sushupti, il sonno profondo senza sogni – II parte

D.: Sri Ramakrishna dice che il nirvikalpa samadhi non può durare più a lungo di ventuno giorni. Se persiste, la persona muore. È così? M.: Quando il prarabdha si è esaurito, l’ego è completamente dissolto senza lasciare traccia. Questa è la liberazione finale. Se il prarabdha non è ancora completamente esausto, l’ego continuerà a ripresentarsi nella sua forma pura anche nei jivanmukta [liberati mentre il corpo è in vita]. Ho dei dubbi sull’affermazione che limita la durata massima Continua a leggere →

sushupti, il sonno profondo senza sogni

D.: Perché non possiamo rimanere in sushupti (il sonno profondo senza sogni) tutto il tempo che desideriamo, e restarvi anche volontariamente così come stiamo nello stato di veglia? M.: Sushupti continua anche nello stato di veglia. Siamo sempre in sushupti. Si deve entrare consapevolmente in esso e realizzarlo proprio nello stato di veglia. Non c’è un vero entrarci e uscirne. Essere consapevoli di questo è samadhi. Un individuo ignorante non può restare a lungo in sushupti perché Continua a leggere →

quell’occhio che vede l’occhio della mente

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 589 D.: Come dobbiamo procedere? M.: Sbarazzatevi del non-Sé, solo questo. D.: Sembra facile ora, ma dopo si dimentica tutto. M.: La vostra dimenticanza implica la conoscenza, perché sapete di aver dimenticato; altrimenti come potreste parlare di dimenticare? Quindi anche l’oblio non è altro che Chit-akasha (lo spazio della Coscienza). D.: Come mai non mi è chiaro? M.: Chit è conoscenza pura e semplice. La mente nasce da esso, ed è fatta di Continua a leggere →

lo spazio della coscienza

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 589 D.: Allora la mente è lo specchio. M.: Mente, cos’è la mente? È una miscela di Chit (intelligenza) e sankalpa (pensieri). Essa forma lo specchio, la luce, l’oscurità e i riflessi. D.: Ma io non la vedo. M.: Chidakasha (lo spazio della coscienza) è solo Pura Conoscenza, è la sorgente della mente. Nel momento in cui sorge, la mente è solo Luce; solo in seguito sorge il pensiero ‘io sono questo’. Questo pensiero-io forma il jiva e il mondo. La Continua a leggere →

voglio la liberazione

VOGLIO LA LIBERAZIONE “Se rinunci e molli tutto rimane solo la Liberazione. Cosa mai potrebbero darti gli altri? La Liberazione c’è sempre. Questo è”, disse Bhagavan. • Grazie a Solange Igarashi per averlo postato. Soham: Le parole di Sri Ramana sono corrette, ma si tratta di sue frasi prese a stralcio dall’intero contesto del suo insegnamento. Per poter raggiungere una mente priva di desideri non basta la Rinuncia, è necessario che maturino anche Prema (l’Amore disinteressato) Continua a leggere →

Ramana Maharshi, discorso 93

Tutti sono consapevoli soltanto del proprio Sé. Ma, meraviglia delle meraviglie: viene scambiato ciò che non è per ciò che è, e i fenomeni vengono visti separati dal Sé. Solo fin quando c’è il conoscitore si ha ogni tipo di conoscenza (diretta, deduttiva, intellettuale ecc.). Ma se il conoscitore svanisse, tutti questi tipi di conoscenza svaniscono con lui, perché la loro validità è pari alla sua. [Cioè, conoscenza relativa e conoscitore sono entrambi illusori. Il Sé conosce Continua a leggere →

elogio alla rinuncia

Sri Bhagavan disse che Tatva Rayar fu il primo a divulgare la filosofia advaita in tamil. Diceva che la terra era il suo letto, le mani i piatti per mangiare, il perizoma il suo vestito e che dunque non gli mancava nulla. Nel Maharaja Turavu (La Rinuncia del Re) afferma: «Egli sedeva sulla nuda terra, il terreno era il suo seggio, il vento della mente era il suo ventaglia, il cielo era il suo tetto e la rinuncia era la sua sposa». Sri Bhagavan continuò: «Nei primi tempi non avevo nessun panno Continua a leggere →

la Realtà è semplicemente la perdita dell’ego

Sri Ramana Maharshi, Discorso 146 In risposta alla signorina Lina Sarabhai, una colta e d’alto rango donna indiana, Sri Bhagavan disse: “Lo stato di equanimità è lo stato di beatitudine. L’enunciazione dei Veda ‘Io sono Questo e Quello’ [iti-iti], è solo un aiuto per ottenere l’equanimità della mente”. D. – Allora è sbagliato cominciare prefiggendosi uno scopo? M. – Se c’è uno scopo da raggiungere, non può essere permanente. Lo scopo dev’essere già presente. Noi Continua a leggere →

totale non attaccamento significa liberazione

Un giorno Kavyakantha Ganapati Muni (fu tra i primi discepoli di Bhagavan) chiese: “Penso che un uomo possa vivere con tre rupie al mese. Qual è l’opinione di Sri Bhagavan?”. Maharshi – Un uomo può vivere felicemente solo se sa di non avere bisogno di nulla per vivere [discorso 555]. *    *    * Soham: Il totale non attaccamento è la liberazione stessa. Chi lo realizza anche solo per un momento, in quel momento sperimenta la liberazione. Sri Ramana Maharshi è totale non attaccamento. Continua a leggere →