un metodo per eliminare le vasana

Domanda: Come si può imparare a non reagire quando sorgono vasana nella mente? C’è qualcosa di particolare che dovremmo fare? Swami Annamalai: Dovete imparare a riconoscerle quando sorgono. Questo è l’unico modo. Se riuscite a riconoscerle abbastanza presto e abbastanza di frequente non vi causeranno troppi problemi. Se volete prestare attenzione a un’area particolarmente insidiosa, osserva come funzionano i cinque sensi. È nella natura della mente cercare stimoli attraverso i Continua a leggere →

un grande successo!

— È capitato il finimondo sul lavoro: urla, rimproveri contro di me… B. [il suo nome personale] si agitava, aveva le palpitazioni e vedeva dei puntini bianchi [finora era sempre stato una persona estremamente suscettibile]. Ma io ero perfettamente tranquillo. Immaginavo che anche B. stesse tranquillo, ma la reazione psicosomatica avviene ugualmente, solo che non sono quella. Great! Questo del testimone è un grande insegnamento. Sembra dire: non è importante vincere o perdere una battaglia, Continua a leggere →

lo stato senza concetti – 1

NON COGITO ERGO SUM! Dipende da cosa si intende per ‘ego sum’ (io sono). Non c’è nessun samkalpa (intenzione) quindi non c’è pensiero, quindi non c’è mondo; vi può essere la percezione sensoriale del cosiddetto mondo, ma niente che abbia un nome, perciò non c’e nessuno che abbia i concetti di mondo e di oggetti. Detto questo, la mente può anche pensare, mentre IO sono non-intenzione. Non-intenzione è assai più chiaro di non-azione, perché l’azione è il riflesso dell’intenzione. Continua a leggere →

il sahaja samadhi è l’immutabile comprensione che sei sempre Quello

— In effetti ho come un’intuizione: che la consapevolezza possa crescere ed essere anche nella confusione dell’illusione. Man mano che si svela, possa crescere sino ad essere sempre. — Bravissimo! Quello è il sahaja samadhi. Perché gli aspiranti sono così attaccati al samadhi? Perché lì sono nello stato unitivo privo di ego. Poi escono dal samadhi, arriva un pensiero, loro si identificano e ritorna l’ego. Il sahaja samadhi è l’immutabile comprensione che sei sempre Quello, Continua a leggere →

come una montagna riflessa in uno specchio

Proprio come una montagna che si riflette in uno specchio viene vista come se fosse nello specchio, così il Jiva [la coscienza che crede di essere individuale] riflette gli oggetti e le attività esterne e presto comincia a pensare che essi siano tutti al suo interno e che egli è l’agente delle azioni e lo sperimentatore delle esperienze [mentre in verità è Pura Coscienza – n.d.c.]. Yoga Vasistha, Capitolo 3, “La Creazione” Continua a leggere →

una piccola meschina nuvoletta offusca l’immenso sole risplendente

G., una piccola meschina nuvoletta offusca l’immenso Sole risplendente. Allo stessimo identico modo una piccola meschina identità offusca la tua Vera Identità: la Pura Consapevolezza. Nella meditazione formale lavora a tenere sempre priva di offuscamenti la tua vera identità: la Pura Consapevolezza e il samadhi arriverà spontaneo. Quando sei fuori dalla meditazione formale, mantieni sempre alta la consapevolezza che è tutto consapevolezza; in questo modo gradualmente il samadhi diverrà Continua a leggere →

la funzione del testimone

Se non si riesce a mantenersi nel Sé, allora la meta dovrebbe essere quella di mantenersi nel Testimone ‘senza interruzioni’. E non si pensi che non siano necessarie sedute di meditazione formale nelle quali è possibile raggiungere bel altra profondità che durante le attività quotidiane – come ad esempio testimoniare quando ci si addormenta. Il Testimone svolge una implicita funzione ‘neti’ (io non sono questo), e quando è stabile allora alla mente compare il Sé – e da qui spiegherò Continua a leggere →

sono lontano dal silenzio e dalla concentrazione

— Sono lontano dal silenzio e dalla concentrazione, ma i disturbi si riducono. — Questa visione va abbandonata. Noi non pratichiamo come praticherebbe un ninja. Il Silenzio nasce dal Sé. Il Testimone diventa così sottile da testimoniare anche quando ti addormenti, allora comprendi che ‘CI SEI’ anche quando sei incosciente; ecco perché è detto “coscienza e incoscienza sono la stessa cosa per il Jnani”. Comprendi che NIENTE TI APPARTIENE: dolori, pensieri ecc., e sei Libero! Solo Continua a leggere →