mantenere l’attenzione sull’Essere-Coscienza

Mukti — Amare, Prendere Rifugio, Associarsi ai Saggi, Rimanere nel Cuore, Assorti, Identificati, Uniti, Arresi, Ricordare, Adorare, Dimorare, Riposare, Devozione, Servire, Riunire, Contemplare, Essere, Scomparire... Come nella preghiera di Dhruva nel libro IV dello Shrimad Bhagavatam: “Possa io ricordare sempre il Signore, poiché solo vivendo continuamente nella Coscienza di Dio un uomo può essere liberato dalle illusioni del mondo”. Una Grazia ❤ Sergio — Quando si mantiene l’attenzione Continua a leggere →

la soluzione è sempre stare nel Sé

Mi pongo la domanda: a che serve tutto questo affanno se non si può fare niente? Mi viene in mente la dissertazione di Francis Lucille su sofferenza psicologica e sofferenza reale nel mondo relativo. Spesso la sofferenza psicologica è maggiore di quella concreta. Ecco perché dico: ogni giorno ha il suo affanno. Se si può fare qualcosa si fa, altrimenti perché preoccuparsene. Dovremmo comunque morire un giorno e non ci possiamo fare niente. Non conviene allora stare nel Sé e lasciare che Dio Continua a leggere →

consapevolezza della consapevolezza

Mukti — Da ‘Il mezzo più rapido e diretto per l’eterna beatitudine’ di Michael Langford: “Se si rivolge l’attenzione verso lo sfondo della Consapevolezza, alla fine si scoprirà che il sottofondo della consapevolezza è continuo, ininterrotto e indipendente dagli stati di veglia, sogno e sonno. “La Consapevolezza non è qualcosa di lontano, elevato o misterioso. La Consapevolezza è quella che  guarda attraverso i tuoi occhi che stanno leggendo in questo momento. “È proprio Continua a leggere →

ti segnalo i discorsi 99 e 100

Sergio — Ti segnalo i discorsi di Ramana Maharshi 99 e 100. In particolare il 100! Mukti — Caro Sergio, il discorso 99 è per me più immediato; in particolare la risposta di Sri Ramana: “L’Atman viene realizzato con ‘mruta manas’ (mente morta), vale a dire mente priva di pensieri e rivolta all’interno. Allora la mente vede la propria sorgente e diventa Quello. Non è più un soggetto che percepisce un oggetto. Per discernere gli oggetti è necessaria la luce riflessa della mente Continua a leggere →

sono pura coscienza

Un ostacolo alla liberazione è una personalità debole e pavida. Come può stabilirsi il Sé in una tale personalità? Succede la minima contrarietà e la persona va subito fuori di testa. Bisogna essere coraggiosi! Altrimenti il Sé rimane confinato alla meditazione, se va bene, e tutto il resto del tempo vi rotolate nella mente. Ma di che coraggio si parla? Quello della rinuncia alle identità col mondo! Voi siete Pura Coscienza, Pura Trascendenza. Dovete educare la mente ad armonizzarsi con Continua a leggere →

la stabilità è solo nel Cuore, nel Sé

La stabilità è solo nel Cuore, nel Sé. Non appena tenti di possedere una stabilità della persona, ti sei già allontanato un pochino dal Sé: che non possiede nulla. Questo non vuol dire essere sconsiderati – che ogni piano abbia la sua giustizia. Vuol dire non possedere interiormente, nemmeno la vita, nemmeno il corpo. Continua a leggere →

quello che sei tu è questo Io trascendente

Quello che sei tu è questo Io trascendente, e nessuno potrà mai togliertelo! Se tu possiedi qualcosa: corpo, relazioni, oggetti… immediatamente perdi te stesso, perché sei Assoluta Trascendenza! L’essere eterno, illimitato, oltre le qualità e i nomi sono attributi della Trascendenza, che è il Soggetto assoluto. Ma se tu possiedi qualcosa, ecco che divieni anche tu un oggetto. Continua a leggere →

non separarti da questo Io

Amata, questo Io non ha nulla a che vedere col mondo. Questo Io è Dio. Questo Io è il vero Te. È puro Essere e pura Coscienza, senza forma, illimitato, eterno e trascendente. È tutto quello che c’è. Ed è anche la sorgente dell’apparente molteplicità. Non lasciarti ingannare dalla molteplicità. C’è solo l’Io, e Quello sei Tu. Questo Io trascende la mente e l’annichilisce. E poiché la mente è la pellicola che fa apparire il film della molteplicità utilizzando la luce Continua a leggere →

per essere idoneo alla liberazione devi essere un rinunciante

“Come si fa a non Amare? Non esiste nulla di separato dall’Amore. Amare è la Beatitudine più intensa, completa, struggente e totale. Amore, Amore, Amore... Tutto si riassorbe nell’Amore. L’Amore ha preso tutto... Sembra indescrivibile, insostenibile. Abbandonarsi… E abbandonare quindi anche il senso, il concetto di l’Abbandono; sarebbe altrimenti ancora un’azione e non lo stato naturale privo di sforzo”. *    *    * Commento di Sergio – Quando ho cominciato a insegnare Continua a leggere →

la definitiva rinuncia

— Carissimo Sergio, volevo ringraziarti per gli ultimi bellissimi post. Mi hanno fatto capire come l'osservatore sia sterile senza l’abbandono; soprattutto mi hanno fatto capire come lo stare nell’Osservare con abbandono sia esso stesso centrarsi nel Sé. — Il Testimone, l'Osservare, compreso e praticato bene diventa alla fine Consapevolezza che Contempla la Consapevolezza. Inizia quindi la battaglia perché tale contemplazione sia il più continua possibile. Poi iniziano i samadhi, in Continua a leggere →