lo stato libero da pensieri prima del risveglio

Sri Ramana Maharshi, discorso 623 Sri Bhagavan disse a un altro devoto che vi sono cinque stati: il sonno, lo stato libero da pensieri prima del risveglio, il senso di felicità che nasce dalla libertà dai pensieri, il movimento interno delle vasana, l’essere completamente svegli con distrazioni. Il secondo stato dev’essere reso permanente. *    *    * Due testimonianze Patrizia – Ieri sera non avevo messo la sveglia e questa mattina ho dormito a lungo. Il momento Continua a leggere →

Su vritti-jnana, la mente sottile che distrugge l’ignoranza, e puriashtaka, il corpo sottile

Nel discorso 629, Sri Ramana Maharshi ribadisce quanto già detto nel discorso 624, e cioè che la conoscenza assoluta non distrugge l’ignoranza. Per distruggerla è necessario vritti-jnana, quell’Attenzione focalizzata che nasce dalla pratica spirituale. Tale concentrazione si tramuterà infine nello stato naturale (sahaja samadhi). Lo Zen fa dell’Attenzione focalizzata il pilastro della pratica. In zazen l’aspirante deve fare attenzione alla postura del corpo; in meditazione conta i Continua a leggere →

sul ‘chi agisce’ e la discontinuità nella consapevolezza

Sri Ramana Maharshi, Discorso 628 Dopo il suo ritorno dall’Europa, il signor D. ebbe un colloquio privato di alcuni minuti con Sri Bhagavan. Disse che la sua visita precedente aveva prodotto qualche risultato, ma non proprio come aveva desiderato. Poteva concentrarsi sul lavoro – non è indispensabile la concentrazione per il progresso spirituale? Il karma (l’azione) gli piaceva perché lo aiutava a concentrarsi. M. – Non vi è karma senza un karta (chi agisce). Se cercate chi agisce Continua a leggere →

sui desideri e il coraggio di decidersi ad essere il Sé ed abbandonarsi ad Esso

Ramana Maharshi, Discorso 625 La signorina Merston, una visitatrice inglese, disse: “Ho letto ‘Chi sono Io?’. Provo a chiedermi chi sia l' ‘Io’, ma non riesco a farlo a lungo. Non ho interesse in ciò che mi circonda, ma spero di trovare qualche interesse nella vita”. M. – È un bene che non vi siano interessi. (L’interprete ripete che la signorina spera di trovare degli interessi nella vita). M. – Ciò significa che quelle vasana ci sono. Un sognatore sogna un sogno. Egli Continua a leggere →

attenzione meditativa e necessità dello sforzo

Sri Ramana Maharshi, Discorso 624 Un devoto chiese a Sri Bhagavan: “Soggetto e oggetto appaiono e scompaiono con ogni pensiero. L’ ‘Io’ non scompare quando scompare il soggetto? Se così fosse, come potrebbe procedere la ricerca dell’ ‘Io’?”. M. – Il soggetto (il conoscitore) è soltanto una modalità della mente. Anche se tale modalità (vritti) passa, la realtà sottostante non viene meno. Lo sfondo di quella modalità è l’ ‘Io’ in cui appaiono e scompaiono le modalità Continua a leggere →

non sono il corpo, non sono la mente

Il fatto che dai valore alle interferenze mentali, mi suggerisce che sei ancora identificato nella mente, anche se hai momenti in cui dimori nel Sé. Perché non mi scrivi: “Ogni tanto mi viene qualche prurito, mi gratto e scompare subito”? Perché i pruriti non li noti nemmeno, né restano nella memoria; e non li noti perché sei meno identificato col corpo, come la maggior parte degli esseri umani. Ben diverso è con la mente. Quando mi scrivi: “Arrivano dei disturbi mentali e poi passano Continua a leggere →

la beatitudine sempiterna

Non c’è uno ‘spazio migliore’ in cui entrare perché non c’è nessuno spazio, né passato né futuro. La mente vuole creare un futuro migliore per fuggire dal disagio presente, ma in realtà il disagio presente cela la Beatitudine sempiterna. La Beatitudine non può esistere nel futuro, non la puoi immaginare, se la immagini la trasformi in illusione, e allora la rincorrerai senza accorgerti che già Sei. Qualsiasi alternativa creata sia dalla mente reattiva che dalla mente analitica Continua a leggere →

il mondo è lo specchio della nostra coscienza

Sri Ramana Maharshi, Discorso 436 D.: Cos’è visvarupa? M.: È vedere il mondo come il Sé di Dio. Nella Bhagavad Gita è detto che Dio è varie cose ed esseri, ed è anche l’intero universo. Come realizzarlo o vederlo in tal modo? Si può vedere il proprio Sé? Sebbene non lo si possa vedere, può forse essere negato il Sé? Qual è la verità? D.: Allora è sbagliato dire che alcuni l’hanno visto? M.: È vero nella stessa misura in cui voi esistete. La Gita inizia dicendo che nessuno Continua a leggere →