dialoghi dal sangha

7/6/23, Soham: — Sono in uno stato devozionale tale che non mi darebbe pensiero dover morire. È talmente meraviglioso e attraente e assorbente che nessun problema può oltrepassarlo. Mi sono abbandonato totalmente a Dio. Sia come vuole Lui, per me va bene❣ 8/6/23, Soham: — Dormo e faccio un bizzarro sogno. Mi sveglio e vedo un altro sogno. Intanto io sono la Pura Coscienza e non sta succedendo niente, in più so che qualsiasi cosa venga da Dio è il meglio per me: si diventa senza Continua a leggere →

manifesto e immanifesto sono soltanto ‘Uno’

Nella Realtà, Colui che è l’essere tutto ed è anche senza essere, è unicamente Lui. Perciò la distinzione tra manifesto e immanifesto è solo il punto di vista dell’individuo. Colui che è manifesto è Colui che è immanifesto, e Colui che è immanifesto è Colui che è manifesto. Là dove devoto, devozione e l’oggetto della devozione sono il medesimo Uno, cos’altro è la devozione se non un gioco? Sri Anandamayi Ma • Vedi anche “Due visioni dell’evoluzione spirituale a confronto”.   Continua a leggere →

rinuncia rinuncia rinuncia

Rinuncia rinuncia rinuncia (alle vasana). Se non avete familiarità e passione per il Nulla, quando sarà il momento di morire, e dunque l’ora di mollare tutti gli attaccamenti, non vi sentirete a vostro agio; anche se nel corso della vita avete avuto delle esperienze del Nulla indicibile. La passione è quella dei santi. La medesima Shakti che sui piani di coscienza inferiori crea brama sessuale, sui piani superiori è devozione bruciante e inondante beatitudine. La stessa energia che crea desiderio Continua a leggere →

deve emergere la devozione bruciante

— Maestro, è successo qualcosa che non comprendo. Mi sento molto bene. A volte scompare la mente e mi sembra tutto un sogno: ci sono le persone, le cose, gli ambienti, ma tutto è più leggero. Anche fisicamente sembra che tutto si stia sistemando. — È così! Lo jnani vive la vita del mondo fenomenico come se fosse un sogno insulso. Riconosce e segue unicamente i principi della Vita Divina che consiste in: totale devozione e incondizionato abbandono al Sé, a Dio. Questi sono per lui Continua a leggere →

sulla bhakti

— Ormai sono ripetente. Devo praticare per un po’ di tempo ‘Ama Tutto ciò che appare’ e poi rifare l’esame. — Tu hai già il cuore aperto, ho visto come ti prendi cura delle persone non appena hanno bisogno d’aiuto. Il tuo amore è bloccato dal fatto che hai concluso che vi sono nemici, gente cattiva che opprime gli altri. Questo appare su un basso piano di consapevolezza. Ma dal punto di vista del Sé immanente (Isvara), sono tutti bambini bisognosi di amore, e sono tutti figli Continua a leggere →

siamo tutti in affitto

Un aspirante alla liberazione dovrebbe intendere che quello che ha è tutto solo in affitto. Niente è suo: risparmi, auto, casa, relazioni, tempo, il proprio corpo, la vita umana. Il padrone è Mahadeva, Il Signore Shiva, l’Assoluto. Se si hanno desideri personali da soddisfare non lo si può intendere, e allora si usano questi averi come si fosse il proprietario. Se quello è lo stadio della coscienza, non si può fare altrimenti. Ma quando si comprende che è tutto in affitto allora ogni Continua a leggere →

alcuni aspiranti riescono a compiere l’ultimo sforzo verso la liberazione, mentre altri no. la ragione esaminata dal punto di vista delle qualità spirituali

Il Sé è oltre le qualità, ma per ottenere la Liberazione l’aspirante deve avere delle doti. Queste sono tutte volte a silenziare la mente e a favorire l’abbandono al Vero Io impersonale. Le principali sono: amore e devozione, umiltà, abbandono al Divino, fede in Dio e negli insegnamenti degli Acharya. In Aparokshanubhuti (Autorealizzazione), Adi Shankaracharya elenca le qualità che dovrebbe avere un aspirante alla Liberazione: 2. Qui si espone il mezzo per raggiungere l’Aparokshanubhuti Continua a leggere →

apri il tuo amore a tutti gli esseri che soffrono, incluso gli animali

Apri il tuo amore a tutti gli esseri che soffrono, incluso gli animali. Noi ci arrabbiamo con chi fa del male. Esteriormente, per ragioni sociali o di insegnamento, può essere necessario fare una ramanzina a qualcuno, o comminargli una sanzione, o addirittura ucciderlo, come nel caso di un animale feroce che minacci di morte delle persone inermi. Ma INTERIORMENTE NON POSSIAMO CHE AMARE! Perché quei cattivi sono tali per la loro ignoranza e la loro natura relativa. Un serpente che morde una Continua a leggere →

coltiva la devozione

Carissimo, coltiva la devozione. Individua un Maestro Perfetto e rivolgi a Lui la tua devozione. Se i maestri che individui sono più d’uno, va bene. Se in te non è ancora albeggiata la devozione, è sufficiente che consideri quanto pura e intensa sia l’esperienza di quel Maestro; questo terrà aperta la strada. È tutto Dio. La realizzazione è uno stato di continua devozione. Non vi è nessun accadimento che non sia espressione dell’Amore di Dio, anche se agli occhi della mente può apparire Continua a leggere →

amore e devozione nella sadhana jnana

La devozione dello jnani non viene vista perché è tutta riversa nell’assidua contemplazione dell’ ‘io sono’, che inizialmente si presenta come l’io personale separato, il cosiddetto ego. Questo ‘io sono’ separato è illusorio, e a furia di contemplarlo sparisce, e al suo posto emerge una Presenza consapevole, impersonale e universale, che è il vero Sé. Io ricordo una volta che da bambino giocavo e vedevo che il mio papà aveva un io molto strutturato e discuteva animatamente Continua a leggere →