esiste solo l’essere

Sri Ramana Maharshi, discorso 105 Maharshi: “Conoscendo Quello, l’ignoto diventa conosciuto” (Chandogya Upanishad). L’attendente di Bhagavan: “nella Chandogya Upanishad vi sono nove modi d’insegnare il mahavakya1 ‘Tat tvam asi’ (Tu sei Quello)?”. M. – No. Non è così. Il metodo è solo uno. Uddalaka iniziò insegnando ‘Sat eva somya’ (Esiste solo l’Essere), facendo l’esempio del digiuno del giovane Svetaketu. 1. – Sat (l’Essere nell’individuo) è messo in Continua a leggere →

diedero a Bhagavan la notizia della morte di qualcuno

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 64 Diedero a Sri Bhagavan la notizia della morte di una persona. Egli disse: “Bene, i morti sono davvero felici, si sono sbarazzati della loro problematica sovracrescita: il corpo. Il morto non piange, ma i sopravvissuti s’addolorano per lui. La gente ha forse paura di dormire? Al contrario, il sonno è desiderato e al risveglio tutti dicono d’aver dormito bene. Il sonno è una morte temporanea; la morte è un sonno più lungo. Poiché l’uomo muore anche Continua a leggere →

la liberazione è data dall’annientamento dell’io personale, ma ciò si può conseguire solo tenendo il Vero Io sempre in vista

Sri Ramana Maharshi, discorso 139 D.: – È sufficiente rivolgere la mente all’interno oppure dobbiamo meditare su ‘Io sono Brahman’?. M. – Rivolgere la mente all’interno è la cosa principale. I Buddisti considerano che il flusso del pensiero ‘Io’ sia la Liberazione, mentre noi diciamo che tale flusso proviene dal sostrato sottostante, che è la sola Realtà. Perché si dovrebbe meditare su ‘Io sono Brahman’? La liberazione è data dall’annientamento dell’io personale Continua a leggere →

anche un albero può ottenere la realizzazione del Sé

G. S. Sharma narra che nemmeno gli alberi erano esclusi dall’amore e dalla compassione di Sri Ramana Maharshi. «Anche gli alberi possono ottenere la realizzazione del Sé.», affermava Bhagavan, «Potete definire un albero ‘un uomo fermo in piedi’, e un uomo ‘un albero che cammina’». Sharma riferisce il seguente aneddoto: «Un giorno Bhagavan vide un giardiniere che strappava con forza le foglie di un mandorlo: “Cosa stai facendo?”, disse Bhagavan. Il giardiniere rispose umilmente Continua a leggere →

visione grossolana, sottile e divina

Sri Ramana Maharshi, discorso 364 Il Professor Nellore chiese di vishvarupa darshana. M.: Vishvatma darshana (il Sé universale) è vishvarupa darshana (Dio visto come universo), vale a dire: il Sé universale è il cosmo. Sri Krishna inizia il secondo capitolo della Gita dicendo: “Io non ho forma”. Nel capitolo XI dice: “Guarda la mia forma come l’universo”. È coerente? Dice ancora: “Io trascendo i tre mondi (fisico, sottile e causale)”, ma Arjuna vede in Lui i tre mondi. Sri Continua a leggere →

il potere del Sé

Sri Ramana Maharshi, Discorso 505 Babu Rajendra Prasad disse: “Sono venuto qui con il permesso del Mahatma Gandhiji e devo tornare subito da lui. Può Sri Bhagavan darmi qualche messaggio per lui?”. M.: Adhyatma sakti [il potere del Sé] opera dentro di lui e lo guida. Ciò è sufficiente; di cos’altro ci dovrebb’essere bisogno?   Continua a leggere →

possiamo leggere la Bibbia?

Sri Ramana Maharshi, dal discorso 164 D. – Dovremmo leggere la Bhagavad Gita ogni tanto? M. – Sempre. D. – Possiamo leggere la Bibbia? M. – La Bibbia e la Gita sono la stessa cosa. D. – La Bibbia però insegna che l’uomo è nato nel peccato. M. – Il sentirsi uomo è il peccato. Non c’è nessun senso d’essere uomo nel sonno profondo. Il pensiero del corpo fa nascere l’idea del peccato. La nascita del pensiero è essa stessa peccato. A un’altra domanda il Maestro Continua a leggere →

gocce di nettare di saggezza

Sri Ramana Maharshi, Discorso 314 [Le note tra parentesi quadre sono di Soham] Nelle risposte di ieri, Sri Bhagavan ha detto che nel sonno profondo il Sé è Pura Coscienza; ha indicato inoltre il Sé presente nella transizione dal sonno alla veglia come ideale per la realizzazione. Ora gli si chiede di spiegare di nuovo lo stesso concetto. M. – Nel sonno profondo il Sé è Pura Coscienza. Nello stadio di transizione tra sonno e veglia si evolve in aham (io) senza idam (quello) [l’Io puro Continua a leggere →

se si è continuamente consapevoli nello stato di veglia, la consapevolezza continuerà anche nel sonno profondo

Sri Ramana Maharshi, Discorso 481 Muruganar chiese: “Che cos’è prajnana?”. M. – La conoscenza assoluta (prajnana) è quella da cui deriva la conoscenza relativa (vijnana, la falsa conoscenza o maya). [Nota di Soham – Vijnana è la conoscenza dello stato di veglia, per questo è detto ‘ignoranza’, opposto a ‘jnana’ che è saggezza. È anche il quinto aggregato secondo il buddismo. Quando nel ‘Sutra del Cuore della Perfetta Sagezza’ si legge “la coscienza è vuoto”, Continua a leggere →

la dottrina dell’advaita – chiarimenti

Sri Ramana Maharshi, discorso 383 In questo discorso, Sri Bhagavan chiarisce molti interrogativi che sorgono dalle dispute tra le varie scuole di pensiero all’interno della stessa Advaita. Una vera manna per gli aspiranti jnani che possono proseguire con chiarezza nella loro sadhana senza essere infastiditi da dubbi. Le note tra parentesi quadre sono mie. *    *    * Swami Lokesananda, un sannyasi, chiese a Sri Bhagavan: “Vi è prarabdha per un jivanmukta?”. M. – Chi è colui che Continua a leggere →