l’unico ‘qui e ora’ che il realizzato conosce è sempre solo e unicamente il Sé eterno, oltre ogni condizione

— Come stai? — Sto guidando; ancora un’ora e mezza e sono a casa. Sto bene. È da metà viaggio che ti penso. Piango. Escono le lacrime e sono nella devozione più assoluta. Non vedo l’ora di arrivare a casa perché è un po' faticoso essere in questo stato mentre guido. In primo piano c’è solo e sempre il Sé. E quella parte di mente che deve fare le cose è completamente assoggettata al Sé. È una situazione completamente rovesciata rispetto a una persona guidata dall’ego agente. L’introversione-assorbimento Continua a leggere →

sulla bhakti

— Ormai sono ripetente. Devo praticare per un po’ di tempo ‘Ama Tutto ciò che appare’ e poi rifare l’esame. — Tu hai già il cuore aperto, ho visto come ti prendi cura delle persone non appena hanno bisogno d’aiuto. Il tuo amore è bloccato dal fatto che hai concluso che vi sono nemici, gente cattiva che opprime gli altri. Questo appare su un basso piano di consapevolezza. Ma dal punto di vista del Sé immanente (Isvara), sono tutti bambini bisognosi di amore, e sono tutti figli Continua a leggere →

vidya maya e avidya maya: l’illusione che conduce alla conoscenza e l’illusione che conduce all’ignoranza

Maya come potere di illusione (avidya) 54. Un sadhu viveva in una stanza nel tempio di Dakshineswar. Non parlava con nessuno e trascorreva tutto il tempo a meditare su Dio. Un giorno una nuvola oscurò il cielo e poco dopo un vento leggero spazzò via la nuvola. Il santo uscì dalla stanza e cominciò a ridere e ballare. Il Maestro gli chiese: “Come mai tu che passi le tue giornate quieto nella tua stanza oggi balli per la gioia?”. Il santo rispose: “È così che Maya avvolge questa vita! Continua a leggere →

i discorsi di Sri Ramakrishna

Un Pandit: — I teosofi affermano che ci sono Mahatma. Dicono anche che ci sono diversi piani e sfere, come piano astrale, piano devachanico, sfera solare, sfera lunare ecc. e che il corpo sottile dell'uomo può andare in tutti questi luoghi. Dicono molte altre cose del genere. Bene, Signore, qual è la vostra opinione sulla teosofia? Ramakrishna: — Solo Bhakti è suprema, Bhakti o devozione a Dio. I teosofi si prendono cura della Bhakti? Se lo fanno, va bene. Va bene se realizzano Dio per Continua a leggere →

la paura di divenire inabili a gestire la propria vita dopo la realizzazione

Quasi tutti gli aspiranti che si avvicinano alla liberazione e che hanno responsabilità sociali (figli, famiglia, lavoro) hanno paura di diventare incapaci a mandare avanti la propria vita, e ciò si traduce in una resistenza più o meno inconscia alla liberazione. Questa paura nasce dagli assorbimenti che gli aspiranti sperimentano in meditazione: il nirvikalpa samadhi, in cui si perde la consapevolezza del corpo e del mondo, e i rapimenti nella beatitudine, che ha quasi lo stesso effetto. La Continua a leggere →

jnana senza bhakti è come una ferrari col motore di una lambretta

Jnana senza Bhakti è come una Ferrari col motore di una Lambretta. Secondo la concezione di Sri Jnaneshwar bisogna prima praticare il sentiero di Bhakti e poi praticare Jnana. Ma Jnaneshwar è vissuto nel 1200. Come fare oggi con Internet in cui si trovano tutte le informazioni possibili (o quasi), sia buone che cattive? C’è più offerta che domanda… :-D   Così io non trattengo alcun insegnamento, do tutto subito. Poi vado attraverso un dialogo con sadhaka tentando di cucire una sadhana Continua a leggere →

come pregare Dio

Hai versato lacrime quando hai pregato e prima della meditazione? Una volta passai una notte a Dakshineswar con molti altri discepoli, e il Maestro ci raccolse tutti in meditazione. Mentre comunicavamo ognuno con la propria Divinità preferita per l’adorazione, spesso ridevamo o piangiamo in estasi. La pura gioia che provavamo in quei giorni di giovinezza non si può esprimere a parole. Ogni volta che mi avvicinavo a Sri Ramakrishna, mi chiedeva: “Hai versato lacrime al momento della preghiera Continua a leggere →