È il prerequisito per l’abbandono. Significa rinunciare ai voleri dell’ego a favore del volere di Dio: “Sia fatta la Tua volontà”.
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la non-azione
La Non-Azione comporta due elementi: la rinuncia all’ego e a tutte le manifestazione egoiche e l’abbandono al Divino. Da ciò zampilla la devozione!
Nello Yoga Naturale l’aspirante, mantenendo ferma l’idea di non essere l’agente, entra nella pratica lasciando che sia Dio, sotto forma di Shakti, a compiere la sadhana. Ciò non significa che non faccia niente: mantiene la disciplina per gli orari della pratica, la dieta, l’etica, lo stile di vita… ma quando pratica lascia che sia la Continua a leggere →
il nodo della mente
La questione è che quando l’aspirante inizia una sadhana, la fa sentendosi il titolare anche della pratica spirituale. Allora tu gli dici “poniti come testimone neutrale” e lui lo fa, ma col punto di vista di stare facendo qualcosa per se stesso, e ciò riduce il potere di qualsiasi pratica al 30%. Comunque va avanti… e quando è maturo ad abbandonare la mente – che è sovraordinata al corpo e quindi lo include – allora egli diventa uno strumento nella mai di Dio. Con tale stato d’animo Continua a leggere →
tutto ciò cui rinunciare è l’ “io”
Puoi rinunciare al mondo, ai legami familiari, alla tua posizione nella società, alla ricchezza... ma a meno che non rinunci all’io, non hai rinunciato a niente.
Swami Atmananda Udasin
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perdere tutto è ottenere tutto
Andare verso la liberazione significa procedere verso la morte. Bisogna essere disposti a dare la propria vita, il proprio corpo al Divino. Il corpo è la base dell’ego, cui poi si aggiunge l’identificazione con la personalità, le caratteristiche che crediamo essere ‘noi’. Quando il corpo e la vita umana sono stati abbandonati, il Sé risplende da solo, non più offuscato da capziosi attaccamenti.
Naturalmente non mi sto riferendo al suicidio, ma a una profondissima, radicale rinuncia Continua a leggere →
la consapevolezza che osserva la consapevolezza
R., il Testimone è il Sé, e la Consapevolezza pura, neutra, fino a non sapere cosa vede, esattamente come una lastra fotosensibile non sa cosa ritrae.
Contemplare il Testimone significa: la Consapevolezza che osserva la Consapevolezza.
La contemplazione ti porterà a fonderti: Consapevolezza nella Consapevolezza, né più oggetto né più soggetto.
I pensieri si acquietano o si fermano, il mondo sparisce. Puoi anche non sapere che sei nello stato unitivo e te ne accorgi quando ne sei uscito.
La Continua a leggere →
la vera rinuncia
La vera rinuncia
è rinunciare alla mente!!!!!!!
Ma come si fa?
RIMANI OSSERVATORE NEUTRALE
Quando lo fai, smetti di giocare, di essere qualcuno…
È il sacrificio dell’io personale/individuale
sull’altare della Liberazione
QUESTA È LA PIÙ ALTA DEVOZIONE