un centro permanente e immutabile

— Carissimo Sergio, da un paio di giorni, in meditazione e non solo, sta capitando qualcosa di bellissimo, ho una bellissima ‘sensazione’ di perdita di centro. Tutto è nato, quando mi sono reso conto che la pratica del testimone lasciava un osservatore, un ego che guarda, ed allora ho lasciato andare anche quello, senza più paura. Da allora in meditazione, ma anche all'improvviso durante la giornata, sento questa bellissima perdita di un centro, tutto accade automaticamente, senza alcuna Continua a leggere →

rinuncia ad essere il corpo…

Rinuncia ad essere il corpo, implementa il distacco dal mondo relativo, e svolgi i compiti che la tua forma deve compiere come servizio a Dio. Allora ti apparirà il Sé. Rimani aderente a questo Centro: sadhana sadhana sadhana, attenzione attenzione attenzione… Il distacco si approfondirà. Gradualmente ti renderai conto di parti di Maya sempre più basali la cui esistenza davi per scontata, e ti disidentificherai da esse. Alla fine rimarrà solo il Sé. Allora otterrai lo stato unitivo; i fenomeni Continua a leggere →

mezzo-pratyahara

Il sonno desto può dirsi anche mezzo-pratyahara (il ritiro dell’energia dagli organi di senso). Nel pratyahara completo i sensi smettono di operare. Nel sono desto funzionano ancora ma la coscienza è ritirata, come quando si è fortemente assonnati. La differenza è che quando si è assonnati la coscienza tende a scivolare nell’inconsapevolezza, mentre nel sonno desto la coscienza IO SONO (universale e impersonale) rimane ancora più desta. Continua a leggere →

trascendenza-immanenza

C’è l’aspetto della trascendenza (Dio al di là di ogni cosa) che si esprime attraverso il Silenzio, Nulla, Vuoto, Assorbimento, e c’è l’aspetto dell’immanenza (Dio in ogni cosa) che si esprime attraverso l’amore e la compassione. I due aspetti sono collegati, perché l’aiuto più elevato che si può dare a un altro è mostrargli la sua natura trascendente. Continua a leggere →

il Gioco Divino

La Coscienza ha la capacità di estroflettere virtualmente una parte di se stessa e poi contemplarla come un oggetto separato. Questa parte estroflessa viene chiamata pensiero o immagine mentale. Attraverso questa operazione la Coscienza può creare universi e, identificandosi in una parte del creato, sperimenta relazioni con le altre parti. Questo parto e riassorbimento di universi i Maestri l’hanno chiamato ‘il Gioco Divino’. Vi è un altro modo per spiegarlo, ma è un’ora tarda per Continua a leggere →

identità assoluta

Questa IDENTITÀ ASSOLUTA priva di parole, attributi, di altro, viene sostituita da un’immagina di noi stessi, prodotta dalla pensiero, che diventa la falsa identità. Questa falsa identità è immersa in un mondo pieno di forme e fenomeni, e tutto quello che soffre questa identità, lo viviamo noi. Bisogna avere la forza di ritornare all’IDENTITÀ ASSOLUTA, che è Vuoto! Ma è così diversa dalla falsa identità piena di attributi e immersa in un mondo di forme e fenomeni. Così diversa che Continua a leggere →

assenza di desideri

— Carissimo Sergio, oggi dopo la sadhana avevo un impegno e dovevo guidare per un tratto non breve. Mi sono preparata, sono uscita di casa e ho percorso tutta la strada con la sensazione di essere immobile e con l’attenzione ritirata nella Coscienza. Fuori tutto avveniva in apparente caos mentre dentro regnava il silenzio e nulla si muoveva. L’attenzione era ritirata dentro. La memoria del corpo ha eseguito tutto ciò che serviva per arrivare dove dovevo arrivare, senza che si attivasse nessuna Continua a leggere →