per aprirsi alla bhakti

— Cosa mi consigli per aprirmi alla bhakti? — 1) Niente sentimenti negativi verso gli altri esseri. Puoi criticare i comportamenti, combatterli se necessario, ma niente ostilità per l’essere, anche se agisse da genocida. 2) Se c’è qualcuno che odi cerca di dargli comprensione, trova in lui degli aspetti positivi o qualche giustificazione al suo agire erroneo; consideralo un tuo parente caro, un figlio… Dopotutto sono tutti figli tuoi, tutte le forme sono figli tuoi. 3) Manda Continua a leggere →

perdono 2

Quello che viene verso di te, che sia una situazione o un essere, è tuo fratello! Non solo nel senso che siamo tutti fratelli e dobbiamo volerci bene, ma anche nel senso che ti corrisponde: o ce l’hai dentro, o ce l’hai avuto e adesso ti appare come karma. In altre parole c’è un Bilderberg anche in te, o c’è stato. Ma il karma non si supera negandolo, ma riconoscendo quel male che è stato in te – e allora perdonandolo –, o che c’è ancora – e allora convertendoti e perdonando Continua a leggere →

il perdono 1

Quando sentirete che è tutto Amore, prima o poi vorrete equipararvi alla Verità. E allora, prima o poi, vi troverete di fronte alla necessità di sanare il contenzioso e perdonare tutti (e tutto) quelli che vi hanno causato dolore. Incontrerete delle difficoltà nel farlo e se spingete farete una scoperta. Ciò che vi impedisce di perdonare completamente chi o cosa vi ha ferito è la paura verso voi stessi, verso quella parte di inaffidabilità, disonestà e malevolenza con la quale siete stati Continua a leggere →

esiste solo l’amore

Esiste solo l’Amore, anche quando l’Amore non c’è, anche quando c’è odio; anche l’odio è Amore. Esiste una storia riguardo a Krishna. C’era uno (di cui non ricordo il nome) che l’odiava a morte. Quando muore, l’ultimo pensiero che ha è l’odio verso Krishna. Poiché l’ultimo suo pensiero prima di morire è Dio (Krishna), si salva. Bisognerebbe riflettere su questa storia… E quando Krishna uccide Bhima? Sia pur ferito a morte Bhima, che è un semidio, ci mette molto a morire. Continua a leggere →

ho scoperto il silenzio

— Volevo raccontarti un’esperienza nuova: la scoperta del silenzio. Un silenzio profondo, calmo, pacifico, lievemente beatifico, che ho trovato dentro di me, nel profondo, ed in cui mi rifugio. Quando la vita è frenetica, il Silenzio è sempre lì, sempre disponibile a farmi sprofondare in Esso; basta ricordarmene per attingervi. — Ottimo! Il silenzio arriva quando, scoperto il Sé, l’ego diminuisce. Una volta che l’ego abbandona la scena, viene meno ciò che attiva i pensieri. Attraverso Continua a leggere →

una sbronza colossale

— Ho notato una retrocessione nella sadhana. Io riesco a dimorare nel Sé, ma poi quando il regime sanitario ha delle ingerenze nei miei confronti mi arrabbio. Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con Isvara, anche perché sono stato vittima di molte dittature di vario tipo. Forse solo dal samadhi posso "vedere" che esiste solo il Sé, che tutto quello che avviene è la volontà di Dio. Arrabbiandomi con questi medici spregevoli, uccido il Sé perché torno alla mente. Tuttavia, divento così Continua a leggere →

il bambino nell’età preverbale è illuminato

Il bambino nell’età preverbale è illuminato. Perché allora decade? Perché non lo sa. Non conosce l’illuminazione e l’ignoranza. Perciò più tardi, sotto la pressione dell’educazione genitoriale e dell’orientamento della società, decade e si identifica con un ego. Di nuovo cito la sentenza di Sri Atmananda: “Non è l’esperienza in sé che rende illuminati, ma la corretta comprensione della stessa”. Continua a leggere →

sul Sé testimone

— Si dice che il Sé è il testimone di tutto. — Il termine ‘Testimone’ implica il guardare qualcosa, perciò è duale. Ma il Sé è oltre la dualità. La parola ‘Testimone’ attribuita al Sé va intesa come ‘Presenza’ senza la quale niente potrebbe esistere. Senza il sole non potrebbero avvenire le attività del mondo. Il sole le illumina, ma non ne fa parte. Questo è il significato di ‘Testimone’ riferito al Sé. Vedi il discorso di Sri Ramana 466. Continua a leggere →

sul sonno sveglio e i quattro tipi di jnani

Questo Essere immutabile e sempiterno. Non fa parte del mondo. Quando la coscienza lo nota, il corpo e la mente (che sono del mondo) si addormentano e la coscienza resta sul Puro Essere. Questo è il sonno sveglio. Se la coscienza si fonde col Puro Essere, invece che solo osservarlo, allora si ha il samadhi – per questo si dice che il sonno sveglio è un semi-samadhi. Il sonno sveglio è lo stato principale del Brahmavidvara, mentre per il Brahmavidvariya è il samadhi. Quando la mente Continua a leggere →

sulla incontaminabile purezza del Sé

Adi Shankara, Vivekachudamani, 450 – Benché l’aria possa venire a contatto con una brocca piena di liquido, non per questo assume le caratteristiche del liquido. Così l’Atman, per quanto in rapporto con le sovrapposizioni, non viene cangiato dalle loro proprietà. Commento di Sergio – Valmiki, che aveva assassinato 72 persone e ne andava pure orgoglioso, deve aver capito subito di non essere Valmiki dopo che Narada lo convertì. Continua a leggere →