il chakra del cuore

SE L’ASPIRANTE NON HA APERTO COMPLETAMENTE IL CHAKRA DEL CUORE NON OTTERRÀ LA REALIZZAZIONE! Se andate sul mio sito, vedrete che da anni predico che Bhakti è indispensabile per la realizzazione, e ho invitato più volte i sadhaka a implementarla. Non basta! Questa non è scienza. Avrei dovuto essere più esatto: L’ASPIRANTE CHE ANELA ALLA LIBERAZIONE DEVE APRIRE COMPLETAMENTE IL CHAKRA DEL CUORE. Manifestazioni di grande amore e compassione non significano che Kundalini sia stabile nel Continua a leggere →

Il fuoco dell’Amore Divino deve bruciare tutto ciò che ancora resta di umano (in senso limitativo) e personale nell’aspirante

Amato, stai praticando l’inviare amore? Questo ti porterà via dalla mente, svilupperà concentrazione e ti conferirà facoltà sottili. Tutti possiamo trasferire il nostro stato interiore. Contatta l’Amore che è in te, concentrati su esso e lascialo divampare. Questo il primo esercizio. Dev’essere l’Amore del Sé, non dell’ego. Quello che ti sto chiedendo di fare è in realtà un processo spontaneo, che avviene senza volontà, come un fiore che benedice il mondo con l’esalare il Continua a leggere →

non ho mai visto un aspirante advaitino con poca bhakti ottenere la realizzazione

— Quando nasce resistenza ad abbandonarsi al piacere che sorge dal contatto con il Sé, si può instaurare con questa sensazione una specie di ‘complicità’: come quando nascondiamo un segreto. Non so se ho espresso bene il concetto. — Sì, l’hai espresso bene. Tecnicamente questa che chiami ‘complicità’ rientra nella categoria: ‘attaccamenti alla mente’. Si può anche fare del mind clearing per dissolverla. Il punto è che non ho mai visto un advaitino con poca bhakti portare Continua a leggere →

un solo Dio ma realizzazioni diverse?

Ieri ho colloquiato con un praticante che è un grande appassionato del testimone.  Mi ha scritto: “L’unica cosa che conta è isolare il senso dell’io e guardarlo. Di conseguenza emerge il testimone che è sempre stato lì. Che uno stia pregando il Signore o facendo sesso (ha usato un’espressione più colorita) in un orgia o ammazzando qualcuno, Il testimone se ne frega”. Sollecitato da me, ha poi espresso biasimo verso gli Avatar che avrebbero fatto danno con il loro buonismo e con Continua a leggere →

la depressione

Abbiamo un potere che non conosce condizioni esterne, dipende solo da noi: abbiamo il potere di aprire il rubinetto dell’amore! Quando questo rubinetto è chiuso, l’essere ripiega su se stesso, e allora comincia a pensare a tutto ciò che crede gli manchi, ai desideri che vorrebbe realizzare, all’amore, la salute e il benessere che vorrebbe ricevere ecc. Così facendo si impoverisce, perde di energia, va in anossia spirituale ed entra in depressione. Se siete in depressione, anche solo Continua a leggere →

amico dell’umanità

È così incredibilmente semplice trasformare il karma negativo. Non sono necessarie vite di penitenza e supplizio, basta che trasformiate i sentimenti negativi verso gli altri in amore e gentilezza, e naturalmente siate sempre prodighi per aiutare qualcuno che è in difficoltà. E non c’è bisogno che andiate a cercare le persone una ad una per dir loro che vi dispiace che non siate stati troppo amorevoli e gentili quella tale volta. Potete fare tutto in voi stessi. Più semplice di così… Continua a leggere →

bhakti è il terreno senza il quale il seme di jnana non può germogliare!

Jnaneshwar poneva bhakti come precondizione a jnana. Vi sono buoni motivi per questo. Il potere di bhakti di dissolvere la separazione e irrinunciabile per un aspirante jnani, così come il potere di conferirgli la leggerezza dell’umiltà, ‘una matitina nelle mani di Dio’, che jnana da solo non può realizzare. I due approcci, bhakti e jnana, si complementano; ciascuno dei due può raggiungere il completamento solo grazie all’altro e viceversa. Vi mostro un esempio. Poonja (Papaji) era Continua a leggere →

opposti, abbandono, struttura della mente, conoscenza relativa e nirvikalpa

La struttura della mente è per opposti. Se carichi l’idea di essere meschino verso la quale hai ovviamente repulsione, in ugual misura nella mente c’è l’idea e il desiderio (probabilmente inconscio) di essere grandioso. Cominci a praticare una sadhana e gradualmente guarisci fisicamente e psicologicamente. Non appena ti senti meglio, balza fuori come una molla il desiderio nascosto di essere grandioso, caricato con una spinta uguale alla repulsione di essere meschino nutrita per lungo Continua a leggere →

la bhakti in una sadhana jnana

In questo post parlerò di bhakti non per aprire i cuori, ma rivolgendomi alla ragione, così apparirà che ne parli come se fosse uno strumento. In effetti è così. Bhakti è Dio stesso, ma qui io sottolineo la sua ‘funzione’ all’interno di una sadhana jnana. Per me Jnaneshwar ha ragione nel mettere in rilievo bhakti! Bhakti nella sadhana jnana è il facilitatore per eccellenza; ed è anche un’assicurazione verso deviazioni e fughe dalla via. Jnaneshwar addirittura dice che bhakti dovrebbe Continua a leggere →

kevala nirvikalpa samadhi

— È molto bello meditare senza ansia e depressione. A volte emergono ancora dei contenuti relativi alla mia storia personale, ma non rilasciano più carica e scompaiono subito. La Consapevolezza c’è sempre. Tuttavia l’abitudine della mente che tende ancora a vagare, pur quasi sempre testimoniata e riportata al Se, non mi permette di accedere quella beatitudine che ho intravisto dopo il nostro colloquio telefonico dell’altra sera. — Tu hai fatto grandi progressi, ma di base sei ancora Continua a leggere →