dall’io-persona all’io-assoluto, passando attraverso l’io-universale

Quando una persona comune cerca la propria identità dentro di sé, trova un io personale che si identifica col corpo fisico e la personalità: l’io-Sergio. L’io-Adalgisa, l’io-Giovanni ecc. Con la pratica spirituale a un certo punto gli compare l’Io-Universale. Egli si sente tutto e Uno con tutto. “Meraviglie delle meraviglie! Tutte le cose sono della stessa natura del Buddha”, si dice abbia esclamato il Sakyamuni sotto l’Albero della Bodhi. L’io universale è il piano di coscienza Continua a leggere →

il nulla e la corda che tiene legato il secchio caduto nel pozzo

Su uno dei testi dedicati a Nisargadatta vi è un passo interessante. Una giovane racconta di aver preso parte a un ritiro spirituale ed aver scoperto che ‘Non Esiste Nulla’. “Sì” dice Nisargadatta, “E allora?”. “Cosa devo fare adesso?”. “Hai scoperto che non esiste nulla, ma ci sei ancora tu”, conclude Nisargadatta. Non voglio mettermi a confronto con Nisargadatta, non ne sono degno, ma io non avrei risposto così. Avrei detto: “Hai scoperto che non esiste nulla, ma non Continua a leggere →

un possibile lavoro sulle colonne portanti della mente

Quando ci abituiamo a scendere consapevolmente in alfa-theta, cioè nello stato onirico o pre-onirico, dopo un po’ ci rendiamo chiaramente conto che ciò che pensiamo va immediatamente a creare la realtà che ci appare. Allora la mente viene considerevolmente relativizzata. Ma quali sono le colonne portanti della mente? Yogeshwar (Charles Berner) le raffigurò con un mandala costituito da un quadrato. I quattro lati del mandala sono Tempo, Spazio, Materia, Energia e al centro del quadrato Continua a leggere →

il vero io è collettivo, è il tutto e oltre il tutto

Un caro amico mi ha scritto di aver visto l’io agente. È una buona cosa, ma non dà risultati al fine di superare l’io agente. Bisogna vedere il vero ‘IO’ che è collettivo, è il tutto ed è oltre il tutto, e mantenere lì la propria identità. Quando si cerca di farlo non vi si riesce, perché l’io personale manda continui segnali di allarme: e se mi capita questo, e se mi capita quello, se mi ammalo, se soffro… Quando si capisce profondamente che il dolore ci è amico e ci aiuta in Continua a leggere →

la fine del dolore

“Colui la cui mente non è agitata in mezzo ai dolori, che non ha brama in mezzo ai piaceri, i cui desideri, paure e rabbia sono morti, la cui suprema comprensione è stabile, quegli è chiamato Muni”. Bhagavad Gita – 2, 56 * * * A un certo punto ci si rende conto che il nostro senso di io personale è illusorio. Non c’è nessun io personale! C’è la Coscienza universale, l’Essere universale, Dio se vogliamo chiamarlo così. Quando questo accade la mente finalmente si placa; Continua a leggere →