sul pianto

dedicato a M., che è spesso incontrollabilmente in lacrime, col cuore ricolmo di gratitudine per Dio che le dona così tanta beatitudine Ramana Maharshi, discorso 30: D. – I santi Sri Chaitanya e Sri Ramakrishna piansero davanti a Dio e raggiunsero il successo spirituale. Non è questa la via da seguire? M. – Sì. Vi era una forza potente (Shakti) che faceva attraversare loro tutte quelle esperienze. Abbiate fede in quell’immenso potere e nella sua capacità di condurvi alla meta. Continua a leggere →

Ramana Maharshi sul Buddha

“Buddha è stato ingiustamente accusato d’essere ateo perché negava l’esistenza di un sostrato. “È vero che il Sé è sia Tutto che Niente. In quanto materia è ogni forma, ma in quanto Sé Astratto – il Vuoto da cui scaturisce la materia – è il Nulla. “La materia è reale relativamente. È reale in senso limitato perché la sua origine è nella Realtà [ultima] stessa”. Continua a leggere →

Hridayam, il Cuore spirituale

Sri Ramana Gita, Capitolo 5, ‘La Scienza del Cuore’ 1. Ramana Muni parlò ampiamente del Cuore [spirituale] il 9 agosto del 1917. 2. Ciò da cui sorgono tutti i pensieri degli esseri incarnati è il Cuore. Le descrizioni del Cuore sono soltanto concetti mentali. 3. Si dice che il ‘pensiero io’ sia la radice di tutti i pensieri. In breve, ciò da cui sorge il ‘pensiero io’ è il Cuore. 4. Se il Cuore è localizzato in Anahata (il quarto chakra) come può la pratica dello Yoga Continua a leggere →

l’intenso sentimento di bhakti che fa fremere tutto l’essere, sciogliendo carne ed ossa

Ramana Maharshi, discorso 215 Mentre leggeva la traduzione del Tiruvachakam fatta da G. U. Pope, il Maharshi s’imbatté nel verso che descrive l’intenso sentimento di Bhakti che fa fremere tutto l’essere, sciogliendo la carne e le ossa, e osservò: “Manickavasagar è uno di coloro il cui corpo si è alla fine dissolto in una luce accecante, senza lasciare dietro un cadavere”. D. – Come può accadere? M. – Il corpo fisico non è che la materializzazione di una sostanza più Continua a leggere →

fiducia in sé stessi

Ramana Maharshi, discorso 151: Un signore americano era un po’ duro d’orecchio. Abituato sin da giovane ad essere indipendente, si sentiva preoccupato a causa dell’udito difettoso. M. – Voi non avevate fiducia in voi stesso, ma nell’ego. Invece è cosa buona bandire la fiducia nell’ego e avere veramente fiducia nel Sé. Non avete ragione di preoccuparvi. Il controllo dei sensi è un preliminare necessario alla realizzazione del Sé. Uno dei vostri sensi è controllato per voi Continua a leggere →

sul ricordare le incarnazioni passate

Ramana Maharshi, Discorso 260 Nel Sunday Times erano stati pubblicati degli estratti da ‘A Hermit in the Himalayas’ relativi al ricordo delle incarnazioni passate. In essi Paul Brunton menzionava alcuni metodi buddisti per ottenere quella facoltà. Sri Bhagavan disse: «Vi sono persone che vogliono sapere tutto sul loro futuro o sul loro passato [passato e futuro sono mente, lo stato di illusione]. Essi ignorano il presente [l’eterno presente è il sahaja samadhi conseguente alla realizzazione Continua a leggere →

il concetto di ‘forza d’animo’ (strength of mind) opposto al concetto egoico di ‘forza di volontà’ (will-power)

— Le mie risposte a tuoi report possono sembrare fredde. È che sento qualcosa che non va, e che è difficile che esca, perché l’ego inconsciamente preferisce rimanere nella stabilità anziché attraversare crisi. Tuttavia se la stabilità è tale da non garantire il successo spirituale, la crisi è sommamente auspicabile. Tu mi scrivi di belle esperienze, ma io mi chiedo: “Sussiste il contesto per cui queste belle esperienze possano dare frutti?”. Il mio sentire è che manca quella che Continua a leggere →

c’è qualcuno che non è coscienza di se stesso?

Ramana Maharshi, Discorso 43 Il signor Ranganathan chiese: “Vi prego di insegnarmi come si possa controllare la mente”. M. – Vi sono due metodi. Il primo è vedere cos’è la mente; allora essa si calma. Il secondo è fissare la vostra attenzione su qualcosa; allora la mente rimane tranquilla. Chi aveva posto la domanda la ripeté per avere ulteriori delucidazioni. Gli fu ridata la stessa risposta con qualche parola in più, ma egli non sembrava soddisfatto: “Noi uomini del mondo Continua a leggere →

quelli che si ritirano prima di compiere l’ultimo passo per la liberazione

L’ho visto fare più volte. L’aspirante viene da me che soffre, ha problemi di tutti i tipi, e non ce la fa più a stare nel mare di Maya. Allora si impegna, lavoriamo sodo, cominciamo a scardinare i contenuti della mente che man mano appare sempre meno granitica. Lui o lei comincia ad avere esperienze dirette del Sé, conosce la beatitudine, la sua identità con la persona mortale si allenta e questo lo rende ancora più capace di dissolvere la mente, a volte anche con un solo sguardo. Ad ogni Continua a leggere →

il sonno con consapevolezza

Ramana Maharshi, Spiritual Instruction, Capitolo 3: 1. Che cos’è la luce della coscienza? È l’autoluminosa [e illuminante] esistenza-coscienza che rivela al veggente i mondi interiori ed esteriori dei nomi e delle forme. Essa può essere intuita dagli oggetti che sono da essa illuminati, ma non diventa l’oggetto della coscienza. 2. Che cos’è la conoscenza (vijnana)? È il tranquillo stato di esistenza-coscienza che è sperimentato dall’aspirante e che è come l’oceano senza Continua a leggere →