruzione della mente. Non è che uno di punto in bianco rimane assorbito dal Sé e diviene inconsapevole del mondo, Continua a leggere →

Ramana Maharshi, discorso 82

Fu sollevata una domanda sulle differenze tra i vari samadhi. M.: Quando i sensi sono assorbiti nell’oscurità [incoscienza] c’è il sonno profondo; quando sono assorbiti nella luce [coscienza] c’è il samadhi. Proprio come un passeggero che viaggia dormendo in una carrozza non è consapevole del movimento, dell’arresto e dello stacco dei cavalli, così uno Jnani in sahaja samadhi non è consapevole degli avvenimenti, della veglia, del sogno e del sonno profondo. In questo esempio il Continua a leggere →

abbandono a Dio

Questa mattina, dopo aver letto il post sullo Stato Stabile e la tua risposta al mio commento, sono uscita e in auto ho attraversato un colle bellissimo: giochi di ombre e luci tra le fronde mosse dal vento, paesaggi dolcissimi, qualche essere umano al lavoro nei vigneti.. terra pronta da arare ed altra appena arata. Insomma una bellezza da togliere il fiato. Ho sentito che mi stava attraversando un senso di sopraffazione e di amore infinito: mi sono ritrovata a singhiozzare per chilometri, incapace Continua a leggere →

M. ricorda il momento della propria incarnazione

In session: — Ho notato un’ansia in sottofondo, a volte è quasi un attacco di panico. È lievissima ma c’è. — Ansia di ché? Panico di che? [ripetitivo]. Guarda le immagini che ti appaiono nella mente. — Vedo una luce che si incunea nella roccia. E poi c’è il buio. — Vai all’inizio di quell’episodio. Che cosa vedi? — È la mia rinascita. — Quanto dura? — Sono solo pochi istanti, pochi fotogrammi. — Percorri (rivivi) l’episodio dall’inizio fino alla fine. — Continua a leggere →

lo stato stabile

La nozione di ‘Stato Stabile’ mi viene da Yogeshwar (Charles Berner). Lo stato stabile inizia quand’uno è stabile nel Sé durante lo stato di veglia. Egli però non ha ancora distrutto la mente – fatta eccezione per individui straordinari come Ramana Maharshi. Si tratta di un salto qualitativo enorme, perché il progresso spirituale di chi è in questo stato è veloce, spontaneo, senza sforzo e si sviluppa nell’ambito dell’Abbandono a Dio, che va anch’esso via via sviluppandosi. Continua a leggere →

amore vero per pacco postale

Amata, mi è arrivato il tuo pacco. Ma mi hai regalato delle cose bellissime!!! Quale sorpresa… Quel tessuto da ‘Mille E Una Notte’. E quel Cuore… Bellissimo!!! Con quella vernice screpolata che lo rende prezioso. Infatti è antico, e ha messo tanto per venir fuori. I segni del tempo lo rendono ancora più bello. Sono le rughe di tutti gli sforzi per Amare malgrado le condizioni, per diventare, o ritornare ad essere, un Cuore divino, un Amore divino, un Amore oltre il tempo. Dimenticavo... Continua a leggere →

la coscienza umana si trasforma in coscienza pura

P. — Ho fatto un sogno. Guardavo dall’alto una valle bellissima, da cui mi arrivava una sensazione di familiarità, di bellezza e di pace. I colori erano tutt’altro che vividi, tendevano al bianco e nero. Una corona di alte montagne circondava un fondovalle, al centro del quale si stagliava un piccolo altopiano. Mentre ammiravo questa bellezza, la terra del fondovalle si trasformava in acqua ed una voce dentro di me diceva: “È il Sé, è il Sé!” Allo stesso tempo, dal centro del piccolo Continua a leggere →