dall’io all’Assoluto

Dopo aver compreso il Principio-Io come pura coscienza e beatitudine, usa sempre la parola ‘io’ o ‘conoscitore’ per indicare la meta del tuo ritirarti in te stesso. L’Io porta sempre soggettività. È quest’ultimo principio-io soggettivo, spoglio anche della soggettività, ad essere la meta. Giacché espresse nella sfera della mente, la coscienza e la beatitudine possono recare traccia di oggettività nella loro concezione. Quando si è profondamente convinti che il nostro Io (Sé) Continua a leggere →

individuare il Vero Io astratto, privo di attributi, se non quello della Soggettività, e di riferimenti alla persona

Il savikalpa è il primo samadhi che sperimentano gli aspiranti, ed è perché essi credono ancora fermamente che la creazione sia vera. In un aspirante avanzato il savikalpa si giustifica quando egli è ad occhi aperti e la sua forma sta agendo nel mondo, ma in meditazione dovrebbe dimorare naturalmente nel nirvikalpa. Il problema è che molti aspiranti non riescono a individuare il Vero Io astratto, privo di attributi, se non quello della Soggettività, e di riferimenti alla persona – Sri Continua a leggere →

ed ho capito…

Sergio: — Contempla la sensazione di ‘io’. A., il giorno dopo: — Oggi, dopo aver fatto una passeggiata nella natura, mi sono fermato a casa a meditare, concentrandomi sull’io... Ed ho capito, ho capito anche cosa vuol dire rimanere nell’Io Sono, cosa che proprio non capivo e quindi non riuscivo a fare... Significa osservarsi e ‘comprendere’ che il respiro, i suoni, la pelle, parole, pensieri ecc. sono altro da noi, da quello che davvero siamo, tanto quanto gli alberi, le persone, Continua a leggere →

devi sdoppiarti

Il Principio-Io è come il sonno profondo consapevole. È assai diverso dall’io-agente a cui sei abituato. Come fare?... Quando si comincia ad avere l’abilità di mantenere un flusso di attenzione sul Principio-Io che rimanga ininterrotta per almeno 20-30 minuti, come nel tuo caso, allora ci si deve abituare a contemplare il Principio-Io anche mentre si è in attività. Devi sdoppiarti! Una parte di te pensa, parla e agisce e un’altra contempla il Principio-Io. In questo modo ti abitui a Continua a leggere →

un flusso continuo di attenzione che si versa nel Principio-Io

Devi tenere la mente sul Principio-Io. Ti ricordi quando ti sballavi? La mente era sempre aggrappata al momento in cui avresti potuto farlo; perché in quei momenti stavi bene e per te erano veramente la vita per te. Poi hai visto che non funzionava e hai smesso. Però hai l’esperienza di cosa voglia dire quando la mente è sempre poggiata su qualcosa che brama ardentemente: tutto il resto è secondario, no? Quello che devi raggiungere adesso in meditazione è avere un flusso continuo di Continua a leggere →

non fate affidamento sul mondo

Non fate nessun affidamento sul mondo. Tanto vi fate affidamento, tanto vi allontanate dalla Liberazione. L’UNICO vostro affidamento è che siete il Sé, il Principio-Io; ma nella misura in cui riprendete a fare affidamento sul mondo, in quella stessa misura il Principio-Io comincia ad indebolirsi. E allora torna la mente, vi ricordate che non siete stati apprezzati abbastanza, che Tizio o Caio vi hanno fatto qualcosa di male, che potreste avere una situazione migliore… Siete di nuovo una Continua a leggere →

grazie Sergio del nuovo bellissimo post

— Grazie Sergio del nuovo bellissimo post “il madornale errore...”, da cui si evince l’importanza della comprensione. — È forse il più bello che abbia postato, ed è grazie al supremo eccelso Sri Atmananda. Ma il titolo non è esatto – l’ho scritto di getto stamattina presto... Il titolo avrebbe dovuto essere “Il madornale errore di credere che la liberazione si ottenga aggrappandosi a uno stato trascendente”. Infatti il realizzato alterna due stati: il savikalpa e il nirvikalpa, Continua a leggere →

l’ego è un pensiero

L’ego è un pensiero, il primo da cui nascono tutti gli altri, la dualità e il mondo. Il Principio-Io, che è universale, si identifica col corpo e crea il pensiero-io, che è personale. Col tempo il pensiero-io diventa un agglomerato, con emozioni, ricordi, credenze e varie identità (sono padre, marito, maestro spirituale ecc.), ma il nucleo dell'ego è il pensiero-io. Lo puoi testimoniare. Se tu testimoni l’ego, allora non sei l’ego. Continua a leggere →

la pratica del “questo è me”

— La pratica del “Questo è me” inizialmente mi ha portato vicino alla verità, ora sta facendo emergere tutto quello che vedo come diverso da me. A volte la mente, ripetendo “questo è me”, crea uno stato d’ansia che poi si rivela come un conflitto interno verso ciò che non riesco a vedere con equanimità. — Questo succede quando la Presenza Mentale si indebolisce. Allora fa’ un passo indietro e assumi la posizione del puro Testimone senza far niente. Inoltre, quando ne senti Continua a leggere →